Una delle Inter più brutte della stagione, forse la più brutta in assoluta, viene travolta 4-0 dalla Roma e conferma la brusca frenata dopo le 7 vittorie consecutive. Quello che più preoccupa non è la sconfitta o il punteggio, ma il modo in cui è arrivata: squadra assente, senza idee, mai in partita, in balia degli avversari dal 1' al 90' minuto. Era il grande rischio di questa partita e si è sentito tutto: l'assenza di un giocatore di fantasia in mezzo al campo, senza Sneijer e Thiago Motta non c'era nessuno pronto a inventare o a cambiare registro.

Le due squadre partono con due moduli puri: 4-3-3 limpido per la Roma, con il tridente Totti-Borini-Lamela lì davanti, 4-4-2 classico per l'Inter con Palombo subito titolare in mezzo al campo al fianco di Cambiasso, Obi esterno sinistro e la solita coppia Pazzini-Milito in attacco. L'Inter parte subito male e subisce dal primo minuto: sul primo gol di Juan Maicon lo affianca senza intervenire e senza saltare, facile per il connazionale mettere dentro di testa. Comincia un lungo periodo di possesso palla per i giallorossi con i nerazzurri incapaci di reagire, capaci solo di gettare il pallone in avanti quanto ne entrano in possesso, senza mai attaccare se non in un paio di contropiede solitari di Milito, troppo isolato insieme a Pazzini. La Roma invece gira che è una meraviglia, gli inserimenti dei centrocampisti creano un'ulteriore superiorità numerica in avanti e non c'è bisogno di ripiegare per contrastare un'Inter tutta chiusa nella propria area di rigore. Neanche l'inversione di ruolo tra Maicon e Zanetti, con il brasiliano spostato in posizione di ala, riesce a invertire la tendenza. Anzi è proprio lui a lasciar via libera a Borini sul 2-0 pesando a un fuorigioco e lasciando la fascia completamente sguarnita.

Ecco che allora nel secondo tempo Ranieri decide di dover cambiare qualcosa, ma anziché supportare maggiormente l'attacco finisce per lasciare Milito ancor più solo, togliendo Pazzini per mandare un centrocampista in più, Poli. Palombo si piazza davanti la difesa Zanetti e Obi esterni alti, 4-5-1. Decisione dettata forse dalla volontà di contrastare maggiormente la Roma a centrocampo, dove la superiorià è palese, ma che non serve a recuperare il risultato. Anzi è la Roma che continua a passeggiare sul velluto e trova terzo (ancora un fuorigioco sbagliato) e quarto gol (magia di Bojan).

Vittoria inequivocabile della Roma, Inter mai pervenuta...

Sezione: L'angolo tattico / Data: Dom 05 febbraio 2012 alle 18:30
Autore: Domenico Fabbricini
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