Inizio di stagione in salita per l'Inter di Conte, frenata da problemi contingenti e da errori sia individuali che di squadra. Oggi la Gazzetta dello Sport raccoglie in cinque macro insiemi i difetti che stanno stoppando la crescita di una squadra che ha spesso dominato le avversarie, senza però poi raccogliere quanto seminato.

CINISMO E PERSONALITÀ - Dal Borussia alla Lazio, dallo Shakhtar al Parma, fino al derby e a Bergamo: l'Inter ha spesso messo sotto il rivale, ma o non è stata in grado di "finirlo" oppure ha commesso errori banali in difesa. Secondo la rosea, è anche una questione di personalità e non soltanto di killer-instinct.

MALE I TOP - A deludere di più, finora, sono stati secondo la Gazzetta proprio alcuni tra i giocatori più attesi. De Vrij, Sanchez ed Eriksen su tutti: l'olandese ha sbandato troppo, il cileno non si è confermato sugli standard di rendimento di Lukaku e Lautaro, mentre il danese non vede quasi mai il campo.

I NUOVI - E anche sui nuovi arrivati sorgono dubbi. L'unico che secondo la Gazzetta fin qui ha convinto del tutto è Darmian. Per il resto, Kolarov, Hakimi e Vidal hanno alternato buone cose ad altre decisamente negative.

PARTENZA FALSA - Un anno fa, Juve e Inter comandavano la clasifica con 19 e 18 punti. Dopo 12 mesi, è tutto diverso, tra i tanti punti persi e i troppi gol subiti."Dopo nove anni, la Juve in teoria potrebbe permettersi una stagione di transizione, l’Inter no", si legge.

LA DIFESA - La certificazione è arrivata da Marotta: «Subiamo troppi gol». E anche con l'Atalanta è arrivata una rete a rovinare i piani di Conte. Certamente hanno pesato le assenze di Skriniar e Bastoni, ma qualcosa lì dietro va registrato meglio.

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Sezione: Copertina / Data: Mar 10 novembre 2020 alle 08:50 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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