Il presidente della Lega Serie ALorenzo Casini, è intervenuto questa mattina a Radio Anch'io Lo Sport parlando tra gli altri temi anche dei festeggiamenti di ieri per lo scudetto dell'Inter con lo striscione sventolato da Dumfries in cui si vede Theo Hernandez raffigurato al guinzaglio. "Purtroppo abbiamo visto le stesse cose in altri festeggiamenti - afferma - Mi sembra che in quei momenti i freni vanno via. Io provo a dirlo quando ho la possibilità di parlare ai giocatori: non si rendono conto di quanto un gesto del genere produca danno. In molti casi i giocatori non hanno la struttura per capire quanto sia un gesto da condannare. E' un tema su cui dobbiamo lavorare. Torno al tema della scuola perché è lì che vanno strutturate le persone".

Tanti altri i temi trattati: i calendari, ad esempio. "Se guardiamo il numero di partite la Serie A ha lo stesso numero da vent'anni, se si eccettua la Supercoppa che però cambia di una o due partite. Sono aumentate in maniera esponenziale le competizioni internazionali. A Londra abbiamo fatto fronte comune per chiedere che quando la Fifa definisce il calendario ci sia una consultazione maggiore con le Leghe e le associazioni dei calciatori. Il format di Supercoppa è stato introdotto a larghissima maggioranza. Il problema è che quando compiliamo i calendari abbiamo dei binari scritti da Uefa e Fifa. Il nuovo bando sui diritti tv ha dato maggiore flessibilità rispetto all'attuale dove effettivamente c'era estrema rigidità nella collocazione delle partite. C'è un'esigenza di promuovere all'estero in maniera più forte il calcio italiano e di tenere una maggiore possibilità di scelta. Se i broadcaster chiedono la collocazione di una determinata partita non c'è da scandalizzarsi. Inizio ad agosto? L'unica scelta che abbiamo è una settimana prima o dopo, a meno uno non voglia giocare sempre durante la settimana, ma anche lì le possibilità sono ridottissime con le coppe europee. Abbiamo già gli incubi per il prossimo calendario. Il format della Coppa Italia? E' stato rivisto due anni fa, una maggior varietà delle finaliste c'è stata. Rendere più equilibrato il torneo vorrebbe dire mettere più partite, forse, ma torniamo al tema del calendario: non so se possiamo permettercelo".

Altro tema in ballo, quello degli stranieri in campionato. "La Serie A, tra i top, ha il numero più basso di extracomunitari che possono arrivare: due più uno in sostituzione, in Germania per esempio non c'è limite. Poi c'è un tema enorme che è l'impatto della sentenza Bosman. Però per fortuna la A ha lavorato tantissimo sui campionati Primavera con un numero minimo di giocatori italiani e alcune squadre hanno un forte investimento sul settore giovanile. Decreto Crescita? I dati mostrano che non ha impattato sui vivai, soprattutto con l'ultima modifica, prima dell'abrogazione".

In ultimo la questione debiti e iscrizione al campionato. "Abbiamo visto accolta la richiesta di applicare i criteri Uefa per le licenze, che prevedono un contenimento del debito. C'è poi l'indice di liquidità che è un altro tema. E' chiaro che se il debito è eccessivo e c'è la possibilità di ripagarlo con prestiti a lungo termine, è un tema da affrontare. In ogni caso esiste già anche l'indice di indebitamento e ricade sulla possibilità di fare mercato".

Sezione: News / Data: Lun 29 aprile 2024 alle 09:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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