"Carissima Redazione,
Sono un Vs. affezionato lettore che intende dire la sua in merito alla situazione attuale del ns. club del cuore.
Mai come adesso, dopo la cessione di Kovacic, serve un colpo d'ala che rimetta le cose in ordine. Se il progetto del Mancio è quello di una squadra fisica e di lotta occorre andare sono in fondo. il tira e molla su Perisic sta diventando stressante e se non si chiude prima dell'inizio del campionato meglio lasciar perdere. In tutta onestà ed oggettività spero che Perotti non sia acquistato perché leggerino è facilmente soggetto ad infortuni. Spero vivamente che la dirigenza acquisti invece Fabio Borini, uno che in fatto di corsa e temperamento sa farsi veramente valere e non costa un'enormità... Cosa aspettiamo? Gabbiadini sarebbe un altro sogno, purtroppo il Napoli non lo da, magari aspettando Gennaio...
Melo in mezzo va bene, serve "garra" e lui per un paio di stagioni c'è la può dare.
Capitolo terzini vendete tutti ma non Nagatomo che anche a gara in corso può essere importante e seppur non ha stazza garantisce velocità e piedi decorosi, via D'Ambrosio e Dodo', JJ terzino è improponibile e va ceduto a chi si offre. Santone ok, ma deve ricordarsi di giocare nell'Inter! Capitolo Montoya: ma è poi così scarso? Non credo, diamogli un po' di tempo per adattarsi cavolo! Jacopo Sala merita e va preso, un bel colosso adattabile a più ruoli. Cresciuto non male, ma Coentrao è meglio, specie se in prestito".
Fabrizio
 

"Salvate il soldato Mancio.

Salviamolo dai soloni ufficiali del giornalismo sportivo che regolarmente sbagliano le valutazioni sulla rosa dell'Inter e le attribuiscono obiettivi irraggiungibili giusto per poter sparare a zero alla prima occasione e mandare le cose peggio di come andrebbero se solo le aspettative fossero proporzionate al reale valore dei giocatori.
Salviamolo dai mille ex (giocatori, allenatori, direttori sportivi) che su sollecitazione dei predetti soloni non perdono occasione per screditare un uomo che da giocatore e da allenatore non solo ha vinto tanto ma ha anche dimostrato di conoscere i giocatori e di sbagliare raramente sul loro reale valore.
Salviamolo dal tifoso interista medio, l'unico che ha l'attenuante della passione pura e dell'amore per la maglia nerazzurra, che alla ricerca del capro espiatorio di questi anni orribili scambia i brocchi che vanno in campo per i legittimi alfieri della gloriosa storia nerazzurra incuranti dei contorcimenti viscerali che provoca accostare, e cito a caso, i nomi di Handanovic con quello di Sarti/Vieri/Zenga/Pagliuca/Julio Cesar, Ranocchia con Picchi/Guarneri/Burgnich/Ferri/Bergomi, Icardi con Meazza/Lorenzi/Mazzola/Boninsegna/Altobelli/Zamorano/Vieri/Milito.
Salviamolo dalle eterne vedove nerazzurre che nella loro vita hanno avuto per quarant'anni un solo allenatore, Helenio Herrera, dimenticando le miserie con cui hanno dovuto lavorare gli allenatori della presidenza Fraizzoli, e per i prossimi quaranta avranno solo Mourinho, facendo finta di non ricordare che il bravo portoghese ha gestito il più forte gruppo di giocatori dopo quello della Grande Inter degli anni '60 e ha imposto l'acquisto di Trivela Quaresma mentre a Mancini c'è qualcuno che ancora rinfaccia l'acquisto di Cesar dalla Lazio.
Salviamolo da quelli che rimpiangono Mazzarri (sic!) il mentore dei nani Nagatomo e Jonathan, quello che giustificava la figuraccia col Verona lamentando l'arrivo della pioggia, come se Appiano Gentile fosse nel deserto arabico anziché nella piovosissima Brianza, quello che ha tenuto in panchina Zanetti alla sua ultima partita in nerazzurro e avallato il mancato rinnovo del contratto di Cambiasso.
Il soldato Mancini è rimasto isolato dietro le linee di tutti questi nemici, eppure è bastata una settimana perché dopo l'esonero di Mazzarri la squadra andasse in campo con una personalità diversa; eppure, nonostante il giovinotto fosse sempre lo stesso, ha avuto il coraggio e la lungimiranza di far diventare Guarin un titolare inamovibile; eppure ha saputo far ricominciare a segnare gol ad una squadra che ne beccava e basta; eppure è stato capace di far tornare a parlare con un minimo di rispetto dell'Inter quando ormai le cose ridicole viste in campo e fuori non suscitavano più nemmeno ilarità ma degnazione e scherno.
Andiamolo a salvare, prima che lo facciano pezzi e con lui l'intera stagione dell'Inter.
I responsabili stanno dietro le scrivanie, non in campo.
Forza Inter, sempre".
Massimo

