Primo esame da capolista per l'Inter che all'Arechi sfida la Salernitana, fanalino di coda in Serie A con soli 8 punti guadagnati in 18 giornate e reduce da 3 sconfitte di fila, ultima il 4-0 rifilatole al Franchi dalla Fiorentina. La squadra di Inzaghi cerca la sesta vittoria consecutiva che le consentirebbe di mantenere a distanza le inseguitrici e per farlo si affida al consueto 3-5-2: davanti ad Handanovic, D'Ambrosio fa rifiatare Skriniar, nel terzetto difensivo completato da De Vrij e Bastoni. A centrocampo confermato il blocco con Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic. In attacco altra chance per Sanchez che gioca a fianco di Dzeko, mentre Lautaro parte dalla panchina. Schieramento speculare per la formazione di Colantuono, con Bogdan schierato al centro della retroguardia granata. Davanti Ribery a supporto di Simy.
Com'era lecito attendersi, sin dal calcio di inizio è l'Inter a fare la partita, con la linea di difesa altissima ad avviare la manovra all'altezza del cerchio di centrocampo, mentre tutta la Salernitana è serrata nella propria metà campo. Perisic è l'asso nella manica quando i nerazzurri attaccano: al 5' tagliando verso il centro viene pescato dal lancio di De Vrij, svetta di testa facendo da sponda per Dzeko, che però in area viene sbilanciato da dietro da Gagliolo e non riesce a chiudere verso la porta. All'11' il croato colpisce ancora di testa, ma stavolta a rete: sul corner di Calhanoglu, l'ex Bayern appostato sul primo palo sfugge alla marcatura dello stesso Gagliolo e con lo stacco aereo firma il vantaggio nerazzurro. Dopo il gol, gli assalti proseguono anche sul binario di destra con Dumfries che in velocità vince il duello impari con Ranieri (a negare momentaneamente la gioia del gol all'olandese un grande intervento in tuffo di Fiorillo). Calhanoglu e Barella si fiondano in avanti a sostegno di Sanchez e Dzeko, mentre Brozovic svaria da una parte all'altra del campo catalizzando palloni e giostrando con intelligenza la manovra. Ma le pedine di Inzaghi sono anche interscambiabili: al 28' Sanchez da esterno sinistro vede Brozovic che è scattato in area, il croato scarica dietro per Barella che di prima non riesce a centrare lo specchio. Al 33' ancora Brozovic serve con il filtrante Dzeko che è lasciato liberissimo nel corridoio fra Gyomban e Bogdan, dal bosniaco palla subito al centro per Dumfries che si lascia dietro Gagliolo e mette la firma sul raddoppio. Mentre Sanchez arretra verso la trequarti per fare da raccordo con l'azione dei centrocampisti, l'esterno ex PSV ha facoltà di inserirsi centralmente e giocare in veste di attaccante a fianco del bosniaco.
