La Champions League traguardo imprescindibile per l'Inter: il ritorno nell'Europa che conta, manifestazione alla quale l'Inter manca ormai da tre stagioni, è obiettivo dichiarato della società nerazzurra, per il prestigio ma anche e soprattutto per i ritorni economici che derivano dalla partecipazione. Che a partire dalla prossima stagione saranno addirittura più elevati: secondo quanto si legge sull'edizione on-line di Panorama, infatti, la quota per l'accesso alla fase a gironi è destinata ad aumentare fino a quasi 50 milioni di euro, solo tra market pool e premi per il rendimento in campo. Un aumento secco del 30% rispetto al già ricco piatto di questi anni.

Soldi certi, si legge nell'articolo a firma di Giovanni Capuano, frutto "delle aste per i diritti tv che l'Uefa ha chiuso nei mesi scorsi con grande soddisfazione degli uffici di Nyon. Nell'ultimo triennio la Champions League ha fatturato 1,340 miliardi di euro e l'attesa dei club è di un incremento sostanzioso per il 2015-2018: 1,750 miliardi. E' bastata la guerra tra broadcaster in Inghilterra (British Telecom contro Sky Sports) e Italia (Mediaset contro Sky) per garantire un effetto volano. E qui si arriva alla ricaduta sulle fortunate partecipanti alla prossima edizione, perché il sistema del market pool premia i mercati più 'spendaccioni' riversando sui club della stessa area una parte dei ricavi". Market pool che "dall'anno prossimo salirà intorno ai 110 milioni (nell'ultima stagione la somma è stata di 80 milioni di euro) che verranno spartiti tenendo conto del piazzamento nel campionato di partenza e del cammino nella competizione europea. Per intenderci, nel 2013-2014 la Juventus ne ha presi 32 contro i 26 del Napoli e i 22 del Milan. A questi vanno aggiunti gli 8,6 milioni garantiti dalla sola iscrizione ai gironi eliminatori, più i premi per vittoria (1), pareggio (0,5) e vari passaggi di turno: 3,5 agli ottavi di finale, 3,9 ai quarti, 4,9 alle semifinali, 6,5 per la finalista e 10,5 per la vincente. Cifre che in estate potrebbero essere ritoccate in alto in vista della prossima edizione".

Stando così le cose, ecco fatti i conti: 30 milioni di euro in più equivalgono ad un bottino di oltre 40 milioni per la sola partecipazione alla fase ai gironi, ai quali vanno aggiunti tutti gli introiti accessori come quelli dei biglietti e degli sponsor, per una somma che si aggirerà sui 50 milioni. Un piatto decisamente ricchissimo al quale l'Inter, nonostante la concorrenza ricca e agguerrita, non può e probabilmente non deve rinunciare. Tutto passa ovviamente per i risultati sul campo, coi nuovi innesti di Lukas Podolski e Xherdan Shaqiri perfettamente funzionali al raggiungimento del traguardo. 

Sezione: Copertina / Data: Sab 10 gennaio 2015 alle 22:30
Autore: Christian Liotta
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