Lunga intervista concessa al sito Football Italia per Kwadwo Asamoah. Il terzino ghanese ripercorre questa stagione, partendo dalla decisione di lasciare la Juventus per accasarsi all'Inter: "Ho avuto l'opportunità di prolungare il mio contratto con la Juve, e se avessi voluto, avrei potuto rimanere. Tuttavia, quando ho pensato al mio futuro e a cosa fosse meglio per me, ho deciso di andare in un club dove avrei avuto più spazio, anche perché è sempre stimolante affrontare una nuova sfida nella vita. È sempre importante mettersi in gioco. L'Inter ha dimostrato di volermi davvero, il che mi ha reso molto orgoglioso e felice".

Quali sono state le prime grandi differenze che ha notato Asamoah tra Juve e Inter? "Stiamo parlando di due enormi club. Non ho notato grandi differenze. Sono stato subito bene accolto dai miei nuovi compagni di squadra, dallo staff tecnico e da tutti quelli che lavorano in tutti i vari dipartimenti. Mi sono sentito subito a mio agio. Non è stato difficile ambientarmi, mi sono sentito subito a casa all'Inter. Ho iniziato ad andare d'accordo con tutti fin dall'inizio, sono stati tutti molto cordiali e ho stabilito subito ottimi legami. È vero che ho vinto molti titoli alla Juve, grazie alla mentalità vincente del gruppo e anche alla mia. Una mentalità vincente che si sposa perfettamente con l'obiettivo di Suning di tornare ai vertici in Europa e nel mondo, di gareggiare costantemente in Champions League e di lottare per vincere ancora una volta il campionato. Credo in tutto questo". L'Inter dopo Juve e Udinese, per Asamoah un legame speciale con il campionato italiano: "La Serie A è davvero un torneo molto speciale per me. Tradizionalmente è sempre stato uno dei migliori campionati, tutti i miei idoli giocavano qui. Sono in Italia da 11 anni e mi piace il calcio italiano. Visto lo standard tattico e tecnico, se puoi giocare qui, puoi giocare ovunque". 

Sezione: Copertina / Data: Lun 28 gennaio 2019 alle 15:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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