"Essere campioni del mondo è una garanzia di grande esperienza internazionale e di qualità, ma è anche una grossa responsabilità. E non è detto che l’arrivo di uno o due giocatori del genere si traduca immediatamente con “ora si può vincere”. Anche perché ci sono campioni del mondo e… campioni del mondo. Ognuno ha la sua storia, le sue caratteristiche, le sue qualità. È fondamentale che poi tutti questi elementi si sposino perfettamente nel progetto tecnico-tattico del mister e della società". Risponde così Beppe Bergomi alla domanda della Gazzetta dello Sport se davvero l'arrivo eventuale di Tolisso e Giroud all'Inter sarebbe una spinta decisiva per agguantare titoli.

Nel caso specifico, come vedrebbe l’eventuale arrivo di Tolisso e Giroud all’Inter.
"Intanto hanno vinto il Mondiale in modo diverso: Giroud è stato sicuramente più decisivo di Tolisso nel cammino della Francia in Russia. Se poi devo analizzare i loro profili, beh, secondo me non è detto che sarebbero di sicuro dei titolari nell’Inter".

Cioè non permetterebbero all’Inter di mettersi in pole nella prossima corsa scudetto?
"Sicuramente renderebbero la rosa più competitiva nel suo insieme, ma non sarebbero pedine fondamentali. Giroud è un perfetto vice Lukaku, ma accanto a Romelu c’è bisogno di Lautaro. I due insieme formano una coppia perfetta, si completano. Stesso discorso per Tolisso: vale più di Barella o Brozovic? Per me no. E non dimentichiamoci che anche Eriksen, che è un giocatore di enorme qualità, in questa Inter oggi fa la riserva. Non è facile inserirsi in un contesto nuovo nemmeno per chi ha un curriculum top".

Pensando alla A, c’è qualche giocatore che farebbe al caso della prossima Inter?
"Personalmente dico che Tonali e Locatelli sono profili su cui investirei senza pensarci troppo: giovani, di grandissima prospettiva ed entusiasmo. Sono i due che mi hanno impressionato più di tutti quest’anno. Poi a me piace tantissimo Boga: salta l’uomo come pochi".

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Sezione: Copertina / Data: Ven 20 marzo 2020 alle 08:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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