"Allora non mi sbagliavo che prima che questo campionato iniziava dissi che l'inter con questo allenatore non doveva iscriversi in serie A. Poi i giornalisti gli danno anche l'assist per giustificare la sua pochezza. Ma tutti i media dicono che che questa squadra non ha un gioco , fraseggi a  piccoli passaggi ma mai una triangolazione in velocità'  cercando la verticalizzazione mai tutto questo poi quanto deve aggiustare la squadra dalla panchina va in confusione non sa piu' tatticamente come deve reagire. Questa società' secondo me ne capisce ancora meno Thohir nei mesi scorsi disse che porterà' avanti un progetto giovane con talenti nuovi ma gli devi cercare e sborsare euro non si puo' proclamare che questa squadra andra' in cappa campioni quanto manca un progetto. E' da subito si cercano nuovi talenti per un futuro qui si e' fatta una compagnia acquisti con parametri zero e prestiti a lunga scadenza non hanno speso un euro cercato giocatori che sono acqua bollita. Quindi zero alla societa' e zero all'allenatore e se si va avanti cosi ne vedremo delle belle sempre piu' giu' attenzione si puo' andare in serie B. Purtroppo la stagione ancora non e' iniziata ed e' già un fallimento. Ma come si puo' dare quattro milioni di euro a questo allenatore che non vale nulla e non ha vinto nulla ma come si può.Questa rosa la voluta lui ecco i risultati. Il bello per non dire vergogna il presidente ET lo ha confermato suggerisco Mancini o  Spalletti , Simeone sarebbe un sogno ma ci vuole un impegno economico notevole  per un progetto vincente ad alto livello internazionale allora  si caro presidente puoi fruttare il marchio Inter  a te non interessa l'inter come squadra ma lo sfruttamento dell'immagine. L'inter deve sempre stare nelle lit del calcio che conta. Capito".

Ippo

 

"Dove è finito il Thohir decisionista che ha spazzato via in pochi mesi tutti i dipendenti e collaboratori che lavoravano nella società Inter per sostituirli (giustamente) con personale di sua fiducia? Perchè si ostina a tenere Mazzarri? forse perchè è l'unico in grado di celebrare delle nozze coi fichi secchi? Mi spieghi il presidente come si fa a fare cassa con marketing e merchandising se la squadra e fatta di brocchi invertebrati che ballano pericolosamente sul baratro della Serie B? Ho visto l'Inter con la Fiore e son rimasto con la bocca spalancata. poi son andato a vedermi Juve Roma dello stesso giorno e quasi piangevo dalla rabbia: solo due squadre in Italia attualmente cercano di giocare a calcio e l'Inter non fa parte del club. Anzi. Ora, per dare una scossa all'ambiente si mandi via Mazzarri (manco voglio sentire se la colpa è sua se della società, della congiunzione astrale...) e si incarichi Mancini. E subito dopo SI ACQUISTINO giocatori da Inter!!! Degli a
 ttuali si salvano Handanovic ed Icardi. L'Inter non si smentisce mai, è troppo diversa da tutte le altre: l'unico "magnate" col braccino lo becchiamo noi! Non ci posso credere!".

Ernesto

 

