Youri Djorkaeff parla ai microfoni di Amazon Prime Video nel giorno di Inter-Porto. Mostra con orgoglio la tessera degli abbonamenti della stagione '97-'98, con il suo gol alla Roma impresso. "E' finito sugli abbonamenti. Moratti voleva fare una statua fuori dal Meazza. Però San Siro non appartiene all'Inter e allora ha fatto l'abbonamento e ce l'ho sempre con me. Qualche volta in Italia mi sbaglio e invece della carta di credito mi viene fuori la tessera dal portafoglio... Chi può rifarlo? Basto io, gli altri s'inventino qualcosa di diverso", risponde sorridendo.

Grandi ricordi, pensando alla sua Inter. "C'era gente a cui piaceva il calcio, a cui piaceva giocare insieme e questa è la più grande cosa che abbiamo dato ai tifosi. Il primo giorno con Moratti a casa sua, il presidente mi dice di lasciare l'agente e i dirigenti a parlare del contratto. Noi siamo andati a cenare e a parlare di calcio da un'altra parte... La prima partita a San Siro sono tornato a casa e non riuscivo a dormire. La gente, i campioni... Mi cantavano questo coro, 'Youri Youri Djorkaeff'. Io lo cantavo a casa. Mia moglie mi diceva 'basta, voglio dormire'".

E poi l'Inter di oggi. "Barella e Dimarco mi piacciono. Sono giovani, importanti anche per il calcio italiano. Sono il futuro per Inter e Nazionale. Mkhitaryan? Mio fratello armeno. La prima volta che sono andato in Armenia con la nazionale francese l'ho incontrato e abbiamo fatto una foto. Suo padre già giocava. Spero di avergli dato un po' della mia forza, ha fatto tanto nel calcio mondiale".

Sezione: Copertina / Data: Mer 22 febbraio 2023 alle 11:32
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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