In apertura di ripresa, al 49' è D'Ambrosio (come altre volte gli era capitato pure nel primo tempo) a trovarsi in area nello spazio lasciato ancora una volta libero da Sanchez, ma dopo la combinazione fra Dumfries e Barella (con il tacco) il 33 manda a pochi centimetri dal palo. Passano tre minuti e l'Inter colpisce in contropiede una Salernitana ancora una volta ingenua: l'azione è avviata da Sanchez, quindi portata avanti da Dzeko con il supporto offensivo di Calhanoglu, il quale serve l'assist al cileno che arrivando a rimorchio sigla il momentaneo 0-3. Al 56' è il momento della prima girandola di cambi per Inzaghi che manda in campo Lautaro, Vidal e Dimarco e richiama in panchina Sanchez, Barella e Bastoni, nei padroni di casa dentro Djuric e Schiavone al posto di Simy e Kastanos. A 20' dal termine Jaroszynski e Gondo rilevano Ranieri e Ribery, ma la partita ha una trama ormai segnata. Rispetto al raggio d'azione più largo di Sanchez, il Toro è una presenza fissa nell'area dei padroni di casa e fornisce un punto di riferimento costante in attacco, mentre Dzeko può allargarsi liberando il varco per i compagni. Nell'Inter è il momento di Gagliardini al posto di Brozovic e tra i compiti dell'ex atalantino come sempre c'è anche quello dell'assaltatore, mentre la regia viene lasciata a Vidal e Calhanoglu, con il turco perno basso in mediana e primo cervello della manovra, mentre il cileno rifinisce l'azione d'attacco. Ed è proprio grazie al nuovo appostamento offendivo di Gagliardini, servito in area da Vidal, che sul rimpallo con la difesa Lautaro si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e di destro mette anche lui la firma sul poker nerazzurro. Nel finale Kolarov per Perisic e Zortea per Gyomber segnano gli ultimi cambi da parte dei due tecnici, ma c'è tempo anche per il quinto gol realizzato dal 5, i partner rimangono gli stessi ma i ruoli sono invertiti: all'87' sul pallone di Vidal per Lautaro la scivolata di Gagliolo in anticipo sull'argentino stavolta favorisce lì vicino Gagliardini, che è smarcato e quindi libero di concludere in porta indisturbato. Lo 0-5 mette i sigilli sull'ennesimo match dominato dalla squadra di Inzaghi: 22 le conclusioni verso la porta avversaria di cui 7 dirette nello specchio di Fiorillo, solo 2 gli interventi di Handanovic sugli 8 tentativi sterili della squadra di casa. Possesso palla del 66% in favore dei nerazzurri, 11 contro 3 il conteggio dei corner. Numeri da primato.
Com'era lecito attendersi, sin dal calcio di inizio è l'Inter a fare la partita, con la linea di difesa altissima ad avviare la manovra all'altezza del cerchio di centrocampo, mentre tutta la Salernitana è serrata nella propria metà campo. Perisic è l'asso nella manica quando i nerazzurri attaccano: al 5' tagliando verso il centro viene pescato dal lancio di De Vrij, svetta di testa facendo da sponda per Dzeko, che però in area viene sbilanciato da dietro da Gagliolo e non riesce a chiudere verso la porta. All'11' il croato colpisce ancora di testa, ma stavolta a rete: sul corner di Calhanoglu, l'ex Bayern appostato sul primo palo sfugge alla marcatura dello stesso Gagliolo e con lo stacco aereo firma il vantaggio nerazzurro. Dopo il gol, gli assalti proseguono anche sul binario di destra con Dumfries che in velocità vince il duello impari con Ranieri (a negare momentaneamente la gioia del gol all'olandese un grande intervento in tuffo di Fiorillo). Calhanoglu e Barella si fiondano in avanti a sostegno di Sanchez e Dzeko, mentre Brozovic svaria da una parte all'altra del campo catalizzando palloni e giostrando con intelligenza la manovra. Ma le pedine di Inzaghi sono anche interscambiabili: al 28' Sanchez da esterno sinistro vede Brozovic che è scattato in area, il croato scarica dietro per Barella che di prima non riesce a centrare lo specchio. Al 33' ancora Brozovic serve con il filtrante Dzeko che è lasciato liberissimo nel corridoio fra Gyomban e Bogdan, dal bosniaco palla subito al centro per Dumfries che si lascia dietro Gagliolo e mette la firma sul raddoppio. Mentre Sanchez arretra verso la trequarti per fare da raccordo con l'azione dei centrocampisti, l'esterno ex PSV ha facoltà di inserirsi centralmente e giocare in veste di attaccante a fianco del bosniaco.
