L’Inter ieri sera affrontava a San Siro la Sampdoria per gli ottavi di finale di Coppa Italia. I nerazzurri hanno vinto per 2-0 portando a casa la qualificazione ai quarti con la vincente di Udinese-Napoli.

Mancini vara il 4-2-3-1 con Handanovic tra i pali, la difesa col rientrante Juan che affianca Andreolli, ai lati D’Ambrosio e Dodò. In mezzo ci sono Medel e Kuzmanovic da fare da diga davanti alla difesa. Dietro alla prima punta Icardi ci sono Kovacic trquartista, con Podolski e Shaqiri ali. 

Mihajlovic propone i suoi con il 4-3-1-2. Davanrti a Romero ci sono Wzsolek, Gastaldello, Romagnoli e Cacciatore. In mezzo invece spazio a Rizzo, Marchionni e Kristicic da playmaker. Soriano si piazza dietro alle due punte Djordjevic e Okaka. 

La gara inizia con un’Inter aggressiva e subito volitiva. Shaqiri e Kovacic sono bravi ad agire tra le linee. La Samp ci prova soprattutto on ripartenza, con Okaka che fa salire i suoi e copre bene la sfera. In contropiede anche i nerazzurri sono letali, Shaqiri innesca Icardi, che guadagna fallo e espulsione di Kristicic, che cambia l’inerzia della gara. Sempre con aggressività in recupero palla e ripartenza l’Inter si divora un 2 contro zero con Romero, Kovacic regala il pallone al numero uno argentino. Il croato continua a dispensare ottimi assist per un D’Ambrosio arrembante, ma non preciso al cross. I neazzurri coprono bene le sporadiche avanzate dei blucerchiati, ma anche Shaqiri spreca un paio di occasioni in ripartenza veloce, con la squadra ospite scoperta. Icardi fallisce poi il rigore che potrebbe dare il meritato vantaggio agli uomini di Mancini, autori di un buon forcing nel finale di tempo, infruttuoso, anche con l’ausilio degli esterni (Dodò finalmente attivo). 

La ripresa inizia con il cambio di Duncan per Soriano, per rinforzare la mediana. I nerazzurri attaccano, soprattutto con Podolski sull’out mancino. Con il 4-3-2 Miha ha riorganizzato bene la fase difensiva. Dodò soffre la spinta di Rizzo, abile a lavorare su tutte e due le fasi. Icardi propone degli ottimi movimenti verticali, serve compagni poco ispirati sotto porta. La Samp si abbassa, l’Inter fatica solo nell’ultimo passaggio e Miha dà indicazione di inserire De Sivestri per Rizzo come terzo cambio. Ma la rete arriva per i nerazzurri, che stavano macinando gioco (con colpevole assenza degli esterni bassi). Altra grande combinazione verticale, Podolski copre la sfera e serve Shaqiri che trova il gol, dopo averlo cercato in modo convinto per tutta la sfida. L’Inter ora fa girare bene la sfera, agli ospiti invece non resta che rincorrere gli avversari. Wszolek perde la testa e si prende un secondo giallo di frustrazione su Kuzmanovic, lasciando i suoi in 9. Mancini regala la standing ovation a Shaqiri, al suo posto, anche tatticamente, si posiziona Bonazzoli. Non solo ottima gestione della sfera, l’Inter chiude la gara con Icardi, che salta Romero e insacca il raddoppio (su errore di De Silvestri). Mancini concede una passerella finale a Obi per Dodò e a Puscas, che offre la seconda standing ovation di giornata a Maurito. 

Una buona prova dei nerazzurri. Ottimo l’approccio e la gara va subito in discesa con l’espulsione di Kristicic. Kovacic tra le linee fa impazzire i blucerchiati. Shaqiri e Podolski si allargano bene e Icardi finalmente gioca col la squadra, con movimenti verticali e a venire incontro. Manca un po’ la spinta degli esterni, ma il gioco paga e i gol alla fine arrivano. Difesa che sembra in miglioramento nei movimenti collettivi. La Samp parte con l’idea di giocare di contropiede e così prova a fare tutta la gara, anche con l’handicap numerico. Poche le occasioni e troppi spazi concessi agli esterni nerazzurri che non sempre ne approfittano. 
 

Sezione: Angolo tattico / Data: Gio 22 gennaio 2015 alle 00:15
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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