"Gentile Redazione,
vorrei esprimere anche io l'amarezza che sto vivendo in questi giorni come tutti gli interisti. Purtroppo la disfatta di Firenze conferma ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, ciò che molti di noi pensano da tempo: Mazzarri è un allenatore inadeguato per una piazza come la nostra. E' un buon allenatore che conosce solo un sistema di gioco e lavora molto, quasi esclusivamente, sul contropiede. Ma questo è un gioco che puoi pensare di usare se alleni la Reggina, il Livorno, o il Napoli che lui ha preso quando era una squadra da mezza classifica. E infatti poi, quando c'era da fare il salto di qualità, quando il Napoli era palesemente costretto (per meriti anche suoi per carità, ma soprattutto di organico) a sbandierare i propri propositi di vincere lo Scudetto...se n'è andato!!! Con tutto il rispetto, Walter, noi non siamo mica la Reggina! Noi siamo una squadra che la partita deve farla, e non vederla fare. Non ci si può difendere in attesa che l'avversario si scopra
  per poi ripartire, visto che la stragrande maggioranza delle squadre in serie A viene a San Siro per chiudersi e giocare di rimessa, come è giusto che sia, e non certo per imporre il proprio gioco e per scoprirsi contro l'Inter! Non è possibile che basti questo per mettere in crisi i dogmi del calcio mazzarriano!
Vedo giocare l'Empoli, neopromossa con giocatori misconosciuti e allenata da tale sig. Sarri, e mi diverto. Vedo giocare l'Inter e mi viene lo sconforto. Non si può!!
A Firenze si è fatto peggio che col Cagliari. Abbiamo subito per novanta minuti un avversario che non schierava Rossi, Gomez e Borja Valero, e che ai nastri di partenza era accreditato per lottare per i nostri stessi obiettivi. Il terzo gol è deprimente: Tomovic corre sulla fascia, entra in area e tira senza il minimo ostacolo. E' questo che mi preoccupa maggiormente: la maggior qualità di questo tecnico era di vedere le sue squadre correre per novanta minuti con grinta e cattiveria, senza mai mollare. Ma dopo 16 mesi di gestione ancora non si vede nulla di tutto questo. Perchè? Perchè siamo costretti ogni domenica a sentire la lista delle scuse, a sentir parlare di nuovo ciclo, di nuova proprietà, di Vidic che non vuole la fascia, di giocatori giovani, di giocatori che non sanno la lingua, di giocatori non al meglio, di poco tempo per studiare la difesa a 4 in estate, di impegni nazionali che tolgono giocatori durante le soste ecc ecc? Perchè ogni volta che si passa alla difesa a 4 questa squadra va letteralmente in tilt? Col Cagliari, come a Palermo, come a Firenze.
Io non so cosa abbia in mente la società, non so se la posizione di Mazzarri sia in bilico. Sinceramente credo che Thohir non lo licenzierà, non a stagione in corso, per motivi principalmente economici: pagare due allenatori non è il massimo per una società come la nostra che deve risorgere dai debiti accumulati dalla gestione Moratti. Soprattutto se al posto di Mazzarri si vuole (spero e credo) puntare su un nome importante che di conseguenza va pagato adeguatamente. Un allenatore che spero, il prossimo, faccia giocare bene questa squadra, e che sappia creare un feeling maggiore con l'ambiente e con i tifosi (noi interisti ci affezioniamo facilmente, e non ricordo un rapporto allenatore-tifosi così logoro dai tempi di Lippi). E i nomi ci sarebbero pure, a giugno: Mancini, Spalletti, Montella, Mihaijlovic.. Mi viene difficile credere ai giornali che danno la partita col Napoli decisiva per il futuro di Mazzarri: primo, perchè la partita col Napoli è di per sé proibitiva (perdere col Napoli ci starebbe anche, quello che è inammissibile è fare 2 punti tra Palermo, Cagliari e Torino!); secondo, perchè a questo punto sarebbe stato molto meglio cambiare ora e dare al nuovo tecnico due settimane di tempo per lavorare.
Vorrei chiudere con una piccola critica alla società, l'unica. Perchè per il resto mi piace come stanno operando Ausilio e Thohir. La squadra titolare dell'Inter è, ipotizzo:
HANDANOVIC, VIDIC RANOCCHIA JUAN, JONATHAN HERNANES MEDEL KOVACIC NAGATOMO, PALACIO ICARDI.
Rileggendo questi 11 e posizionandoli in campo, è palese che il punto debole siano le fasce...Nagatomo, e Jonathan soprattutto, non sono a livello degli altri 9....
E ALLORA COME SI FA A METTERE QUESTA SQUADRA IN MANO A UN ALLENATORE CHE FA DEL GIOCO SULLE FASCE L'ARMA PRINCIPALE IN FASE D'ATTACCO??

Cordiali saluti".

