Comincia malissimo il campionato dell'Inter, che scivola già alla prima giornata sul terreno del Bentegodi di fronte al solito Chievo arcigno e coriaceo. I nerazzurri escono con le ossa rotte dalla trasferta veronese e con il morale sotto i tacchi: un avvio di stagione così complicato non lo avrebbe sperato nemmeno il più quotato dei gufi. Uno 0-2 secco, che non concede spazio a recriminazioni di alcun genere. Anche perché lì davanti i nerazzurri fanno proprio fatica.

SORPRESI – Frank De Boer sorprende tutti e schiera la sua prima Inter col 3-5-2. Una sorpresa talmente grossa che – evidentemente – anche i suoi ragazzi ne saranno stati presi in contropiede visti i risultati in campo. Per un tempo, i nerazzurri sono lenti, brutti, ma almeno disciplinati. Il Chievo fa paura solo in una circostanza con Meggiorini, ma per il resto Handanovic fa lo spettatore, si vede quantomeno solidità difensiva e allora passa in secondo piano il giropalla lento e che non porta a nulla.

RIPRESA CHOC – Ma l'avvio di secondo tempo gela ogni piccola speranza. La squadra si sbilancia, ma il cross di Candreva viene respinto. E così ecco il contropiede che porta Birsa al vantaggio. Ci si aspetta la reazione e/o il cambio di modulo del tecnico olandese: le attese vengono tradite in entrambi i casi. De Boer non cambia modulo nemmeno con Perisic in campo: il croato si piazza largo a sinistra nei cinque di metà campo. Insomma, una serata che avrà rimandato alla memoria le ultime versioni dell'Inter mazzarriana. Quella squadra lenta, impacciata, timorosa e inconcludente. Il secondo sigillo di Birsa è solo la logica conseguenza.

AUTOLESIONISMO – Già partito il processo per De Boer, che poveretto ha scelto un modulo conservativo evidentemente conscio dei problemi di condizione fisica di tantissimi suoi elementi. Candreva, Medel, Banega, Eder, Perisic e Brozovic sono tutti giocatori che non hanno i 90 minuti nelle gambe. Forse nemmeno 60. Impensabile cominciare una Serie A in queste condizioni. I problemi nascono da lontano, dagli screzi che hanno portato la società a separarsi da Mancini a meno di due settimane dall'inizio del campionato. De Boer – come ha confermato nel post- gara – sta utilizzando queste partite anche per conoscere i suoi e per migliorare la condizione fisica. Ha avuto a disposizione appena un'amichevole: una situazione tragicomica che non rende onore a un club glorioso come quello nerazzurro. L'improvvisazione è palese e l'allenatore ex Ajax è il meno colpevole di tutti. Sarà il caso che qualcuno ai piani alti cominci ad assumersi la propria fetta di responsabilità.

Sezione: Copertina / Data: Lun 22 agosto 2016 alle 08:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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