Il virus è una variabile indipendente e incontrollabile, e allora rimane difficile capire quando il calcio potrà ripartire. Intanto, anche la Uefa si è arresa e ieri ha sospeso tutte le manifestazioni, con il probabilissimo slittamento anche di Euro 2020 (di qualche mese o di un anno). Ricominciare a giocare già a metà aprile - in modo da finire tutto, Europeo compreso - a oggi sembra utopia. E allora le scelte dovranno essere realistiche. La Gazzetta dello Sport spiega gli scenari più probabili. 

La via più semplice resta quella di spostare Euro 2020 a giugno 2021 e avere così il tempo di chiudere la stagione dei club tra campionati e coppe. Questo, però, comporterebbe lo spostamento di altri tornei in programma nell'estate 2021 come il Mondiale femminile e l'Euro U-21, oltre alle final-four di Nations League a al Mondiale per club Fifa. E pure le date di Qatar 2022 dovrebbero essere riviste.

Nel caso in cui invece si volesse confermare Euro 2020, allora a pagare in qualche modo sarebbero le coppe europee. In che modo? Semplice: sarebbe rivisto il format originale. Le ipotesi: 1) Il piano-A è il più regolare: ricominciando il 7 aprile, oppure il 14 aprile, si giocherebbero in un turno gli ottavi mancanti (ritorno per chi ha fatto l’andata, oppure spareggio secco per Roma e Inter), poi i quarti in gara secca, poi semifinali e finali regolarmente. 2) Il piano-B, con meno date, prevede dopo i quarti la final-four a Istanbul in pochi giorni. 3) Il piano-C, dopo gli ottavi, porta a una final-eight tra le qualificate: servirebbero dieci giorni (chi va in finale ha tre partite). Martedì prossimo, a Nyon, verranno valutate tutte le proposte.

Sezione: Copertina / Data: Sab 14 marzo 2020 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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