Stevan Jovetic vuole esserci a tutti i costi contro la Juventus. Lo ha confermato lo stesso attaccante montenegrino ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Battere la Juventus sarebbe un gran segnale. Un segnale dei forti - ha esordito il nerazzurro -. L’Europeo? Sono ancora dispiaciuto per l’eliminazione, ci abbiamo messo tutto il cuore ma non ce l’abbiamo fatta. E siamo stati anche un po’ sfortunati”, ha detto poco poco prima di regalare la sua maglia rossa numero 8 a un ragazzino figlio di amici di famiglia.

La Nazionale, però, è ormai alle spalle. Adesso JoJo è tornato a Milano. Non aver giocato contro l’Austria lo ha fatto soffrire ma lo ha anche preservato: per tutta la settimana ha lavorato sia col fisioterapista sia con la nazionale e stamattina sarà visitato anche dallo staff medico nerazzurro. Manca solo il ritmo partita, ma uno come lui lo ritroverà. “Se ho mai segnato alla Juventus al tempo della Fiorentina? Sì, uno, lo segnai allo Stadium”, ricorda JoJo. Era il 25 ottobre 2011, momentaneo pareggio suo, poi vinsero i bianconeri. Il suo bilancio da fiorentino contro la Juve non è straordinario: 7 incontri, zero vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Tutte in campionato. “Sarà una bellissima gara, anche perché loro sono sempre la Juve”.

Jovetic è mancato per due gare con l’Inter: le prime cinque, con lui, punteggio pieno; poi, senza il suo numero 10, il crollo contro la Fiorentina (la sera in cui si è fermato nel prepartita per l’elongazione al bicipite femorale della coscia sinistra) e il pareggio farcito di reattività di Genova contro la Samp. Morale: senza JoJo l’Inter non sa vincere? “Ma no, ma no - sorride -, è solo una coincidenza. Siamo una squadra e nessuno è più importante dell’altro. Sono situazioni che capitano, adesso cerchiamo di riprenderci”. I nerazzurri non battono la Juventus a San Siro dal 2010, anno del Triplete. Quest’anno può essere l’anno giusto: “Ma non fidatevi della Juve così in basso in classifica - riprende Stevan -: resta forte, fortissima. Anche se ha infortunati? Anche. Anche se ha cambiato tanto? Mi ripeto: anche, perché comunque e sempre ci sono giocatore bravi, di grande valore. Adesso fra l’altro sta riprendendo il passo, per questo dico che serve stare attenti. E batterla sarebbe un grande passo, oltre che un segnale a tutto il campionato”.

Sezione: Copertina / Data: Dom 11 ottobre 2015 alle 08:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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