In apertura di ripresa, al 49' è D'Ambrosio (come altre volte gli era capitato pure nel primo tempo) a trovarsi in area nello spazio lasciato ancora una volta libero da Sanchez, ma dopo la combinazione fra Dumfries e Barella (con il tacco) il 33 manda a pochi centimetri dal palo. Passano tre minuti e l'Inter colpisce in contropiede una Salernitana ancora una volta ingenua: l'azione è avviata da Sanchez, quindi portata avanti da Dzeko con il supporto offensivo di Calhanoglu, il quale serve l'assist al cileno che arrivando a rimorchio sigla il momentaneo 0-3. Al 56' è il momento della prima girandola di cambi per Inzaghi che manda in campo Lautaro, Vidal e Dimarco e richiama in panchina Sanchez, Barella e Bastoni, nei padroni di casa dentro Djuric e Schiavone al posto di Simy e Kastanos. A 20' dal termine Jaroszynski e Gondo rilevano Ranieri e Ribery, ma la partita ha una trama ormai segnata. Rispetto al raggio d'azione più largo di Sanchez, il Toro è una presenza fissa nell'area dei padroni di casa e fornisce un punto di riferimento costante in attacco, mentre Dzeko può allargarsi liberando il varco per i compagni. Nell'Inter è il momento di Gagliardini al posto di Brozovic e tra i compiti dell'ex atalantino come sempre c'è anche quello dell'assaltatore, mentre la regia viene lasciata a Vidal e Calhanoglu, con il turco perno basso in mediana e primo cervello della manovra, mentre il cileno rifinisce l'azione d'attacco. Ed è proprio grazie al nuovo appostamento offendivo di Gagliardini, servito in area da Vidal, che sul rimpallo con la difesa Lautaro si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e di destro mette anche lui la firma sul poker nerazzurro. Nel finale Kolarov per Perisic e Zortea per Gyomber segnano gli ultimi cambi da parte dei due tecnici, ma c'è tempo anche per il quinto gol realizzato dal 5, i partner rimangono gli stessi ma i ruoli sono invertiti: all'87' sul pallone di Vidal per Lautaro la scivolata di Gagliolo in anticipo sull'argentino stavolta favorisce lì vicino Gagliardini, che è smarcato e quindi libero di concludere in porta indisturbato. Lo 0-5 mette i sigilli sull'ennesimo match dominato dalla squadra di Inzaghi: 22 le conclusioni verso la porta avversaria di cui 7 dirette nello specchio di Fiorillo, solo 2 gli interventi di Handanovic sugli 8 tentativi sterili della squadra di casa. Possesso palla del 66% in favore dei nerazzurri, 11 contro 3 il conteggio dei corner. Numeri da primato.
Altre notizie - Angolo tattico
Altre notizie
Venerdì 13 dic
- 17:12 Lazio, Pedro: "L'Inter è la squadra più forte d'Italia, ma batterla non è impossibile"
- 16:57 Udinese, finalmente è l'ora di Sanchez. Runjaic: "È a disposizione per il Napoli"
- 16:43 Un Bayer tutt'altro che Schick ha beffato un'Inter 'proletaria', in campo 'solo' in ThuTa...
