Testa solo sul Cagliari. Turnover limitato in vista dell'importante partita di Coppa Italia contro la Roma. Stramaccioni sceglie la difesa a 4, senza Samuel e Ranocchia. Davanti ad Handanovic ci sono Zanetti, Silvestre, Juan e Pereira. Una linea a quattro che soffre soprattutto nel secondo tempo, quando c'è l'ingresso di Pinilla. E quando l'Inter attacca, c'è sempre Ibarbo che crea scompiglio in contropiede.

A centrocampo Kovacic è insostituibile. Rispetto al solito, però, gioca da play avanzato, in posizione più alta. Il centrocampo è a tre, con un tridente composto da Rocchi con Guarin e Alvarez alle sue spalle. I due trequartisti si allargano, con Alvarez che parte da destra ed è spesso pericoloso. Dopo la doppietta contro l'Atalanta, l'argentino è tra i più vivi. Guarin invece è sottotono ancora una volta. Il modulo è tendente al 4-2-3-1, con Guarin a sinistra e Kovacic treuqartista, almeno quando l'Inter attacca.

A centrocampo c'è Gargano, con Cambiasso. Entrambi escono nel secondo tempo. Cuchu fa qualche sortita offensiva, poi viene sostituito per Nagatomo. Gargano invece esce per infortunio, al suo poto Kuzmanovic: tatticamente non cambia niente. La mossa tattica di inserire Nagatomo (che si piazza esterno sinistro) dura poco: il giapponese si fa nuovamente male dopo pochi minuti. Al 29° del secondo tempo esce Nagatomo, entra Samuel. The Wall va a fare la punta nei minuti finali. Il modulo è una sorta di 4-4-2 con Alvarez e Guarin esterni, che si accentrano e si scambiano la posizione. In mezzo restano Kovacic e Kuzmanovic. L'Inter gioca bene nel primo tempo, poi crolla nel secondo. Rigore e infortuni sono decisivi, ma mancano anche testa, condizione e fiducia. L'Inter continua a perdere, il periodo nero non si ferma.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Dom 14 aprile 2013 alle 20:30
Autore: Guglielmo Cannavale / Twitter: @guglicannavale
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