Ieri sera l'Inter ha vinto il derby che ha chiuso l'anno calcistico 2013, una gara importante, anche per la classifica, senza dimenticare che è la prima stracittadina messa in cascina da Thohir.

Mazzarri conferma il 3-5-1-1. Davanti ad Handa Rolando vince il ballottaggio con Ranocchia in mezzo alla difesa, con Campagnaro e il rientrante Juan a sinistra. In mezzo Zanetti e Taider sono scelti per dare una mano a Cambiasso in fase difensiva, con la grande spinta di Jonathan e Nagatomo esterni. Davanti si punta sulla voglia di rivalsa di Guarin (accostato al Chelsea) a supporto di Palacio.

Allegri sceglie un 4-3-2-1, con Kakà e la sorpresa Saponara alle spalle di Balotelli, alla ricerca del primo gol contro la sua ex squadra. 

L'Inter prova a partire forte, ma il Milan riesce ad essere aggressivo e ad imporre il proprio gioco, almeno nei primi 25 minuti. L'Inter spinge solo a sinistra con Nagatomo e Palacio, subisce invece sull'out di destra, dove Tiader perde sempre la marcatura e allarga gli spazi per i cross di Muntari e Constant. 

Le due squadre non vogliono scoprirsi, ma l'Inter gioca quasi solo di rimessa, con Guarin migliore dei suoi per voglia. I rossoneri esprimono più gioco, con Zanetti in difficoltà in un ruolo dove serve molta corsa e cattiveria (il capitano molle su qualche contrasto e non sempre attentissimo). 
Saponara dà fastidio tra i reparti e pressa bene Cambiasso, che non riceve il pallone nelle rimesse corte di Handa. 

Nel finale ritorna l'Inter, che meriterebbe il vantaggio con qualche buono spunto di Guarin dalla destra (uno dei quali porta al rigore solare su Palacio, non ravvisato solo dall'arbitro).

A inizio ripresa esce Constant ed entra Emanuelson, con Allegri che non cambia nulla tatticamente e l'olandese si piazza terzino a sinistra. Palacio si fa vedere sempre in verticale e riesce a fare reparto da solo, allargandosi e svariando. Il Trenza si rende utile anche in fase di non possesso, rincorrendo gli avversari per tutto il campo. Kakà agisce più basso, per fare gioco e far partire la manovra, quasi da regista. 

Mazzarri inserisce Kovacic per uno stralunato Taider, che ha subito troppo a pressione del derby. Il croato va a fare il trequartista, con Guarin che passa mezz'ala destra. L'ex Dinamo Zagabria riesce a far girare maggiormente il pallone, coi nerazzurri che si fanno preferire, nonostante le squadre si allunghino e diventino decisivi i contropiedi.
Kuz subentra a Zanetti, visibilmente stanco, e si piazza a sinistra, per poi prendere il posto del Cuchu davanti alla difesa con l'ingresso di Icardi. 

Il serbo entra bene in gara e l'Inter inizia a costruire delle buone trame, che poi portano al gol nerazzurro, con Guarin abile a mettere dentro per Palacio. Gli ultimi minuti vedono Allegri inserire Pazzini per sfruttare le palle alte, ma sono i nerazzurri ad essere più pericolosi in contropiede.

Mazzarri non azzecca tutte le scelte (Taider fuori partita), ma è decisivo a gara in corso. Kovacic e Kuzmanovic cambiano volto ai nerazzurri, dando qualità alla manovra. L'Inter è compatta nel primo tempo e poco "fortunata" nell'occasione del rigore, fondamentale in una partita così equilibrata. Il tecnico vince la sfida con Allegri, che con la carta a sorpresa Saponara non scompiglia i piani nerazzurri. Un derby in cassaforte, terzo posto a 5 punti e un Natale più sereno per tutto l'ambiente. 

P.S. Guarin di nuovo tra i migliori fa riflettere. La dirigenza dovrà valutare bene prima di perdere un elemento in grado di decidere una partita con una fiammata. Poi lui vorrebbe restare…
 

Sezione: L'angolo tattico / Data: Lun 23 dicembre 2013 alle 00:47
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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