Bella la partita di San Siro tra l'Inter e il Sassuolo, con un tecnico come Roberto Mancini che cambia formazione in continuazione e un altro, come Eusebio Di Francesco, che invece resta fedele al suo credo quasi in ogni contesto.

La sorpresa tra i nerazzurri in avvio è che non ci sono varianti rispetto a Empoli: stesso schema – il 4-3-3 – e stessi interpreti. Ovviamente, anche il Sassuolo gioca con lo schema speculare all'Inter, ormai marchio di fabbrica. I duelli per larghi tratti del match risultano senza vincitori né vinti, soprattutto in mezzo al campo dove Brozovic va a contrastare Duncan, Kondogbia è su Missiroli e Medel si 'alza' per prendere Magnanelli. Anche sulle corsie esterne si vive di uno contro uno: su un versante, D'Ambrosio fa buona guardia su Berardi e Nagatomo tiene a bada Sansone; sull'altro, Peluso e Vrsaljko devono vedersela a turno con Perisic e Ljajic. La difesa neroverde potrebbe essere aggredita in verticale visto che si alza parecchio, ma solo in un'occasione – proprio in avvio – Icardi si presenta solo davanti a Consigli e fallisce la stoccata.

Il risultato di parità impone una modifica a Mancini, anche perché spesso a metà campo il Sassuolo riesce a gestire la palla con troppa tranquillità. Nel finale di frazione, il tecnico di casa disegna una sorta di 4-2-3-1, allargando Brozovic a destra e ponendo Ljajic dietro Icardi, con Medel-Kondogbia in mezzo al campo. Dopo il ritorno al tridente, al 64' ecco la mutazione: fuori Perisic, dentro Palacio. Si passa al rombo: Medel vertice basso, Ljajic vertice alto e in attacco il Trenza con Maurito. L'Inter accelera, si fa pericolosa, insiste, ma non sfonda il muro per imprecisione e bravura di Consigli. Nel finale, Mancini manda in campo prima Jovetic per Kondogbia e poi Guarin per Medel. Arrembaggio finale in cui la rete del vantaggio viene sfiorata più volte. Il Sassuolo è alle corte e sembra sul punto di crollare, ma al 95' arriva la beffa con il penalty di Berardi.

Si può dire che Mancini le ha provate tutte per venire a capo di un avversario di indubbia qualità, con l'Inter che è cresciuta decisamente nella seconda parte del match. Il risultato, però, non premia i nerazzurri.

Sezione: Angolo tattico / Data: Dom 10 gennaio 2016 alle 15:54
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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