A pochi giorni dal termine del mercato, i nerazzurri devono prima di tutto pensare al campo, andando alla ricerca di una vittoria che in campionato manca da sei partite (2 sconfitte e 4 pareggi). Ad attendere la squadra di Spalletti, una Spal schierata da Semplici con il 3-5-1-1: in avanti il solo Antenucci supportato da Kurtic, alla seconda consecutiva da titolare dal suo arrivo a Ferrara. L'Inter, invece, scende in campo con il 4-3-3, con Borja Valero play basso e il duo Vecino-Brozovic ai suoi lati. In difesa rientra D'Ambrosio, con Cancelo - a dispetto delle indiscrezioni - dirottato a sinistra. 

PRIMO TEMPO - La nuova posizione occupata dal terzino portoghese rappresenta - insieme al cambio modulo - una delle due grandi novità di giornata in casa nerazzurra. Mentre il riformarsi della coppia D'Ambrosio-Candreva sulla catena di destra sembrerebbe poter portare benefici, dall'altra parte l'ex Valencia appare sacrificato. Il centrocampo a tre schierato da Spalletti, invece, risulta disordinato e troppo poco incisivo. L'atteggiamento attendista della Spal consente a Borja Valero di giocare tantissimi palloni, ma la poca precisione del centrocampista spagnolo - unita al poco movimento senza palla - rende la manovra nerazzurra ancora una volta lenta, prevedibile e tutt'altro che fluida. I padroni di casa fanno molta densità in mezzo al campo, recuperando tantissimi palloni e provando a ripartire con le discese di un intraprendente Lazzari sulla destra, contrastato da un Cancelo - seppur in difficoltà - abbastanza attento in fase difensiva. Anche Viviani, libero di impostare il gioco, e Antenucci, bravo a svariare lungo tutto il fronte d'attacco, giocano con grande veemenza, ma di pericoli, dalle parti di Handanovic e compagni, quasi non c'è traccia, con Skriniar a disputare la solita grande partita. Non che nell'area opposta succeda molto di più. Oltre ad una parata su conclusione di un evanescente Candreva nella prima parte di gara, infatti, il portiere degli spallini Meret - alla prima stagionale - non viene mai impegnato. Nel finale di primo tempo arriva il primo pallone giocabile per Icardi: cross di D'Ambrosio e conclusione sporca dell'attaccante argentino che termina fuori di non molto

SECONDO TEMPO - Spalletti cambia: Candreva rimane negli spogliatoi, al suo posto Eder. L'inizio della seconda frazione sorride ai nerazzurri: solito dribbling elegante di Joao Cancelo ad eludere Schiattarella sulla sinistra, cross mancino e deviazione tanto scoordinata quanto sfortunata di Vicari nella propria porta. Un gol che sblocca il match, ma non gli ospiti. La squadra di casa, spinta dal pubblico, non si abbatte, reagendo con orgoglio e tanto coraggio. La gestione della palla e del risultato da parte dell'Inter è da rivedere, la Spal pressa e gli uomini di Spalletti commettono troppi errori in fase di costruzione. E nonostante, per forza di cose, vengano a crearsi spazi importanti, la squadra non riesce a sfruttarli. L'occasione più importante per il raddoppio capita sui piedi di Vecino che - servito da uno spento Perisic - impegna, ma non troppo, un attento Meret. Semplici inserisce Paloschi per Schiattarella (75') e la Spal si avvicina sempre più alla porta difesa da Handanovic. I centimentri di Gagliardini, entrato nei minuti finali al posto di Brozovic, non bastano ad evitare il gol del meritato pareggio degli spallini. Dopo Simeone, è il turno di Paloschi e l'Inter, come a Firenze, subisce la beffa di una vittoria, per quanto poco cercata, scivolata via soltanto negli istanti finali di gara. Valido solo per le statistiche l'esordio in nerazzurro del neo acquisto Rafinha nel recupero. A proposito di mercato, questi ultimi giorni potranno portare in dote Pastore e non solo, ma come ha detto il tecnico di Certaldo in conferenza stampa, prima di tutto sarà necessario ritrovare la mentalità giusta e... gli uomini protagonisti di una prima parte di stagione che sembra ora davvero un lontano e nostalgico ricordo

Sezione: Angolo tattico / Data: Dom 28 gennaio 2018 alle 17:35
Autore: Christopher Nasso / Twitter: @ChrisNasso91
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