Il Corriere dello Sport torna a fare il parallelo tra l'Inter attuale e quella di Conte: stessi punti dopo 9 giornate (18), più gol segnati e meno quelli subiti, ma la distanza dalla vetta è aumentata (7 punti oggi, 5 un anno fa). Peraltro, proprio in questo periodo, quell'Inter stava per trovare la quadra e dare il primo strappo al campionato, mentre adesso c'è una frenata dopo un avvio molto buono. "Oltre ad aver perso elementi cardine come Lukaku (ma Dzeko non lo sta facendo rimpiangere) e Hakimi (Dumfries a oggi è molto distante dal marocchino), ma la sensazione è che non abbia ancora assunto una fisionomia ed un’identità definitive - si legge -. È vero che con la Juve si è vista una squadra più attenta ed equilibrata, che non ha patito le ripartenze, lasciando minime occasioni agli avversari, di contro, però, ha prodotto poco in avanti, rispetto ad altre uscite. Il dubbio è che la coperta sia un po’ corta: tiri da una parte e ti scopri dall’altra".

Pesano le rimonte subite, con l'incapacità di non saper gestire il vantaggio: in campionato, nelle 6 occasioni in cui l’Inter è andata in vantaggio, ha vinto solo con Genoa e Bologna. Mentre è stata rimontata da Samp, Atalanta, Lazio (con sconfitta) e appunto Juve. "Intanto, c’è una classifica che non permette passi falsi. Con Empoli e Udinese sono obbligatori i 6 punti, ma sono le uniche gare in cui Inzaghi potrà fare un po’ di turnover, tra difesa e, magari, attacco. La buona notizia è che Correa è recuperato, mentre Vidal dovrebbe esserlo oggi. Perisic sta bene, ma probabilmente lascerà il posto a Dimarco", spiega il Corsport.
Sezione: Copertina / Data: Mar 26 ottobre 2021 alle 08:56
Autore: Alessandro Cavasinni
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