"Buon giorno,leggo che il male dell'inter sia la stampa...Ma per favore la stampa traduce in lettere quello che l'inter gli offre a vagonate.Come si puo pretendere che cio non accada,siamo i primi noi tifosi a bistrattarla figuriamoci direttori di giornali che tifano per i colori opposti.La nostra cara inter è uno zimbello mediatico ricco di materiale ,l'inter non ti fa e non fara mai mancare argomenti per deriderla ,sbeffeggiarla ecc.Un signor nessuno come Eder che paradossalmente stava giocando sempre fa il brutto e il cattivo tempo...e la societa muta tanto paga FDB.Sarebbe stato carino che L'UOMO COLLANTE super eroe introvabile mai avvistato alla pinetina andare dentro lo spogliatoio davanti a tutti tecnico compreso urlargli a due cm dal naso....ei ciccio entro il 31 gennaio fammi trovare un offerta pari al tuo valore,nel frattempo te ne starai muto sugli spalti,poi girandosi verso gli altri...voi c e qualcun altro che gli brucia il culo??????Hanno provato all'ikea,leroy merlin ma non si trova , da brico ma del collante niente e ppure sono anni che gente sapiente lo cerca...dove ti nascondi SUPER COLLANTE,forse ZAnetti l'uomo che schiaccia play e dice sempre le stsse cose..Ei Saverio che ora è....sono contento di stare in questa grande famiglia,ricordo quando sono arrivato con avioncito Rambert era lui il fuoriclasse,moratti è come un padre,io e Paula .....Saveriooooooo che cazzo di ora è.....viva l'inter".
Mario
"Facile dire che è colpa dell'allenatore quando Murillo non fa una diagonale, quando Miranda pretende di dettare schemi, quando la curva se la prende per il libro di Icardi nonostante i problemi veri siano altri, quando Santon causa il rigore a Bergamo, quando Eder non saluta il proprio allenatore dopo la sostituzione, quando Brozovic fa il coglione e per la prima volta un allenatore prende in mano la situazione e lo mette 3 settimane fuori rosa. "Si la colpa è senza dubbio di Frank De Boer".
Un elogio alla serietà di un allenatore che ha messo l’Inter di fronte a tutto, a se stesso in primis, mettendoci la faccia, e ai singoli giocatori, passando per un allenatore “troppo rigido” o arrogante.
Per non parlare della società. Ancora oggi sinceramente non so se a capo di tutto ci sia Mr. Zhang o Mr. Thohir perché capire qualcosa della struttura dirigenziale dell’odierna Inter è definibile quantomeno difficile. Unico baluardo dell' italianità in società è il "povero" Piero Ausilio che mette sempre la faccia in ciò che dice e in ciò che fa.
Il presupposto è dunque quello di una società molto ricca, molto spaccata, molto poco italiana, molto poco interista. Il risultato? Una squadra di eccellenti giocatori, molto spaccata, con molta poca intesa, molto poco dedita al sacrificio in nome dell’Inter.
Ed in mezzo a tutto questo marasma chi è che fino all’ultimo si è battuto con lo stemma sul petto, non solo sulla maglia? Frank de Boer. E chi sarà a pagare per tutte queste incompetenze? Ovviamente lui, Frank de Boer.
Quindi, scusaci Frank se ironizziamo sul tuo non parlare italiano, quando noi "saputelli" non sappiamo coniugare un congiuntivo; scusaci Frank se non comprendiamo veramente le tue idee calcistiche; e scusaci Frank se pensiamo più ad arricchirci comprando giocatori con nomi altisonanti (perchè il messaggio è chiaro Frank, dollars>football) invece di avere idee quali il rispetto, l’etica del lavoro, l’amore del gioco e del club.
Chiudo con un sentito ed amaro ringraziamento per lei Mister De Boer, che si è dimostrato più interista in 80 giorni di tanti altri in tanti anni. Le auguro che il futuro le dia ragione.
Ah, e complimenti Frank per aver mostrato l’ennesima volta di essere un gran signore nel rifiutare il milione e mezzo di buonuscita, rescindendo il contratto. Perché al messaggio degli investitori, Lei ha risposto: football>dollars".
Marco
"Buonasera Redazione,
un altro anno nero nella storia dell'Inter, non è che dietro Suning ci sia qualcosa di "LOSCO" che ci porta direttamente in B? Non ho digerito ancora la "silurata di Mancini, figuriamoci l'esonero di De Boer. Per me la colpa in primis e della società (hanno tanti soldi ma di calcio ne capiscono ben poco), e in secondo luogo dei calciatori. Non ho visto mai in passato che i calciatori dell'Inter andassero in ansia, giocassero con la paura in corpo, regalassero quasi sempre il primo tempo. Questa squadra non ha ne un anima e ne un leader, ci complichiamo la vita etc....Ora i "Cinesini" non sono d'accordo ad ingaggiare Pioli, cercano il nome di spessore, un allenatore famoso in europa. Come Mourinho non c'è nessuno, avrei visto bene Garcia che conosce già il calcio italiano. Seguo molto la primavera e Vecchi non è male, vediamo cosa succede. Ci vuole un allenatore che conosce bene il calcio italiano(Pioli e Guidolin), e poi in futuro puntare su Simeone o magari sul ritorno di Mou.
