Sold out. San Siro per la prossima stagione si lascia desiderare ancor più torrido e infuocato, con un clima alacremente partecipato e un seguito di tifosi nerazzurri che - come ogni anno (ma il numero è in salita) - regalerà un'atmosfera unica e suggestiva. Abbonamenti carbonizzati in un lasso di tempo molto breve (dati mai visti dal 2011 in poi): indicazioni che fanno ben sperare, in attesa che a parlare sia - finalmente - il campo. L'ultima volta in gare ufficiali fu all'Olimpico (la prende Vecinoooooo), la prossima sarà a Sassuolo. Un ritorno al futuro per Matteo Politano, anche se la grande attesa per il popolo meneghino riguarda la sfida contro il Torino. Icardi contro Belotti ma non solo: anche, e soprattutto, il debutto in casa. Per una stagione nella quale l'Inter (sia ringraziata la garra charrúa) sarà chiamata a rivedere il cielo d'Europa.

LA STELLA SPLENDENTE - La Champions League piace a tutti, ma in pochi riescono ad alzarla al cielo. Anche grandi campioni come Ibra e Buffon si sono talvolta vestiti di ridicolo pur di cercare (senza successo) di laurearsi vincitori. La competizione nasce dal Moulineaux di Wolverhampton, quando nel 1954 si sfidarono in un triangolare le squadre all'epoca più blasonate del Vecchio Continente. Da allora la Coppa dei Campioni ha fatto da padrone sulla scena calcistica internazionale e San Siro (Moratti e CR7 ne sanno qualcosa) è stato uno degli stadi più contaminati dallo svilupparsi della magnifica pelicola della storia del calcio. Un libro sul quale hanno lasciato la firma Helenio Herrera e José Mourinho: il Mago e lo Special One. Uomini forti, destini forti.

NELL'ARIA C'È PROFUMO DI VITTORIA - L'ultima volta in cui l'Inter ebbe cucite addosso le stelle europee non andò poi così bene: contro il Marsiglia all'89' Samuel si dimenticò di marcare Brandao e arrivederci. Oggi là dietro ci sono Skriniar, Miranda e De Vrij (altro che BBC), nel resto della formazione standard spiccano i nomi di un Icardi devastante, un duo Perisic-Brozovic che dovrebbe esser consapevole delle proprie capacità dopo la cavalcata russa, un Nainggolan combattente e un Lautaro Martinez tutto da scoprire. Una squadra che può far bene su tre fronti (parola di Mario Corso, che di vittorie se ne intende), a maggior ragione qualora dovessero arrivare anche Sime Vrsaljko e un centrocampista blasonato. I presupposti sono buoni, dunque, e il popolo di fede nerazzurra se n'è accorto: boom di abbonamenti sottoscritti e bagno di folla in tutte le ultime amichevoli estive. Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un'annata sportiva esaltante. Perché il calcio è emozione, e vincere non è l'unica cosa che conta.

IL CUORE NERAZZURRO SOGNA GLORIA - D'altro canto bisogna comunque considerare le ambizioni del club, che non si limitano ad un semplice quarto posto: il mercato estivo ha confermato la volontà di consolidarsi nelle parti alte della classifica e di voler rimediare una figura accettabile in panorama europeo. Quell'inzuccata sotto porta di Vecino sicuramente qualche entusiasmo in più l'ha portato: sull'onda dell'euforia i nerazzurri potrebbero tirar fuori prestazioni sugli scudi in Champions League, al punto da rivelarsi la sorpresa della manifestazione. Dalla serie: l'Inter non è all'altezza di vincere, ma con questi qua ci divertiamo parecchio. Poi, si sa, il calcio è strano. E magari una Juve talmente ossessionata dalla coppa dalle grandi orecchie potrebbe lasciare qualche terreno alle avversarie in campionato. Inter e Roma le principali candidate per contendere il titolo alla Vecchia Signora, anche se per mentalità - tra gente che perde gli Scudetti in albergo e chi pensa solo a vendere - soltanto una delle due milanesi potrebbe interrompere ora come ora l'egemonia bianconera sulla coccarda tricolore. Il Milan è un discorso a parte ed avrà bisogno di tempo per poter risalire. Ma la Beneamata, quella sì, che è tornata ad essere una corazzata.

VIDEO - IL BARCELLONA SCOPRE RAFINHA DOPO LA CURA INTER: DOPPIO ASSIST, UNO DI TESTA

Sezione: Calci & Parole / Data: Dom 29 luglio 2018 alle 14:34
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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