ASCOLTA IL NUOVO EPISODIO DE L'OROLOGIO - EP. 126, Febbraio da urlo 

Un’altalena di emozioni e di partite: questa è l’Inter di Antonio Conte, la peggior nemica di sé stessa. Nelle tre partite questa settimana contro Benevento, Juventus e Fiorentina l’unica variabile è stata: quante occasioni da rete non ha concretizzato la squadra nerazzurra?

Perché l’Inter di Conte è un martello pneumatico, una marea di giocate offensive che si infrangono  sull’avversario con fortune alterne. Contro Benevento e Fiorentina, al netto di qualche gol sciupato, l’Inter è stata in totale gestione della gara e ha concesso pochissimo agli avversari, regolandoli con la forze delle idee contiane. Contro la Juve, una miscela di emozioni: una gara giocate in maniera consapevole, con un secondo tempo di ottima qualità, annacquato da due errori pesantissimi e dalla solita mira sbilenca sotto porta. Qual è la vera Inter, tra le due? Viene da dire una media ponderata, perché la squadra di Conte vive grazie alla concentrazione dei suoi interpreti.

Lukaku, Barella e Hakimi sono il valore aggiunto di questo gruppo, coadiuvati da un Milan Skriniar back in the days: la versione di Skrigno del primo Spalletti è riaffiorata, dopo i problemi dell’anno scorso. Ed è tornato per rimanere.

Nell’ultimo episodio de L’Orologio parliamo di tutto questo e ci avventuriamo nelle prossime settimane dell’Inter, scandite da tre, importantissimi big match.

Juventus, Lazio e Milan: il febbraio interista parla da Scudetto. Ci sono considerazioni da fare, analisi da sviscerare e soprattutto c’è da avere la consapevolezza che questo campionato è un ecosistema in continua trasformazione. Ogni squadra influenza l’altra, ogni risultato incide sullo stato di forma e sulle possibilità di un sorpasso o di un consolidamento del risultato. In tutto ciò, l’Inter è chiamata a giocare un ruolo da protagonista. Perché ha una rosa importante, di cui Conte sta recuperando tutti i pezzi.

E proprio perché Conte è un valore aggiunto in questa scacchiera in continuo cambiamento, il punto fermo di questa squadra e la garanzia delle sue ambizioni. Ora c’è bisogno dello sprint, perché marzo è dietro l’angolo e - si sa - nel terzo mese dell’anno è il momento in cui ci si guarda allo specchio e ci si chiede chi vuol essere davvero. L’Inter ha queste tre partite per dare la sua prova di forza. Allacciate le cinture. 

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Sezione: Copertina / Data: Dom 07 febbraio 2021 alle 13:47
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
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