Che patema i week-end non vedo l'ora che finiscano, si sta veramente male. Dopo il Crotone(la vittoria non è scontata)ci aspetta un "trittico" micidiale e qui ci giochiamo la salvezza. Non sto scherzando, non vedo niente di buono all'orizzonte, spero di sbagliarmi ma i segnali ci sono tutti.
Nel frattempo incrocio le dita e dico ai ragazzi di darsi una svegliata e risalire la china e non la cina.
Forza Inter".
Giuseppe
"Buongiorno.
Da ex giocatore Classe 64 ho giocato contro Vecchi ai tempi del Ponte S.Pietro.
Da Bergamasco gli mando un sincero augurio che la fortuna gli sia amica.
Determinazione e lucidità , ma nel contempo un po' di spensieratezza, tirare in porta da ogni angolo senza paura e pressioni, perché il calcio con troppa tensione finisce sempre malconcio.
ciao. in bocca al Lupo non solo per questa ma spero in
un proseguo con arrivederci a SAN SIRO".
Giuseppe
"Buongiorno
Ho già avuto modo di esprimere il mio pensiero (negativo) sull'attuale dirigenza, in merito alla scelta dell'allenatore: ero in disaccordo sul cambio a due settimane dall'inizio del campionato, e su FdB per i suoi trascorsi, e lo sono tutt'ora per il suo allontanamento, che non ha senso (fatta la scelta rischiosa, bisogna difenderla e sostenerla). Ma a questo punto credo che il punto sia che siamo in balia di gente che non ha la minima idea di quello che succede, o quantomeno che è veramente molto distaccata dalla questione, e gestisce l'Inter come fosse una azienda di produzione di bulloni: "abbiamo cambiato le macchine, un po' più giovani e quindi necessariamente più performanti, messo un nuovo capo-turno, e allora, perché non producono di più?". Con il nervoso che ho in corpo, vorrei che a S' Siro apparisse uno striscione con scritto: MR Zhang, WHAT THE HELL YOU KNOW ABOUT THE ITALIAN SOCCER CHAMPIONSHIP? IT'S NOT JUST A QUESTION OF MONEY (Mr Zhang, cosa diavolo ne sai del campionato italiano di calcio?? non è solo una questione di soldi....). Qualcuno gliel'avrà chiesto?".
Matteo
"Tre anni fa, quando ormai era in fieri la cessione della maggioranza della società da parte del presidentissimo Massimo Moratti a Thohir, ho sperato e confidato nel ritorno dell'ex patron Ernesto Pellegrini. La sua dichiarata disponibilità a mettere in campo una cordata di imprenditori milanesi per dare supporto a Moratti era stato l'ennesimo gesto di amore nei confronti dell'Inter. L'accorato appello e la disponibilità dell'indimenticato patron Ernesto Pellegrini avrebbero meritato attenzione e considerazione da parte degli stessi imprenditori milanesi che, a mio sommesso parere, hanno perso l’occasione per dimostrare e ribadire la loro milanesità, il loro senso di appartenenza alla comunità meneghina.
L'Inter, nonostante il potenziale economico di Suning, ha una società debole perchè non ha una guida forte e presente, perchè non ha un'anima milanese (!) e ciò si riflette negativamento sulla squadra, ma non può essere una scusante per i giocatori che invece devono dare tutto in campo perchè sono pagati profumatamente, alcuni anche al di sopra del loro reale valore, e sono tenuti ad onorare la maglia, la storia, il blasone dell'Inter di Milano.
Sul piano tecnico, sarebbe sbagliato non voler riconoscere che l'organico presenta vistose lacune, come un reparto difensivo scarso (da rinnovare in toto) e la mancanza di un regista basso in grado di costruire il gioco. Bisognerebbe cominciare a puntare su uno zoccolo duro di giocatori italiani, che però siano all'altezza e che abbiano il carattere per affrontare una sfida difficile, e limitare il numero degli stranieri, a meno che non siano campioni affermati e realmente motivati!
Anche l'allenatore deve essere italiano o, comunque, che abbia una conoscenza profonda del calcio nostrano.
Dopo Mourinho, io avrei chiamato Giovanni Trappatoni che, sicuramente, avrebbe dato continuità ai successi in Italia e, forse, in Europa.
Stante la crisi che la nostra Inter sta vivendo, il gruppo Suning farebbe bene a cogliere il suggerimento del Dr. Marco Tronchetti Provera, necessario per invertire la rotta e dare uno slancio alla società.
Da tifoso, spero ancora in un ritorno del Cav. Ernesto Pellegrini, di certo in grado di dare un'identità alla società, di garantire una presenza costante e la vicinanza alla squadra e, in virtù della sua esperienza di affermato imprenditore e della sua acclarata conoscenza del calcio, di contribuire alla costruzione di un organico veramente competitivo!".
Michele
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