Tra i tanti nomi che circolano in questi giorni per l'attacco dell'Inter, ecco che ne torna a galla uno che pareva ormai sopito. E' quello di Pedro, esterno offensivo del Barcellona che da poco ha rinnovato il suo contratto con i catalani, estendendolo fino al 2019.

Pedro è stato a lungo inseguito dall'Inter, che aveva sentito aria di rottura visto il ritardo del rinnovo col contratto in scadenza nel 2016. Poi, la firma sul prolungamento e le voci a tacere. Almeno fino a oggi. Secondo il Mundo Deportivo, infatti, l'attaccante sarebbe tornato a valutare attentamente il proprio futuro, non volendo ripercorrere le tappe della scorsa annata. Pedro è considerato a tutti gli effetti una sorta di dodicesimo uomo da Luis Enrique, il primo rincalzo del tridente delle meraviglie Neymar-Suarez-Messi. Però, a differenza della passata stagione, dalla Spagna fanno notare che Suarez non è più squalificato come lo era dopo il morso a Chiellini, che Neymar avrà grande voglia di rivalsa dopo l'addio anticipato alla Coppa America e che Messi sarà lanciato verso il suo quinto Pallone d'Oro.

Insomma, per Pedro si prospetta un'altra annata all'insegna della panchina e di spezzoni di partite. Uno scenario che, ovviamente, non lo alletta, visto anche l'Europeo francese che potrebbe perdere proprio a causa dei pochi minuti giocati. “Questi dubbi sono arrivati alle orecchie di quei club che hanno seguito Pedro fino alla firma sul rinnovo – sottolinea il Mundo –. E così questi club interessati si sono rimessi in moto, sapendo che l'attaccante è di nuovo aperto all'addio alla Catalogna. In particolare, su di lui ci sono Inter, PSG, Manchester City e Liverpool. Ausilio ha già chiesto informazioni a Braida, i francesi sarebbero disposti ad arrivare fino a 25 milioni, mentre Citizens e Reds farebbero leva sul fascino di giocare in Premier”.

Stando a quanto sostiene il quotidiano catalano, però, tutto sta alla volontà di Pedro stesso: dovrà essere lui a compiere il primo passo se davvero intende lasciare il Barça.

Sezione: Copertina / Data: Gio 25 giugno 2015 alle 08:29 / Fonte: Mundo Deportivo
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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