Intervistato da Sky Sport, Youri Djorkaeff, ex grande stella dell’Inter e della Nazionale francese, si lascia andare ai ricordi della strepitosa rovesciata contro la Roma: “Quante volte l’avrò vista? Ogni giorno al risveglio e prima di andare a dormire... In due ore che sono qui a Milano, avrò parlato più di mille volte di questa rovesciata e duemila volte del rigore contro la Juventus”. E a proposito del duello Inter-Juve, Djorkaeff spiega qual è la differenza tra oggi e i suoi tempi: “Tutto il mondo oggi vede che la Juve è di un altro livello, ma mi sembra che l’Inter, passo dopo passo, sta iniziando ad avvicinarsi. Spero che in futuro l’Inter possa vincere il campionato”.

Ma c’era più distanza allora o ce n’è più adesso?
“Ai miei tempi c’erano anche Milan, Lazio, Roma, Fiorentina, altre squadre che rendevano fortissimo il campionato. Si decideva sempre alle ultime giornate, non come adesso; in Italia ora manca un campionato così, la Serie A deve tornare fortissima. Quello che fanno Inter e Juve devono farlo altre squadre”.

C’è qualcuno nell’Inter di oggi o nel calcio italiano che ricorda il Djorkaeff di quegli anni? O magari lo vedi da altre parti?
“Mi sembra che prima di arrivare al Real Madrid, Eden Hazard era un giocatore che poteva somigliarmi; ora magari gioca in modo diverso. Ma non mi piacciono i paragoni tra il calcio di oggi e quello di ieri, oggi c’è gente come Mbappé, Messi, Ronaldo, giocatori di questi tempi però fortissimi. Negli anni scorsi c’era qualità in tutte le squadre, non solo in alcune squadre come Inter, Psg o Real Madrid. Quello magari faceva la differenza”.

Dove giocheresti con Conte?
“Ai miei tempi Conte non sarebbe stato allenatore dell’Inter (ride, ndr)… Sarò onesto, sono rimasto stranito dal vedere Conte firmare con l’Inter. Però alla fine fa un grande lavoro e dobbiamo dirgli bravo. Spero che continui così per portare l’Inter ai livelli dove non è arrivata negli ultimi anni”.

Può essere Dybala l’erede ideale di Djorkaeff?
“Sono felice, mi piace molto. È un giocatore che fa la differenza, per me è più attaccante rispetto a me. Segna gol più importanti rispetto a quelli che facevo io”.

Eri più felice dopo il gol alla Roma o dopo quello alla Juve?
“Era molto più importante quello alla Juve… (ride, ndr). Poi volevo dire che l’Inter ha vinto a Napoli, l’ultima volta avevo segnato (suo il tiro che generò l’autogol di Turrini, ndr)”.

Tu ti sei mai arrabbiato per una sostituzione?
“Sì, una volta quando ero all’Inter… Però l’ho fatto per dare la chance all’allenatore di capire. Un giocatore non vuole uscire perché magari pensa di fare ancora 15 minuti bene, poi altri minuti. Non sei mai contento quando esci”.

Cosa può dare Giroud all'Inter?
"A me piace tantissimo, spesso gli han detto che non è un grande giocatore ma alla fine è uno che lotta, segna, gioca per la squadra e fa la differenza".

L'Inter può lottare per lo Scudetto?
"Sì, la candidatura è credibile. C'è tempo, vedremo cosa porterà il mercato. Bisogna lottare forte, poi anche se non sarà quest'anno la cosa importante è capire che bisogna lottare. Questa è la qualità degli interisti, adesso si lotta per essere di nuovo da Scudetto. Sarà difficile, ma dobbiamo iniziare a fare questo passo".

Sull'attuale lavoro nel mondo della moda.
"Sono felice, lavoro con tanta gente brava e facciamo cose interessanti".

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Sezione: Copertina / Data: Lun 13 gennaio 2020 alle 15:29
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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