L'Inter cade in casa, l'Atalanta vince in rimonta. Difficile commentare tatticamente una partita che è stata condizionata con un rigore inesistente: c'è una partita fino al 3-1, un'altra dopo il rigore. Restano però gli errori (tanti) dell'Inter. Anche tatticamente. Stramaccioni inizia con Rocchi e Cassano in campo dal primo minuti, gli unici due attaccanti della prima squadra a disposizione. Il modulo è un 3-4-1-2 con Guarin trequartista, Cambiasso e Kovacic in mezzo al campo. Zanetti e Pereira esterni, con la difesa a tre composta da Ranocchia, Samuel e Juan, davanti ad Handanovic.

Degli esterni, Pereira nel primo tempo spinge di più di Zanetti, maggiormente attento alla fase difensiva. Per il capitano solo poche, ma esaltanti, sgroppate in attacco. E' in mezzo al campo che l'Inter soffre, e tanto. Kovacic e Cambiasso hanno dei limiti a livello di corsa e copertura. Colantuono schiera l'Atalanta con un coperto 3-5-1-1 con l'unica punta Denis e Bonaventura jolly alle sue spalle. A centrocampo, quindi, Cigarini, Carmona e Biondini hanno il predominio a livello territoriale. Mentre è soprattutto Bonaventura a creare pericoli: un gol e un assist per lui. In mezzo, Kovacic gioca da play basso (per la sua età fa vedere cose interessantissime), mentre è Cambiasso a staccarsi di più in fase offensiva. A centrocampo però non basta e Stramaccioni non fa niente per cambiare le cose: Kuzmanovic resta in panchina.

In attacco Rocchi cerca la profondità e fa il riferimento offensivo, mentre Cassano gli gira intorno. Guarin preferisce allargarsi a destra, anche se spesso si intestardisce con azioni personali. Dopo mezz'ora si fa male Cassano: al suo posto entra Alvarez. Rocchi resta l'unica punta, Alvarez gioca alle sue spalle e si posiziona a destra. Il gol dell'Inter arriva su corner: Pereira batte corto e Rocchi anticipa tutti sul primo palo. Sono 100 i suoi gol in Serie A.

Ripresa con tanti gol e polemiche. L'ingresso in campo di Livaja è decisivo nell'Atalanta: dopo due minuti da un suo cross arriva il pareggio di Bonaventura. Poi dilaga Alvarez: prima approfitta di un pasticcio difensivo dell'Atalanta, poi si inventa un bel gol. Al 64' il rigore inventato che cambia la partita e manda su tutte le furie Moratti e Stramaccioni. L'Inter subisce in modo pesante il contraccolpo psicologico al posto che reagire con rabbia. Denis segna quindi altri due gol, la difesa dell'Inter è colpevolmente immobile e il centrocampo non fa assolutamente filtro. A 10 minuti dalla fine, sotto 4-3, Stramaccioni si gioca tutto con Schelotto per Kovacic. L'Inter chiude la partita all'assalto con questo 4-2-4: Zanetti, Samuel, Juan, Pereira; Kovacic, Guarin; Schelotto, Rocchi, Ranocchia, Alvarez. Inutili gli assalti finali, con anche Handanovic in area sui corner. Pesa l'errore a pochi passi dalla porta di Ranocchia (tutto tranne che una punta), dopo il rosso a Raimondi.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Lun 08 aprile 2013 alle 02:00
Autore: Guglielmo Cannavale / Twitter: @guglicannavale
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