- 16:29 Il milanista Trinchieri si agita davanti... ad una cover dell'Inter. Poi però ammette: "Siete forti"
- 16:15 fcinNuova seduta verso la Lazio: personalizzato per Acerbi, terapie per Pavard e Di Gennaro
- 16:02 Calendario pieno, Guardiola: "C'è anche il Mondiale per Club, servono rose più profonde. Ora sopravviviamo"
- 15:47 Ciccarelli, revocata la carcerazione: sta seguendo un percorso di recupero col Sert
- 15:32 Esodo nerazzurro lunedì all'Olimpico: attesi 13mila tifosi dell'Inter per il match con la Lazio
- 15:17 Conte: "Brave le italiane in Europa, anche col turnover il livello non scende. Complimenti a chi ha costruito le rose"
- 15:04 Napoli, De Laurentiis: "Certo che sono contento di Conte. L'ho corteggiato per un anno"
- 14:50 Borghi: "Inter tra i migliori club al mondo, il prossimo step è togliere l'eccesso di prudenza"
- 14:35 Sampdoria, prime prove per il nuovo tecnico Semplici. Con una novità per Akinsanmiro
- 14:20 Il tiro a segno del Viktoria Plzen contro Onana. Il tecnico Koubek: "Ho ordinato di tirare da ogni posizione"
- 14:07 Caputo: "I big come Lautaro stanno facendo fatica. Giovani? Punto su Sebastiano Esposito, ha voglia di emergere"
- 13:53 Ajax ko con la Lazio, Farioli avverte l'Inter: "E' in un momento magico, gira tutto bene"
- 13:38 Spalletti dopo il sorteggio: "Non facciamo calcoli. Se vinciamo con la Germania, saremo più forti"
- 13:24 Cesar: "Lazio, basta parlare di esami: con l'Inter gara da tripla. Tavares o Dimarco? Dipende"
- 13:10 Qualificazioni europee al Mondiale 2026: sorteggiati i gironi a Zurigo, due opzioni per l'Italia di Spalletti
- 12:56 Inter, 'A Warm Partners Xmas' alla Pinetina: il messaggio del top management ai partner del club
- 12:43 Nino Ciccarelli di nuovo in carcere: l'arresto in mattinata, dovrà scontare 3 anni e 6 mesi
- 12:28 Accordo Serie A-Meta contro la pirateria: segnalazioni dirette dalla Lega
- 12:14 Noslin: "Fuori con l'Ajax? Baroni mi vuole fresco per l'Inter. Sneijder mi dice sempre che..."
- 12:00 TURNOVER Inzaghiano e lo scontro CHAMPIONS-SCUDETTO: BASTONI svela il PENSIERO INTER
- 11:45 Ranking Uefa: Italia ancora seconda nel season, Inter nona tra i club
- 11:30 Frattesi: "Momenti emozionanti? Scudetto, derby, ma anche un altro in particolare. Al me bambino direi una cosa"
- 11:20 Darmian: "San Siro emozionante, soprattutto in un'occasione. Finale di Champions decisiva perché..."
- 11:12 Barella: "Lo scudetto nel derby rimarrà nella storia. Il rapporto con Riva mi ha insegnato che..."
- 11:02 Ganz: "Atalanta da scudetto, campionato molto equilibrato. Gasperini..."
- 10:48 CdS - Inzaghi e i problemi in attacco: il vuoto dietro Lautaro e Thuram
- 10:34 Caos Milan, Capello: "Lo sfogo di Fonseca? Parole forti. È evidente che..."
- 10:20 GdS - A Roma con la Lazio tornano i big: la probabile formazione
- 10:06 De Siervo: "Prezzi di Dazn? Erano sbagliati prima, è stato svenduto il prodotto"
- 09:52 TS - Supercoppa Europea 2025 in Italia? Ecco l'idea. Figc in corsa anche per le Final Four di Nations League
- 09:38 TS - Lazio-Inter, Inzaghi coi "titolarissmi". Due recuperi per il tecnico nerazzurro
- 09:24 CdS - Dumfries c'è, difesa obbligata: la probabile formazione
- 09:10 TS - Josep Martinez ancora a zero minuti: esordio in arrivo, l'Inter ha fatto una scelta
- 08:56 GdS - Inter, testa alla Lazio. Inzaghi si sente nel giusto, ma serve un ultimo salto
- 08:42 Champions, parla Benitez: "Per l'Italia può arrivare un poker. Se mi preoccupa l'Inter? È troppo forte per non pensare di..."
- 08:28 GdS - Lautaro è tornato: c'è un dato che rassicura Inzaghi. Ma già a occhio nudo...
