Dovesse partire, ci mancherà tantissimo. Inutile nasconderlo: anche al 50% Maicon è un'arma devastante per l'Inter. Anche in questa condizione di incertezza, il brasiliano si conferma una freccia potentissima nella faretra di Stramaccioni, che sa come scoccarla.

L'Inter vince in Romania 2-0 grazie ai gol di Cambiasso e Palacio. Primo tempo autoritario, brillante, gradevole quello dei nerazzurri, che vanno in campo con un rombo chiarissimo. Sneijder lì sulla trequarti ad innescare Palacio e Milito. L'ex Genoa svaria su tutto il fronte, il Principe – seppur ancora lontano dalla migliore forma – si muove con continuità e per l'olandese è facile giostrare la fase offensiva. Anche perché sulla destra la catena Guarin-Maicon tambureggia, mentre a sinistra è Zanetti ad accompagnare con maggior cattiveria. Affondi possibili grazie alla copertura di Cambiasso e Mudingayi.

Il 4-4-1-1 serrato di Sumidica fa presto in difficoltà, anche perché il tecnico di casa rinuncia alla qualità di Caue per avanzare sulla mediana Varela, con Celeban dietro a far coppia con Charalambous. Tutto vano: l'Inter macina gioco e occasioni. E lo 0-1 della prima frazione è una grossa bugia. Anche perché i nerazzurri non si scompongono nemmeno quando si fa male Mudingayi (quasi subito, al 21'): Nagatomo entra e va terzino a sinistra, con Zanetti centrocampista sul centrodestra e Guarin centrosinistra.

Nella ripresa la stanchezza si fa sentire nelle gambe degli interisti e l'esterno destro Antal procura qualche grattacapo. Ben più fumosi Sanmartean e, soprattuto, il temuto Under-21 Stanciu, che esce nell'intervallo per far posto all'altrettanto evanescente Varga. Lo stesso Marius Niculae, il più famoso dei gialloverdi, non si vede mai e al 61' fa posto a Sburlea.
Il Vaslui cerca il pari, si espone (Caue per Celeban) e, fatalmente, si espone alle ripartenze dei ragazzi di Stramaccioni. Milito, stremato, esce per Coutinho e dopo un minuto Sneijder verticalizza per Palacio, che beffa la difesa e con un lob insacca su Coman in uscita. E' la storia della coperta sempre corta: nel primo tempo, chiusi, i romeni hanno subito; nella ripresa, col baricentro più avanzato, hanno lasciato praterie.

L'Inter di Strama, insomma, conferma la sua indole offensiva, in grado di sviluppare un gioco palla a terra gradevole e ficcante. Da oliare ancora qualche meccanismo difensivo e, soprattutto, da raggiungere la miglior condizione. Ma ad agosto è normale che sia così.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Ven 24 agosto 2012 alle 01:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @@Alex_cavasinni
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