L'Inter tocca il fondo perdendo nuovamente contro il Novara come già nella partita di andata.
Ranieri parte con il 4-3-2-1 chiedendo a Sneijder e Alvarez di muoversi dietro all'unica punta Milito.
I due però spesso si accentrano contemporaneamente facilitando la densità bassa degli avversari. Ne viene fuori una manovra confusa dove l'Inter riesce a rendersi pericolosa solo saltuariamente con spunti individuali.
Ma lacune ancora più gravi si registrano in fase di non possesso palla. Il Novara tiene alto Caracciolo con Jeda e Rigoni pronti ad appoggiarlo. L'Inter cerca di rientrare sotto la linea della palla con sette undicesimi. Ma manca completamente la pressione sul portatore di palla così anche quando le manovre del Novara non solo veloci riescono comunque ad essere finalizzate. Del resto quando Cambiasso prova a portare, in maniera estemporanea, il pressing alto viene sistematicamente saltato tutto il reparto di centrocampo permettendo agli ospiti improvvise verticalizzazioni.
Nella ripresa Ranieri ricorre alla seconda punta rinunciando ad Alvarez (4-3-1-2) e una volta sotto butterà nella mischia anche Forlan disegnando un rischioso 4-2-4.
Così, per cercare di vincere, si espone ancora di più al contropiede avversario. Il gol partita è della bestia nera Caracciolo che sfrutta nel migliore dei modi il "2 vs 1" portato su Chivu in tandem con Rigoni, forse il migliore in campo.
Difficile trovare chi si salva in casa nerazzurra. Lasciamo l'ingrato compito al Radar Performance che potete andare a vedere su www.adrianobacconi.it.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Lun 13 febbraio 2012 alle 12:10
Autore: Adriano Bacconi
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