Alzi la mano chi non ha mai chiesto una seconda possibilità, un’altra chance, un’ultima possibilità. Capita – a tutti – di sbagliare, di fallire l’obiettivo, di avere saturno contro, insomma. È vero, Ricardo Quaresma ha sbagliato spesso, ha giocato male, a tratti è stato imbarazzante, con quel modo tutto suo di calciare il pallone che faceva irretire perfino i compagni. Figuriamoci i paganti al “Meazza”.

Però, a quanto pare, Quaresma torna. Dopo il prestito di cinque mesi al Chelsea il portoghese sarà ai ranghi di partenza il 12 luglio insieme a tutta la truppa nerazzurra. L’ha voluto, anzi ri-voluto, Josè Mourinho: “Voglio dargli una seconda possibilità: il Quaresma che conosco io non è quello che ho visto da settembre a gennaio a “San Siro”: impossibile, non è lui”.

E allora, va bene: diamogli una seconda possibilità. Facciamo in modo che svolga tutto il precampionato con lo “Special One” e che entri dentro al gruppo, amalgamandosi. Diamogli tempo, insomma. Perché, se ci riflettiamo un po’, è quasi impossibile – in effetti – che un giocatore pagato 25 milioni di euro, con trascorsi importanti, sia a livello di club che in nazionale, sia quello visto nel girone d’andata del campionato appena finito.

Preferisco – e lo dico senza alcun problema – andarmi a rileggere ciò che un anno fa disse Marcello Lippi proprio sulla “trivela”: “Quaresma? Mi piace molto, è da due anni che dico che se fossi tornato in una squadra di club avrei chiesto di comprarlo”. E poi ancora: “Quaresma è un ottimo giocatore”, firmato Hector Cuper.

Insomma, diamo un’altra occasione a Quaresma e vediamo cosa succede: per chi ha visto calpestare l’erba del Meazza da gente come Pancev, Vampeta, Gresko e compagnia cantante, non ci vuole poi molto. E che qualcuno ce la mandi buona: coraggio…
 

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Gio 25 giugno 2009 alle 15:12
Autore: Giuseppe Granieri
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