"Una partita storica: affrontammo una squadra che faceva del calcio che non s’è mai più visto. Al Camp Nou neppure dovevo giocare, poi si fece male Pandev e in extremis Mourinho mi schierò ala sinistra. L’ultima volta che avevo fatto quel ruolo era forse nel 1994, da bambino, in Romania. Ma chiunque altro avrebbe detto sì al posto mio, pur di giocare". Cristian Chivu, alla Gazzetta dello Sport, racconta l'epopea della notte di Barcellona di quell'Inter che vinse tutto.

Convincervi dell’impossibile: era la vera differenza di Mourinho.
"Sì. Ma attenzione: la differenza la facevamo noi in campo. Puoi essere il miglior allenatore del mondo, ma se i giocatori non recepiscono il tuo messaggio non vai da nessuna parte".

Cosa deve prendere l’Inter di oggi da quella del 2010?
"Rispondo così: la forza della mia Inter era il sacrificio, l’intelligenza nel capire che per vincere serviva la massima disponibilità. Mi spiego: quell’Inter lì stava per complicarsi la vita a Kiev, nel girone. Nessuno pensava quella sera che avremmo vinto la Champions. Ci vuole anche fortuna, certo. Ma soprattutto devi saper credere in quello che fai".

Quante chance ha di arrivare agli ottavi?
"È un girone equilibrato, l’Inter ha grande qualità e se devo trovare un difetto è la mancanza di esperienza a certi livelli. Spalletti può compensare questa mancanza. Ho giocato una Champions con lui, ha una qualità che può risultare decisiva: la cura dei particolari. È un maniaco da quel punto di vista, in campo europeo è fondamentale per una squadra che vuole riscrivere un pezzo di storia".

Totti dice: in Serie A non esiste l’anti Juve.
"Che siano i favoriti, non si discute. Ma le altre devono provarci, hanno l’obbligo di competere, guai a non farlo. Penso alla Roma, al Napoli, al Milan. E all’Inter, certamente. Spalletti ha in rosa uno come Icardi che continua a migliorare anno dopo anno: ha fatto 100 gol, i numeri parlano per lui".

Di Lautaro che idea s’è fatto?
"Che rispetto a Mauro è molto bravo a giocare fuori dall’area. Li vedo insieme, Spalletti alla fine troverà il modo di farli coesistere".

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Sezione: Copertina / Data: Ven 07 settembre 2018 alle 08:50 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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