Mauro Icardi esplode contro l'Argentina. Intervistato da La Nacion, l'attaccante dell'Inter sottolinea con termini estremamente forti la differenza di trattamento che vive sulla propria pelle passando dall'Italia al Paese natio: "Sono qui da tre anni e faccio notizia solo per quello che faccio sul campo, danno valore al mio rendimento calcistico. Della mia storia d'amore se ne è parlato, ma è terminato tutto. In Argentina invece cercano solo di gettare merda su di me". Le considerazioni di Icardi non risparmiano nemmeno il ct Gerardo Martino: "Dice che devo andare oltre il discorso extrasportivo? Io il lunedì faccio parlare sui giornali per i gol, non per la mia storia con Wanda Nara. Qui tutti si chiedono perché non gioco per l'Argentina, anche i miei compagni. Posso essere un giocatore buono, mediocre o pessimo, come volete voi, ma almeno faccio gol ed è quello che conta. Qui tutti, dai dirigenti ai giornalisti fino ai cuochi, mi chiedono sempre: 'Ma ti chiamano in Nazionale? Perché non ci sei?' Io rispondo 'Vedremo quando mi chiamano' e loro insistono: 'Fai un sacco di gol e non ti convocano?'. Non so cosa rispondere...".

Ma perché succede tutto questo secondo lui? "In Italia ogni discorso si riferisce al campo, ormai nessuno mi chiede più nulla della mia vita privata. In Argentina è tutto il contrario, non si riferiscono a me perché faccio gol ma perché sto con Wanda, per loro sono quello che ha sottratto la donna all'amico. Ma io non ho tolto la donna a nessuno: eravamo compagni come lo sono adesso con altri 25 e lo sarò ancora con altri 25 l'anno prossimo. Abbiamo mangiato un asado insieme essendo connazionali, poi basta. Se lui poi trascura la moglie e poi è successo che lei si è messa con me... Questo succede in Argentina, cercano sempre le cose peggiori per parlare male". Ma le scelte di Martino non sono dettate solo dall'abbondanza nel reparto? "Ci sono tanti ottimi giocatori, ma nel mio ruolo sono solo uno o due: Gonzalo Higuain e Sergio Aguero. Gli altri, come Paulo Dybala, Ezequiel Lavezzi, Angel Di Maria, sono delle mezze punte. Abbiamo il miglior reprarto offensivo del mondo, questo lo so. Difficilmente si ripeterà l'occasione di avere un gruppo del genere".

E se giocasse da esterno? "E' una questione che va al di là della posizione... Ma col mio comportamento all'Inter meriterei una chance con l'Argentina. Come l'ho avuta quando ero alla Sampdoria. Non è per questo, come ho detto prima, ma per altri motivi. La spiegazione ce l'ha solo Martino: lui dice che gli parlano di me solo per i fatti extra calcistici, ma io vedo che nelle ultime interviste la cosa che gli chiedono è perché Icardi non è in Nazionale nonostante i tanti gol. E le cose extracalcistiche le dice lui, non i giornalisti. Sono disponibile però a parlarne con lui. Con Alejandro Sabella, un giorno che venne a vedermi in Italia, parlammo molto; mi diede le sue spiegazioni e io gli spiegai il mio punto di vista. L'altro giorno qui è venuto Dunga, che ha parlato coi suoi nazionali. Vorrei che Martino venisse a darmi delle motivazioni reali, non quelle che vengono fuori da altre parti". Sabella fu il tecnico che gli concesse il debutto con la Nazionale maggiore, per otto minuti nel corso di un match con l'Uruguay: "Mossa solo per blindarmi? Magari mi hanno fatto solo un favore, perché dopo quella convocazione in Italia non mi hanno più chiesto la disponibilità". 

Se dovesse saltare il Mondiale in Russia, l'obiettivo potrebbe essere il Qatar, considerando che nel 2022 avrà solo 29 anni? "Il mio lavoro è dare il massimo all'Inter, la Nazionale sarebbe un premio per il mio lavoro quotidiano. Se il ct, quando ci sarà il Mondiale russo, mi vorrà portare, ovviamente ne sarò felice perché voglio giocare e vincere qualcosa con la Nazionale. Rappresentare il tuo Paese riempie d'orgoglio. E' triste poi vedere che l'Argentina non vince da tanti anni. Ero felicissimo quando raggiunse la finale dei Mondiali e della Copa America, vedendo da fuori mi dicevo: 'Vorrei tanto essere lì a dare una mano, contribuire in qualche modo'...".

In conclusione, Icardi ringazia il nostro Paese: "In Italia sì che mi avvalorano, 100 a 0... Parlano bene di me e raccontano solo il mio lato sportivo. Si dice che gioco bene, che faccio tanti gol, che sono maturato dentro il campo, che mi completo bene con questo o con quell'altro giocatore, che so leggere l'azione. In Argentina non hanno niente di buono da dire: primo perché non mi conoscono, secondo perché preferiscono mettere in risalto la merda". 

Sezione: Copertina / Data: Dom 08 maggio 2016 alle 14:21
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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