Pochi rischi, sicurezza e consapevolezza di fare male ogni qualvolta che c’è la possibilità di farlo. E’ questa l’Inter che ieri sera ha regolato senza problemi il Seongnam e si è guadagnata l’accesso alla finale di sabato contro il Mazembe. Una squadra compatta, unita e cinica che ha steso senza patemi i coreani, che con grande probabilità, avevano impostato una gara atta al contenimento nelle prime fasi iniziali di gara, per poi colpire in contropiede la squadra di Benitez. Lo spagnolo ha confermato le indiscrezioni della vigilia schierando la squadra ipotizzata dai media, ma senza rischiare Maicon, con il brasiliano che parte dalla panchina, una decisione presa poche ore prima dell’inizio del match. Shin conferma il 4-1-4-1, posizionando Kim Song sulle tracce di Wesley Sneijder e la tattica va subito bene, visto che il coreano stende l’olandese, costretto a uscire dopo solo pochi secondi dall’inizio della gara, sostituito da Motta. Stankovic diventa dunque il principe del gioco nerazzurro, posizionandosi dietro a Milito e a fianco di Pandev ed Eto’o. Il serbo ci mette pochi minuti a entrare nel vivo del gioco e una sua incursione centrale, dopo una bell’azione che vede Eto’o ispirare Milito che scardina la difesa, porta al vantaggio. La tattica iniziale di Shin va dunque alle ortiche. L’Inter sembra controllare agevolmente, lasciando l’azione ai coreani, una maniera anche per valutarne la pericolosità e conservare energie per l’eventuale finale, una finale che va in cassaforte con lo splendido 2-0 di capitan Zanetti, un duetto perfetto con Milito (il tacco è una prelibatezza) che lo porta a battere Jung con freddezza.

Nel secondo tempo, la verve coreana, si affloscia. La squadra di Shin non è affatto pericolosa, nemmeno sulle palle inattive dove gli stranieri Molina, Sasa e Radoncic (il primo con le sue traiettorie e gli altri con i centimetri) hanno dato altre preoccupazione ai nerazzurri, in difficoltà nel primo tempo, a causa dei centimetri dei due giocatori di origine slava. L’Inter gestisce bene la palla, non soffre affatto e una bella azione, con una fitta rete di passaggi, porta al 3-0 di Milito, che chiude con il gol una prestazione intelligente. Benitez gestisce bene i campi, con il Principe rilevato da Muntari e Chivu che lascia il campo per Santon, dopo 80 minuti molto buoni.

Le indicazioni giunte ieri sera sono buone. Ora manca solo l’ultimo step, la finale contro il Mazembe, squadra molto fisica e rapida che darà di tutto pur di fare il terzo miracolo calcistico in pochi giorni. Ma se l’Inter gioca come ieri sera, come l’Inter Special, per i pur bravi africani sarà durissima.
 

Sezione: L'angolo tattico / Data: Gio 16 dicembre 2010 alle 10:11
Autore: Alberto Casavecchia
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