"Quando ho visto il gol di Vecino a tempo scaduto col Tottenham, non mi sembrava vero. Ho rivissuto le stesse emozioni di Lazio-Inter. A San Siro c’è un tifo pazzesco: con quella spinta si può battere anche il Barcellona, passeremo il turno". Eder parla ancora da interista, anche se ormai da settimane ha lasciato Milano per sposare il progetto dello Jiangsu Suning. L'attaccante italo-brasiliano dimostra di essere rimasto molto attaccato ai colori nerazzurri e lo conferma anche nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. "Il 5-0 di Marassi ci aveva dato la spinta decisiva", ricorda Eder, proprio alla vigilia del match tra due sue ex squadre.

La vittoria col Tottenham può essere la svolta della stagione?
"Penso di sì. L’Inter è fortissima, è la vera anti-Juve, l’unica che può contrastarla per lo scudetto. La Roma non mi sembra granché e calerà rispetto agli ultimi anni. Il Napoli è temibile, ma inferiore come individualità. La rimonta è possibile, il campionato è lungo".

Il suo amico Icardi può essere il leader di questa Inter?
"Mauro è un top mondiale. Spesso è criticato ingiustamente, perché aiuta poco la squadra, ma nessuno è come lui sotto porta. Anche nei movimenti senza palla sta crescendo e può diventare il migliore in A e in Europa".

Con chi è rimasto ancora in contatto all’Inter?
"Mi sento sempre con Handanovic, Miranda e D’Ambrosio. Due settimane fa sono venuto a Milano e ho portato a cena anche Joao Mario e Ranocchia. Mi hanno raccontato che c’è ancora un grandissimo gruppo e vogliono fare meglio rispetto alla scorsa stagione".

È vero che l’Inter in estate non voleva cederla?
"In estate Ausilio mi ha detto che o andavo in Cina o restavo a Milano. L’Inter non voleva mandarmi in nessun altro club. Io però avevo voglia di giocare di più. L’anno scorso ho fatto anche dei gol importanti, ma ho giocato poco. Dopo 14 anni di Italia mi attirava un’esperienza all’estero. Steven Zhang voleva che restassi all’interno della famiglia e lo Jiangsu è stata la soluzione migliore per tutti".

A proposito di allenatori: il più bravo che ha avuto?
"Conte, straordinario".

E Spalletti?
"Anche lui è un grande. Un confronto con Conte? Lavorano tantissimo in settimana, Antonio è maniacale nella cura dei dettagli. Ti fa provare i movimenti offensivi a ripetizione, mentre Spalletti ti lascia più libero di inventare la giocata".

Un talento cinese per la A.
"Lei Wu dello Shanghai SIPG: 21 gol in 21 gare, è fortissimo".

Sezione: Copertina / Data: Ven 21 settembre 2018 alle 08:41 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print