Direttamente dal suo nuovo spazio sulle colonne del National, quotidiano con sede ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi, Diego Forlan ripercorre la sua sfortunata parentesi in nerazzurro, iniziata nell'estate del 2011 con l'arrivo alla corte di Gian Piero Gasperini e durata un solo anno dopo gli avvicendamenti in panchina di Ranieri e Stramaccioni: "All'Inter ho accettato di giocare sulla fascia ma non mi è piaciuto. Sono felice quando gioco da centravanti o seconda punta, come faccio in Nazionale con Luis Suarez ed Edinson Cavani. Questo il motivo per cui l'Inter decise di acquistarmi: mi dissero che volevano i gol, e io avevo sempre continuato a farli in tutta la mia carriera. Ma tutta una serie di combinazioni, il rapido cambiamento di un gruppo in declino che solo l'anno prima aveva vinto la Champions League, i deludenti risultati in campionato e gli infortuni con cui avevo a che fare per la prima volta in carriera, fecero sì che venissi utilizzato sulla fascia. Ho accettato perché volevo giocare. Feci bene in alcuni match, ma da attaccante avrei reso meglio. Poi sono arrivate le critiche dei tifosi. Loro cercavano delle scuse quando la squadra non vinceva. Non si rendevano conto che venivo schierato fuori ruolo, anzi si aspettavano che giocassi bene e facessi anche dei gol. Così ho perso il mio posto in squadra. Se sei in un ciclo negativo e provi ad aiutare l'allenatore finisci comunque per perdere il tuo posto. Invece di continuare a giocare fuori posizione dissi al mister, Claudio Ranieri, che avrei preferito aspettare la mia chance per giocare nel mio vero ruolo".

Sezione: Copertina / Data: Sab 21 febbraio 2015 alle 20:12
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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