HANDANOVIC 6 - Prende due reti guardando Henrique e Frattesi saltare da soli nel cuore dell'area, impossibile intervenire. Dove può intervenire (sulla mezzala romana e Rogerio in particolare) fa la sua parte e viene coinvolto molto spesso dai retropassaggi dei compagni infastiditi dal pressing. Niente clean sheet, ma altro tassello nella sua lunga esperienza in nerazzurro.
D'AMBROSIO 5,5 - Non è certo una passeggiata tornare titolare contro l'attacco imprevedibile del Sassuolo, non a caso tra lui e Bellanova qualche patema il pubblico al Meazza lo soffre. Lui cerca di usare il suo mestiere, anche se persino nella ripresa viene letteralmente accerchiato dagli attacchi avversari e fatica tremendamente a fare opposizione. Henrique gli sbuca alle spalle e segna la rete che riapre le danze.
DE VRIJ 6 - Inizio di gara da codice rosso, fatica a star dietro alle maglie neroverdi che riempiono costantemente la sua area di rigore. Tra l'altro sono tutti rapidi di gamba e amano puntare l'avversario di turno, non certo un biglietto da visita ideale. A questo si aggiunge un certo imbarazzo nella gestione del pallone, che spesso si risolve con un alleggerimento a Handanovic. Colpa anche di molti compagni che fanno poco movimento. Meglio nella ripresa, quando prende le misure a Pinamonti. DAL 73' BASTONI 6 - Neanche lui pensa di dover entrare nella fase difensivamente più complicata, con molti compagni sulle ginocchia e gli avversari che pregustano la rimontona. E quella che doveva essere una passerella si trasforma per lui in un esame tostissimo che supera grazie alla maggior freschezza.
ACERBI 6 - Quelle maledette finte di Berardi lo mettono spesso spalle al muro, non sa se uscire a chiudere o aspettare il dribbling. Nel dubbio lancia la moneta e per fortuna il più delle volte gli va bene. Riduce al minimo i blitz nella metà campo avversaria perché non è la serata per gli eroismi e rimanendo nella sua comfort zone porta a casa la pagnotta.
BELLANOVA 6 - Grande occasione per tornare titolare in una partita che conta, senza essere chiamato in causa in momenti di difficoltà. Qualche attacco di dumfrite acuta (retropassaggi come se piovesse) e un paio di palloni persi che riportano alla mente l'Empoli. In più una sofferenza prevedibile contro il rapido Laurienté al quale riesce a star dietro in velocità ma meno tecnicamente. Nell'intervallo si fa un energy drink e torna in campo con le ali: imprendibile nella metà campo avversaria, ma sempre in difficoltà nella sua. DAL 79' DARMIAN SV.
GAGLIARDINI 5,5 - Non una serata indimenticabile, sarà anche il Sassuolo a San Siro che lo ha marchiato vita natural durante. Ma al di là degli aspetti psicologici, tatticamente non è al suo posto in più di un'occasione e quando gli avversari salgono lui è spesso in ritardo. Inoltre rallenta troppo il gioco quando riceve il pallone, non avendo la visione necessaria per disimpegnarsi in modo rapido. Prova comunque a rendersi utile sui contrasti e sui palloni alti, soprattutto nella ripresa.
BROZOVIC 7 - Per larghi tratti della partita è il giocatore più lucido in campo, anche se la sensazione di predicare nel deserto lo innervosisce. Non spreca mai un pallone e alza sempre la testa per distribuirlo al compagno meglio posizionato, si avventura anche in dribbling poco consigliabili in certe zone del campo, ma che gli vuoi dire? Nella ripresa vede un po' di luce intorno a sé e lascia che inizi il divertimento, provando a tamponare la spinta finale degli ospiti e mandando in gol Lukaku.
