Attraverso il proprio sito, la redazione di TuttoMercatoWeb pubblica ulteriori dichiarazioni dell'intervista che il centrocampista nerazzurro Felipe Melo ha concesso al mensile Calcio2000 (CLICCA per i passaggi precedenti). Ecco le parole del classe '83 di Volta Redonda.

MALLORCA - "Non scelsi io la Spagna, ma il club scelse me. In quel momento non avevo tante opzioni. Trattai con Porto e Benfica, ma non trovammo l'accordo. L'ultimo giorno di mercato, poi, arrivò la possibilità di raggiungere Cuper e la colsi al volo".

RACING SANTANDER E ALMERIA - "Giocai poco al Mallorca, ma scesi in campo nelle ultime gare del campionato, quelle decisive. Al Racing venni impiegato da esterno sinistro o destro, e non fu facile per me. All'Almeria, invece, esplosi. Dico 'grazie' all'allenatore di quella squadra, Emery. Un tecnico davvero incredibile che mi aiutò tanto nella mia crescita professionale. Quella fu una stagione indimenticabile, bellissima".

FIORENTINA - "Annata meravigliosa. La Viola rappresentò il primo, vero grande club per me. Conservo ricordi bellissimi della città, della squadra e della società. Dopo i primi mesi, ero già amatissimo. Uscivo di casa e dovevo firmare 70-100 autografi. Tutto incredibile. Giocammo subito la Champions League. La Fiorentina occupa un posto speciale nel mio cuore, anche se, trasferendomi alla Juventus, ho scontentato tante persone".

JUVENTUS - "Il fatto di essere costato tanto non mi pesò. Ci sono giocatori che, pur giocando male, sono sempre stimati dal pubblico. Altri, invece, non piacciono anche se giocano bene. Basta che qualcuno inizia a dire che sei scarso e la gente comincia a pensarlo veramente. Quando arrivai a Torino dicevano che io e Sissoko, in quel momento la coppia centrale titolare, eravamo il duo più forte d'Italia. A fine anno, non avendo vinto nulla come squadra, diventammo scarsi. Eppure giocai sempre da titolare. Ma il mio ricordo di Torino resta positivo, imparai molto".

GALATASARAY - "Sono sincero, non fu facile accettare. C'era il Manchester City che mi voleva e avevo già un pre-accordo con il Paris Saint Germain, dove c'era Leonardo. Ma, sono onesto, il Gala arrivò con un'offerta importante a livello economico. Ci pensai, c'era Taffarel, chiesi a diverse persone e alla fine scelsi di andare in Turchia. Trovai una tifoseria spettacolare. Vinsi subito diventando importante per la squadra. Parliamo di anni bellissimi e ricchi di soddisfazioni, sia in campo che fuori".

INTER - "Ho sempre voluto Milano e sono contento che il mio desiderio si sia realizzato. Devo ringraziare anche Mancini che mi ha voluto a tutti i costi".

'CATTIVERIA' - "Si sono dette tante falsità su di me, come per esempio le parole che mi hanno attribuito su Higuain ('Me lo mangio', ndr). Non le ho mai pronunciate. Oppure quando hanno detto che avrei menato Balotelli. Non è vero, anche perché sono un suo amico. Io non sono cattivo, sono determinato a fare di tutto per la mia squadra che è una cosa diversa".

Sezione: Copertina / Data: Mer 17 febbraio 2016 alle 14:18 / Fonte: TuttoMercatoWeb
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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