- 08:14 GdS - Pio Esposito, futuro già scritto: il piano dell'Inter (per la felicità di Oaktree)
- 08:00 Bastoni: "Finora stagione da 8. Futuro? Mai avuto dubbi. E Conte ha provato a destabilizzarci"
- 00:00 Peccato, ma era un jolly da giocarsi. Ora un segnale fortissimo
Giovedì 12 dic
- 23:45 Lazio, Pedro avvisa l’Inter: “Stiamo giocando molto bene, continuiamo così”
- 23:30 Lazio, Baroni: "Contento per la prestazione. Giusto lavorare con umiltà, ma con ambizione"
- 23:10 La Lazio di Baroni batte anche l'Ajax e si prende la vetta della classifica: 1-3 ad Amsterdam. I risultati europei
- 22:50 L'Estudiantes di Veron accoglie un nuovo socio: lo statunitense Foster Gillet pronto a investire 100 mln
- 22:20 Adriano: "Pensavo mi mettessero la camicia di forza, avevo idee sbagliate. Poi a San Paolo…"
- 21:50 Palladino: "Con Biraghi nessun litigio. Io ho fatto la mia scelta e va rispettata la sua"
- 21:30 Onana non ha pace. L'ex Inter pasticcia ancora, il Manchester United però rimedia al suo errore
- 21:15 Lazio, Baroni: "Scelte di formazione pensando all'Inter? No. Pensiamo solo a questa sera"
- 21:10 Lazio, Pedro: "Abbiamo diversi big match complicati, ma dobbiamo giocare le gare una alla volta"
- 20:59 Torna alla vittoria europea la Roma: 3-0 al Braga. Settebello variopinto della Fiorentina. Tutti i risultati
- 20:45 Abodi: "Mondiale 2034 in Arabia? La democrazia non è nella sua massima espressione ma..."
- 20:30 Lazio, moderato turnover per Baroni con l'Ajax in vista dell'Inter. A riposo Guendouzi e Zaccagni
- 20:15 Dopo JC e Handanovic, Reusch firma i guantoni di un altro interista: ufficiale l'accordo con Filip Stankovic
- 19:59 Team of the Week, le scelte della UEFA: nessun italiano, c'è Mukiele del Bayer Leverkusen
- 19:44 Milan, primo confronto tra Fonseca e la dirigenza dopo lo sfogo di ieri del tecnico
- 19:29 Paganin: "Mi aspettavo di più dall'Inter a Leverkusen, ma il percorso in Champions rimane ottimo"
- 19:15 Nasce INTERISTA, il nuovo programma di loyaly per i tifosi nerazzurri: i dettagli
- 19:00 Rivivi la diretta! BARELLA spiega l'INTERISMO, la PROVOCAZIONE di BASTONI: "Finale CHAMPIONS meglio dello SCUDETTO"
- 18:40 Inter al lavoro in vista della Lazio: personalizzato per Acerbi. Febbre smaltita per Dumfries
- 18:25 Atalanta, A. Percassi: "Scudetto? Piedi per terra, ricordo dove eravamo nel 2010"
- 18:10 Udinese, Sanchez verso la convocazione contro il Napoli: c'è l'Inter nel mirino
- 17:55 Sky - Meret-Napoli, si è concluso l'incontro: parti sempre più vicine per il rinnovo
- 17:41 Milan, Thiaw: "Fonseca ha ragione". Abraham: "Il nostro è un problema di mentalità"
- 17:27 Tesser: "L'Inter ha qualcosa più del Napoli in termini di rosa, la Lazio no. Atalanta allo stesso livello degli azzurri"
- 17:13 Empoli, Esposito a caccia del gol per la terza gara di fila. D'Aversa: "Probabilmente giocherà titolare"
- 16:59 Coppa UEFA 1990/91, il ricordo amaro di Salsano: "Finale con l'Inter persa immeritamente"
- 16:44 Tosto: "Lukaku ha un problema: la certezza del posto da titolare. Merita qualche gara in panchina"
- 16:30 Bastoni: "Vincere lo scudetto numero 21 o fare un'altra finale di Champions? Non ho alcun dubbio: dico la seconda"