La "pacchia" è finita. Dimentichiamo i momenti dei 90 miliardi per Vieri, 48 per Ronaldo, ma anche degli ingaggi milionari di Ibrahimovic, Eto'o, e così via. I soldi son finiti, o meglio, sono terminati i finanziamenti esterni, lo ha rivelato lo stesso Marco Branca a Libero ammettendo "sono due anni che l'Inter si autofinanzia". Ovvero, rispetta il Fair Play Finanziario. E i tifosi in realtà se ne erano già accorti da tempo. Dopo la vittoria del Triplete, dopo che Moratti si è preso tutte le sue soddisfazioni, e con gli interessi, ha un po' tirato (e un po' lo capiamo anche con tutto quel che ha speso negli ultimi anni) il freno e si è dedicato a un mercato piò oculato. O meglio, ha delegato Branca trasformandolo in una specie di ragioniere: non superare una certa soglia di spesa e di ingaggio, e allora ben vengano operazioni come quelle di Pazzini ("solo" 12 milioni più Biabiany), di Coutinho (pochi milioni), Nagatomo (6), ecc. D'ora in poi solo affari veri, svincolati o giovani di belle promesse.

Sì perché sarà questa la tendenza futura, sempre per parola dello stesso Branca: prendere ragazzi interessanti, a basso costo, e sperare che meturino trovandosi in casa dei campioni. Tra l'altro Cambiasso e Julio Cesar sono stati presi a zero, Maicon solo a 6 milioni, d'ora in poi basta "campioni finiti", si investe sul futuro.

E i tifosi? Piaccia o meno è una "manovra necessaria" ha detto Branca; qualcuno storce il naso, preocupato di non vedere più la vera Inter, qualcun altro accetta la decisione se serve a mettersi in regola con le disposizioni Uefa (sperando che lo facciano anche le altre big). Il segreto d'ora in poi non sarà più avere il portafogli pieno, ma una buona rete di osservatori e scout, in grado di scovare i prossimi Eto'o, Sneijder e Zanetti a basso costo. E battere la concorrenza. Ce ne stiamo già accorgendo con le ultime manovre di mercato. La crisi abbraccia tutti i settori, anche il calcio, sopravviverà chi saprà ingegnarsi meglio...

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Ven 21 ottobre 2011 alle 19:05
Autore: Domenico Fabbricini
vedi letture
Print