Francesco

 

"Sembra che questo gruppo persi gli ultimi gladiatori del triplete abbia perso ogni voglia di lottare e sudare su ogni pallone.  Sono molli,sfiduciati,spaesati spesso inconsistenti. La società dovrebbe toccarli sul portafoglio decurtandogli tutte le partite come le ultime due dove non sono letteralmente in campo!.
In quanto all'allenatore solo il gesto delle dimissioni spontanee gli restituirebbe un mimimo di credibilità di fronte alla quasi totalità dei tifosi interisti".

Paolo

 

"Buona giornata a tutta la Redazione, che ringrazio ancora una volta per lo 
spazio concesso a tutti noi tifosi. 
Cosa dire dopo l’ennesima prestazione ridicola che si è consumata domenica 
sera a Firenze? Delusione, amarezza, sconforto, per arrivare anche alla 
“vergogna”, sono sensazioni che , purtroppo, puntualmente provo ogni volta che 
vedo giocare la nostra amata squadra. 
Ma, detto questo, non vorrei comunque parlare dell'ultima (ennesima ormai) 
delusione che domenica scorsa ci ha riservato la nostra squadra, anche se la 
voglia sarebbe tanta. 
Diversamente da altre volte, vorrei cercare di fare un'analisi di cosa e come 
abbiano in poco tempo portato l'Inter dal tetto del mondo a squadra di media 
classifica; da autoritaria compagine, padrona del campo e sicura della sua 
forza, ad una modesta aggregazione di giocatori, nemmeno troppo coordinata. 
Partiamo da quello che a mio avviso era e resta il principale imputato: 
Massimo Moratti. 
Dopo anni di delusioni, di figure poco consone al blasone della squadra, ecco 
che l'ingresso di qualcuno che finalmente conosce il calcio e sa individuare i 
giocatori adeguati trasforma una mediocrità in una potenza: Roberto Mancini. 
Mancini inizia in sordina, senza acuti vari, ma trovandosi dentro gente che 
veniva da altre scelte tecniche (primi fra tutti, gente come Adriano, come 
Martins, ecc. ecc.). 
Fuori dalle coppe per due anni di seguito (con i due sopra citati attaccanti 
che nell'intervallo della partita con il Valencia fanno venire meno anche la 
pazienza di Veron, dopo un'infinità di occasioni da gol inimmaginabili, non 
concluse a rete). 
Via i due, si cambia registro: dentro gente come Maicon, come Maxwell, come 
Dacourt (che sostituirà a lungo - e bene - niente meno che Cambiasso 
infortunatosi ad inizio stagione), come Crespo, come Ibra e Viera, e via così. 
Risultato? Due scudetti di fila, oltre a Coppe Italia e Supercoppe, oltre ad 
una sequela di record, tra i quali resta ancora vivo il ricordo delle 17 
vittorie consecutive e il distacco dalla seconda classificata (22 punti). 
Arriva Mourinho, sulle cui qualità inutile dilungarsi. 
Risultato? Altri due scudetti consecutivi, altre coppe e lo storico 
indimenticabile "Triplete". 
Mourinho lascia l'Inter. Per cosa? Per il Real? Certo,ma diciamola tutta: 
volendo avrebbe allenato il Real anche se lo avesse deciso l'anno successivo o 
due anni dopo. 
La realtà è che vede Moratti intenzionato a non investire più, forse perché 
ormai appagato, o forse perché certo che la squadra era e restava competitiva. 
Scelta sbagliata (quante ne ha sbagliate in vari anni? Un'infinità). Giocatori 
ormai appagati o sul viale del tramonto, non rendono più ai livelli degli anni 
precedenti. 
La verità, a mio avviso, è che una volta vinto tutto, la famiglia Moratti 
aveva deciso di chiudere il portafoglio, trincerandosi dietro la favola del 
fair play finanziario. 
L'Inter, in poco tempo, perde la vetta e spesso anche la faccia con 
prestazioni ridicole. 
Inizia il valzer degli allenatori: Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, 
Stramaccioni. Roba degna del miglior Zamparini. 
E non deve essere dimenticata anche la serie delle assurdità che ci portavano 
a discutere di problemi anche all’indomani delle vittorie, che non riuscivamo a 
