Nessuna sorpresa tattica nella due squadre: Petkovic manda in campo il collaudato 4-1-4-1 con Hernanes in posizione di regista e Klose prima punta; 4-3-1-2 per l'Inter con Samuel e Ranocchia centrali difensivi, Nagatomo e Pereira larghi sulle fasce, Cambiasso che torna a centrocampo con Zanetti e Gargano, Guarin nuovamente trequartista dietro le punte Milito e Cassano. Il primo tempo è piuttosto equilibrato con pochissime palle gol; sembra provarci più la Lazio a legittimazione del fattore campo ma tiri verso la porta di Handanovic non se ne vedono. Agisce per lo più in contropiede l'Inter, con Nagatomo altissimo a destra, quasi da centrocampista, e un mobile Guarin che cerca di fare da collante tra centrocampo e attacco. Molto movimento anche per le due punte che arretrano alla ricerca di palloni ma non si riesce quasi mai a costruire un'azione realmente pericolosa. Come previsto la Lazio cerca di sfruttare molto il gioco sulle fasce, ma Stramaccioni che si aspettava una soluzione del genere mantiene larghi i suoi esterni e così le squadre di annullano. Molto attenta anche la difesa: quasi tutto il centrocampo, in occasione di azioni pericolose da parte della Lazio, arretra a difesa della propria area di rigore chiudendo tutti gli spazi.

Il centrocampo è il reparto maggiormente sotto osservazione per Stramaccioni, che se nel primo tempo prova a invertire qualche posizione, nella ripresa decide di rinunciare al trequartista e abbassare Guarin a destra di centrocampo con Nagatomo che va largo dall'altra parte, proprio per limitare maggiormente la mediana biancoceleste. La partita non si sblocca e così al 14' del secondo tempo Stramaccioni richiama Cambiasso, tra l'altro zoppicante, per inserire Palacio che va sulla destra di centrocampo con Guarin che prende il posto di Cambiasso centralmente. Resta un 4-4-2 ma con interpreti molto più offensivi. Poco dopo Candreva per Lulic non cambia gli equilibri nella Lazio, a parte il vantaggio di disporre di un altro ottimo tiratore. I cambi sembrano sorridere all'Inter se è vero che, in dieci minuti, la squadra nerazzurra crea almeno quattro nitide palle gol e colpisce due volte il palo. Un po' stanca la Lazio. Cambi allora anche Petkovic, che vuole i suoi più offensivi e chiede a Mauri di piazzarsi dietro Klose: è 4-4-1-1. La modifica tattica porta subito i suoi frutti perché poco dopo proprio Mauri lancia il tedesco in profondità che in diagonale infila alle spalle di Handanovic l'1-0. Da segnalare però che il gol nasce da un'azione da gol interrotta dall'arbitro per fallo di Milito su Biava che avrebbe potuto smarcare Cassano da solo davanti a Marchetti, tra le grandi proteste nerazzurre.

Il bomber tedesco deve uscire poco dopo per un infortunio subito in precedenza, entra Floccari e tatticamente non cambia niente; cambia invece l'ingresso in campo di Coutinho che rileva Pereira e si piazza sulla sinistra di centrocampo, in difesa arretra Zanetti. Petkovic si cautela con Dias per Hernanes. Gli assalti finali dell'Inter non sortiscono effetto e così in una gara molto equilibrata, una sorta di partita a scacchi ravvivata nella ripresa in cui forse il pari sarebbe il risultato più giusto, a spuntarla è il tecnico bosniaco.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Dom 16 dicembre 2012 alle 01:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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