A margine della sconfitta di Madrid, Antonio Conte ha parlato anche in conferenza stampa. Ecco le dichiarazioni del tecnico dell'Inter.

Nonostante le buone prestazioni, i risultati non si vedono: questo fatto rischia di inficiare il lavoro?
"Assolutamente no, è un processo di crescita. L'anno scorso abbiamo fatto delle cose importanti, anche nei momenti in cui eravamo in difficoltà. Quest'anno questo processo di crescita sta continuando nella mentalità, nella voglia di fare la partita. Queste tre gare di Champions ci devono dare la convinzione assoluta che stiamo facendo miglioramenti importanti. Stiamo giocando col piglio della grande squadra: siamo venuti a Madrid per giocare contro una squadra che parlava di finale. Giocare come abbiamo giocato, dimostra lo step di crescita. I ragazzi non sono stupidi: vedono quello che facciamo, che produciamo, che stiamo creando. Sicuramente c'è grande convinzione e fiducia, la strada è questa. I risultati ci stanno penalizzando in maniera importante sia in campionato che in Champions, ma dobbiamo continuare in questa maniera. Sono molto più soddisfatto oggi rispetto a quanto lo fossi l'anno scorso dopo le gare con Slavia, Dortmund e Barça".

Per quanto visto, nonostante il ko, sei fiducioso per il prosieguo in Champions? Quanta fiducia c'è per il passaggio del turno?
"Abbiamo fiducia assoluta. Bisogna averla proprio vedendo le prestazioni e la mentalità. Oggi siamo andati sotto di due gol dopo situazioni migliorabili: sul primo gol c'è stato anche un fallo di Mendy su Hakimi, sul secondo si doveva fare più attenzione. Bisogna lavorare sui dettagli che poi spostano il risultato finale. Al tempo stesso, è inevitabile che i ragazzi vedano come il lavoro fatto stia portando dei frutti soprattutto a livello di mentalità. Il real punta a vincere la Champions e di recente ha battuto 3-1 il Barcellona. Noi ce la siamo giocata alla pari e in tante situazioni siamo stati anche superiori. C'è grande amarezza per il risultato finale, ma penso che questi step siano importanti".

Quale è stato il dettaglio determinante in favore del Real Madrid?
"Il Real è una squadra con giocatori che hanno grandissima esperienza, spesso e volentieri capiscono anche il momento in cui devono ammazzare l'avversario. A noi manca quell'istinto killer che hanno loro, ma parliamo di una squadra che ha iniziato un percorso l'anno scorso e una che ha dominato per anni la Champions. Noi pian piano stiamo acquisendo queste qualità perché vogliamo diventare protagonisti anche noi nel più breve tempo possibile, per puntare alla vittoria finale".

Com'è andata con il Real quando le avevano chiesto di allenare le merengues?
"C'è stato grande interesse del Real nel darmi un'opportunità, ma io sentivo che non era il momento. La stagione era già iniziata e io ho bisogno di tempo per le mie idee. Ringrazio ancora il Real Madrid per quell'offerta: ci ho pensato tanto, è difficile dire no al Real, ma ho pensato che dovevo essere onesto con loro e rimandare eventualmente per un'altra volta".

Sezione: Copertina / Data: Mer 04 novembre 2020 alle 11:52
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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