goderci neanche per una settimana: dall’esonero di Mancini all’indomani dello 
scudetto, all’addio di Mourinho la sera stessa del trionfo in Champion, all’
esonero di Benitez immediatamente dopo la vittoria del mondiale per club. 
Come dire che non siamo stati capaci neanche di gustarci i successi, perché 
immancabilmente la Società ha pensato bene di far riempire le pagine dei 
giornali con problemi di cambi allenatori, facendo passare in secondo piano il 
successo appena ottenuto.
Quali altri investimenti aveva in mente Moratti dopo i vari successi? Zero 
assoluto. Ormai si decideva di vendere, anzi, di “svendere”, perché si vendeva 
male, molto male (vedi i casi di Maicon, Snejider, Julio Cesar, Thiago Motta), 
trattenendo gente che aveva ormai dato tutto (vedi Milito) e gli innesti non 
valevano neanche la metà di quei giocatori degli anni passati, anche se presi 
nel momento in cui il loro rendimento era significativamente scemato. 
Passaggio di consegne a Thoir. 
Arriva un magnate, ma a differenza dei magnati che avevano acquistato 
Manchester City, Paris St. Germain, Chelsea, Monaco, il nostro "Paperone" dice 
che non si può investire; soprattutto se non si hanno gli introiti delle coppe. 
Dimenticando però che senza investimenti, le Coppe le vedi solo in TV, quando 
giocano le squadre che gli investimenti li hanno fatti. 
Dulcis in fundo: Mazzarri. O per dirla tutta: Mazzarri e le sue scelte, da 
Vidic esonerato dal MU (magari era meglio se richiamavamo il grande Matrix), a 
M'Vila (ma chi è?). Puntiamo sui giovani, si dice. Ma Vidic è giovane? Se lo 
svecchiamento non era così impellente, perchè allora non tenere anche 
Cambiasso, ma liquidarlo come un atleta comunque? Prendiamo gente come Hernanes 
(ma quando mai ha fatto la differenza anche con la Lazio?). Mettiamo in piedi 
delle operazioni di mercato che si trasformano in farsa (Guarin). Come dire che 
non ne azzecchiamo più una.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Squadra fiacca, schemi inesistenti, 
rabbia agonistica zero; 10 punti di distacco dalla vetta dopo solo 6 giornate. 
Se queste sono posizioni che competono a Mazzarri (buono per una provinciale di 
media-bassa classifica) ed a Thoir (adatto – forse – ad altre attività, ma non 
al calcio), non possono essere tollerate per una Società che si chiama “Inter”.
La sensazione è che, pezzo dopo pezzo, l'Inter che ricordavamo noi sparirà 
lentamente. Recentemente ha lasciato l'incarico Ivan Ramiro Cordoba. Ci 
scommetterei che Capitan Zanetti non durerà più di 2 anni. Nel frattempo la 
nostra beneamata resta in mano a gente che del calcio italiano non ne mastica 
nulla, e che soprattutto non ha interesse ad investire, ma solo a far vetrina 
di sè stesso, cosa che del resto ha fatto, perché non credo che qualcuno di noi 
conoscesse l’esistenza di questo tizio prima del suo approdo all’Inter. Che la 
squadra perda o vinca….. a lui evidentemente non interessa granchè. 
Cosa ci resta? La nostra fede nerazzurra certamente, ma anche grande sfiducia 
verso Società e allenatore, per finire anche ai giocatori. Sfiducia perché non 
si intravede una luce che ci possa dare parvenza di un tunnel che prima o poi 
finirà. Ma qual è l’obiettivo che la Società si pone e che si è posta negli 
ultimi anni? Farci disinnamorare della nostra squadra? Inizio a pensare che sia 
così. Allontanare progressivamente i tifosi, così che si possa monetizzare 
quanto più possibile senza rompiscatole che facciano ostracismo e polemica, 
smembrando una storia secolare di successi, fino a farla sparire. 
Vi ringrazio nuovamente ed anticipatamente per il tempo che vorrete dedicare a 
questa mia e  saluto cordialmente".

Marco

Sezione: Visti da Voi / Data: Mar 07 ottobre 2014 alle 17:15
Autore: Redazione FcInterNews.it
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