Fiorentina e Inter scendono in campo con gli schieramenti e i moduli previsti, la viola nel segno della continuità, i nerazzurri per ovvia necessità. Sin dall’inizio la sceneggiatura rispetta le attese: padroni di casa che stressano il palleggio, con frequenti e rapidi fraseggi e un’ottima copertura del campo. La rete di Ljajic è emblematica. L’Inter, dal canto suo, cerca di ripartire dopo aver recuperato palla sulla propria trequarti con Guarin che lancia lungo per Palacio o porta palla a lungo. In entrambi i casi la difesa viola non si fa mai sorprendere. A dir poco passiva l’Inter quando la squadra di Montella parte in contropiede, la differenza sul piano della corsa e dell’organizzazione è palese. Inspiegabile il modo in cui la linea a quattro attende praticamente nella propria area l’avversario e poi si faccia sorprendere con un dai e vai scolastico ma efficace.

Neanche 20 minuti di gioco e Stramaccioni corregge le posizioni in campo: Kovacic va davanti alla difesa, Cambiasso diventa mezzala sinistra e Kuzmanovic va a destra. Totalmente assente comunque il filtro in mezzo a campo, nessuno tampona come dovrebbe e al limite dell’area si presentano anche tre-quattro giocatori viola pronti a concludere. Non c’è pressione, l’Inter aspetta passivamente senza affrontare il portatore di palla e la bravura nel palleggio dei centrocampisti di Montella fa la differenza, portando praticamente a un tiro al bersaglio anche dopo il 2-0 di Jovetic. Soffocante, tra l’altro, il pressing della Fiorentina fino al limite dell’area avversaria, il che manda in tilt i difensori poco aiutati dai mediani.

Nella ripresa inevitabilmente Stramaccioni cambia e sostituisce Kovacic con Alvarez. Il modulo diventa così un 4-3-3, con Cambiasso centrale, Guarin alla sua destra e Kuzmanovic alla sua sinistra. L’argentino va a giocare da ala destra con licenza di accentrarsi. Poco dopo, sul 3-0, entra Pereira che va a posizionarsi a sinistra all’altezza del centrocampo, formando una sorta di 4-4-2 finalizzata a una migliore copertura difensiva. I cambi di Montella non variano più di tanto l’assetto, anche perché sul 4-0 ogni discorso tattico è già andato a farsi benedire.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Lun 18 febbraio 2013 alle 00:30
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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