Mauro Icardi, tra gol e rinnovo. L'argentino sta dimostrando tutto il suo valore nella stagione in cui è chiamato alla consacrazione: primo vero anno da titolare in una big e già 14 gol, distribuiti tra campionato (10) ed Europa (4). Numeri da bomber vero, nonostante la giovane età e una squadra che non sempre ha viaggiato a ritmi elevati come in questo momento.

CHE BOMBER - E allora cominciano i paragoni con i goleador nerazzurri del recente passato: ''Dall’anno del Triplete (compreso) in poi, i superbomber del girone d’andata in A dell’Inter sono stati tre: Palacio, Eto’o e Milito. E proprio Diego è colui che (nella stagione santa, quella 2009-10) realizzò 11 reti alla fine del percorso ascendente del campionato. Bene: oggi Mauro Icardi è a un solo gol da Milito e ha già appaiato il Palacio dello scorso campionato. Dietro, lo stesso Palacio del 2012-13 (5), il Milito 2011-12 (8) e l’Eto’o 2010-11 (9). Un portento, Maurito. Che oltre ai 4 gol realizzati in Europa League (contro Stjarnan e Qarabag), in Serie A ha colpito il Sassuolo (tripletta), il Cesena, la Sampdoria, il Verona (2), l’Udinese, la Juventus e il Genoa'', ricorda la Gazzetta dello Sport.

IL NODO - Resterebbe però un nodo, ovvero quello del rinnovo del contratto attualmente in scadenza nel 2018. Una firma che tarda ad arrivare, nonostante Maurito abbia più volte espresso il desiderio di restare a lungo in nerazzurro. Il nodo sembra essere legato ai diritti d'immagine, come spiega la Gazzetta: ''L’Inter potrebbe venire incontro al giocatore versandogli un tot in più all’anno lasciandogli il 50% dei ricavi provenienti dalle varie sponsorizzazioni che lo riguardano''.

GOL E STO! - Ovviamente, come al solito, si moltiplicano le voci di mercato. Su tutte, quelle che riguardano Atletico Madrid e Chelsea, con Simeone e Mourinho ammiratori del centravanti argentino. Maurito, intanto, dopo i bonus raggiunti prima a 6 poi a 12 gol, adesso punta al traguardo dei 18 centri. Un buon viatico per il rinnovo e la permanenza a Milano.

 

Sezione: Copertina / Data: Gio 15 gennaio 2015 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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