MKHITARYAN 6 - Rispetto al solito è meno meticoloso nei compiti assegnatigli, qualche imprecisione tecnica di troppo e indecisioni nei momenti in cui si potrebbe fare una scelta chiave. Si piazza tra le linee di passaggio del Sassuolo per tentare di rallentarne la costruzione della tela e quando ha metri davanti scappa via con il pallone senza trovare molta collaborazione. Tiene botta finché ne ha. DAL 61' ASLLANI 5,5 - Doveva essere un ingresso soft, a partita chiusa, invece fino alla quarta rete gli tocca fare il mediano con risultati non propriamente entusiasmanti. Inseguire il pallone quando è su altrui piedi non è il suo mestiere e Frattesi ne approfitta segnando la rete che spaventa il Meazza.
DIMARCO 6 - Primo tempo di difficoltà, perché Berardi è troppo spesso libero e non c'è molta collaborazione con Acerbi. Eppure la corsia mancina è quella che crea il maggior numero di insidie nella difesa neroverde, soprattutto in ripartenza. Decisamente meglio nella ripresa quando alimenta con costanza la spinta delle maglie gialle con i soliti cross e tentativi di conclusione. DAL 61' GOSENS 6 - Innanzitutto, bello rivederlo in campo dopo la rete pesantissima alla Lazio. Serve tanto lavoro fisico e cura della fase difensiva in una fase in cui a fare la partita sono gli altri. Dà il suo contributo, salendo all'occorrenza.
CORREA 5,5 - Qualche lampo di Tucu del metaverso, il luogo in cui l'argentino fa davvero la differenza in campo. Una sgroppata centrale e un colpo di testa di poco alto, in mezzo il gollonzo su errore di Consigli annullato prima dal buon senso e poi dal VAR. Costrettoi ad abbandonare la contesta per un problema ai flessori. DAL 46' MARTINEZ 6,5 - I flessori di Correa gli danno un'occasione non necessariamente garantita ed el Toro porta sul campo tutta la sua elettricità. Prima fa tutto bene ma calcia fuori per eccesso di foga, poi Tressoldi con una deviazione gli regala la gioia personale. Con lui in campo è un'altra Inter.
LUKAKU 7,5 - Doppietta nel contesto di una prestazione old style, in cui fisicamente non lascia neanche le briciole agli avversari. Se ne accorge anche Tressoldi che, dopo aver tenuto discretamente il belga placcandolo, viene letteralmente spostato di sedere come un trenino di Capodanno in retromarcia, prima di vedere l'avversario scaricare un sinistro violentissimo sotto la traversa. Una rete che sblocca una situazione faticosa per l'Inter, così come la seconda che sbatte la porta in faccia alle speranza di rimonta del Sassuolo. Sposta tutto, non solo gli equilibri.
ALL. INZAGHI 6,5 - Schiera una formazione talmente sperimentale che lascerebbe perplessi anche al Trofeo Città di Lugano. Non un'idea saggia contro un Sassuolo che notoriamente gioca con la serenità di pernderle e di darle alla stessa maniera. In pratica, come sanguinare davanti a uno squalo. Non a caso nel primo tempo i suoi sembrano spaesati, faticano a tenere le distanze e si affidano esclusivamente al lancio lungo per impensierire gli avversari. Con Lautaro in campo la musica cambia e un paio di deviazioni fortuite gli permettono di rilassarsi, prima dell'inatteso ritorno dei ragazzi di Dionisi che approfittano del vistoso calo fisico dei padroni di casa. Con un po' di sofferenza raggiunge l'obiettivo: il piazzamento Champions è molto più vicino.
SASSUOLO: Consigli 5,5, Toljan 6 (dal 76' Zortea sv), Erlic 5,5, Tressoldi 5 (dal 63' Ferrari 6), Rogerio 6, Frattesi 6,5, Lopez 6, Henrique 6,5 (dal 76' Thorstvedt sv), Berardi 6,5, Defrel 6 (dal 59' Pinamonti 5,5), Laurienté 6 (dal 59' Bahirami 6). All. Dionisi 6
ARBITRO: MARCENARO 6 - L'unico dubbio è il giallo severo per De Vrij, un peccato veniale nel contesto di una prestazione positiva. Qualche calcio ma tanto gioco, tiene sotto controllo tutto e lascia che il VAR gli indichi la via sui due gol annullati nel primo tempo.
ASSISTENTI: Rossi 6 - Perrotti 6
VAR: Di Martino 6
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