Non è stata una bella partita, quella di oggi a Milano, tra l’Inter e il Lecce. Il copione tattico della partita è stato chiaro sin dall’inizio. Il Lecce si è difeso con tutti gli uomini effettivi sotto la linea della palla, con Eto’o che veniva sistematicamente raddoppiato o triplicato dalla mediana leccese. L’Inter non ha trovato spazi: Sneijder predicava nel deserto, Pandev era fuori dalla partita, Pazzini è stato servito veramente poco. Il Lecce ha poi cercato il contropiede, provando a sorprendere un’Inter sbilanciata.

Nella ripresa Leonardo, dopo che l’Inter è passata in vantaggio, ha optato per Coutinho, risparmiando Pandev. Poi è stato il turno di Kharja, entrato a rinforzare la mediana negli ultimi minuti. Il tecnico brasiliano ha scelto questi due uomini per cercare di tenere in maniera importante il pallone, preferendo gestire il risultato e risparmiando energie. De Canio aveva scelto, forse troppo tardi Jeda e Piatti, modificando l’assetto del Lecce, che doveva cercare il pareggio. Leonardo ha risposto con Stankovic, entrato negli ultimi secondi e divenuto utilissimo nella respinta dell’estremo assalto salentino.

 

Sezione: L'angolo tattico / Data: Dom 20 marzo 2011 alle 21:05
Autore: Alberto Casavecchia
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