"Per la Juve non è stato un cattivo sorteggio. Ma la terza del girone, sulla carta il Leverkusen, è da prendere con grande attenzione. Sarebbe importante arrivare al primo posto. Le altre tre possono passare il turno, Atalanta compresa. Vedo bene il Napoli, che ha il gioco e l’esperienza di un grande allenatore per arrivare lontano. Ancelotti e Conte hanno ottime squadre. Oggi vedo l’Inter leggermente davanti al Napoli come anti-Juve in campionato e credo che i nerazzurri punteranno tutto sullo scudetto". Lo dice Alessandro Del Piero, intervistato dalla Gazzetta dello Sport nel giorno della riapertura della Champions League. Ma il discorso ovviamente scivola anche sul campionato.

Coglie nell’Inter qualche somiglianza con la Juve 2011-12?
"Molte: certamente la determinazione, la voglia di vincere, l’impatto fortissimo sul gruppo dell’allenatore. Come accadde al primo anno a Torino. E poi c’è la grande voglia di riscatto".

Gli esuberi della Juve, la vicenda Icardi, il polverone Bale, il caso Neymar. A volte il calcio va in corto circuito?
"Va in corto circuito quando si perdono di vista i valori del campo, quello che davvero manda avanti il gioco e le grandi squadre e che determina il raggiungimento degli obiettivi. Penso che in molti casi ci sia un problema di autoreferenzialità, ci si dimentica di essere inseriti in un gruppo, diritti ma anche doveri".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 17 settembre 2019 alle 09:51 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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