"Gentile redazione di fcInterNews siamo a meno di una settimana dall'inizio del campionato e ancora la squadra è un vero e proprio cantiere. Ora spero che dopo la cessione di Kovacic (il giocatore più talentuoso che avevamo in rosa) e incassati questi benedetti 40 mln si compri SUBITO i due esterni che tanto vuole Mancini visto anche tutti i tentativi di proporre il suo 4-2-3-1 quest'estate. Con questi soldi si possono prendere i due esterni più forti che ha da offrire questo mercato: PERISIC e LAMELA! 
Con l'acquisto di un terzino sinistro (Siqueira o Criscito) allora si che avremmo un team competitivo.
La formazione:
                    HANDANOVIC 
SANTON-MURILLO-MIRANDA-SIQUEIRA 
             BROZOVIC-KONDOGBIA
          LAMELA-JOVETIC-PERISIC 
                           ICARDI 
Spero che la società si muova bene in queste ultime due settimane e regali ai tifosi la gioia di vedere una squadra forte che possa competere per traguardi importanti.
Sempre forza Inter!"
Nino

"Prima di tutto un grazie alla gentile Redazione che ci permette di esprimere un pensiero relativo alla "ex Beneamata".
Evviva! Non ci resta oramai che stropicciarci gli occhi a guardare le giocate di un altro fuoriclasse, che era nostro e che non è più, a servizio di un altro club ( e figuriamoci tra qualche anno!).
L'operazione Kovacic ha avuto come risultato la perdita (minima per carità) di un altro vecchissimo tifoso.
Infatti il sottoscritto, da oggi in poi seguirà il Real Madrid, e questo perchè sono i fuoriclasse come il croato che fanno amare il calcio, e non certamente tutte quelle "mezze calzette" che sono rimaste e/o non vogliono lasciare l'"inter" (iniziale minuscola poichè minuscola è diventata la società).
Avevo una grande fiducia in Mancini, però devo purtroppo ammettere che , allo stato, anche Lui è confuso e non sa che pesci prendere, tanto che l'ultima amichevole è passata come la più deludente di tutte (ad una settimana dall'inizio del campionato).
Un "ringraziamento" di cuore quindi alla società, per aver venduto l'unico calciatore in grado di accendere l'entusiasmo e le speranze dei tifosi (quelli competenti e amanti delle giocate spettacolari che fanno del calcio lo spettacolo più bello del mondo)......."grazie ancora"!".
Pasquale

"Salve come tanti dei tifosi interisti mi accingo anche io a dire la mia...che alla fine e' come una preghiera...
Abbiamo ceduto Shakiry e Kovacic cioe' la tecnica la rapidita'l'esplosivita' che oggi come oggi sono le caratteristiche piu' importanti delle squadre piu' forti al mondo...e noi cosa prendiamo in cambio? Perisic Perotti e Melo?Mi sono sempre fidato del Mancio ma se fosse cosi davvero a questo punto non lo capisco.
Vedere Ibra dietro a Jovetic e ICardi ( che sarebbero poi intercambiabili tra loro ) con Palacio ed Hernanes pronti a subentrare per sostituire uno di questi con dietro i mastini Kondogbia Medel e Guarin e all'occorrenza l'ottimo Gnoukouri vi sembra davvero improponibile a livello di costi?
Se Ibra se lo puo' permettere il Milan perche'noi no?
Io credo che il Mancio convincerebbe Zlatan a tornare per vincere ancora insieme...e si risolverebbe anche la questione vice Icardi...perche' avremo attaccanti e trequartisti intercambiabili tra loro...
Ci garantirebbe di vincere subito senza aspettare ancora anni e anni o per lo meno champions sicura....
Facciamo una petizione Ibra all'inter altrimenti saranno anni e anni ancora bui come gli ultimi 3...dove si galleggia a vista.
Formazione

                       Handanovic
  
 Montoya    Ranocchia     Murrillo         Coentrao

          Guarin        Medel          Kondogbia

       IBRA (HERNANES)     JOVETIC(PALACIO HERNANES)
             
                      ICARDI(IBRA)

saluti".
Maurizio

"Cara redazione,
scrivo nuovamente dopo pochi giorni per dirvi che ho visto la partita di Coppa Italia del milan contro il perugia. Loro giocano molto bene, hanno una buona squadra e secondo me assieme alla Juventus sono i favoriti per lo scudetto, mi spiace tanto perché io credevo che anche l'inter potesse puntare a quell'obbiettivo!
Il pre-campionato dell'inter è stato veramente scandaloso, una vittoria sola e 5 sconfitte, medie bassissime;
Il calciomercato, vediamo tutte le squadre:
La Juventus ha già comprato Mandzukic, Dybala, Khedira e ora sta puntando giocatori come Isco, Draxler, Alex Sandro!!!
La Roma ha preso Dzeko, Salah, ha ritrovato Strootman, gli manca la difesa e poi diventa una vera squadra.
Il Milan ha preso Bacca, Adriano, Romagnoli, Ely, gli manca un grande centrocampista infatti voleva kovacic!
La Fiorentina ha preso Mario Suarez (peccato che non l'abbiamo preso noi, là ha cambiato la squadra), ha un fenomeno come Bernandeschi.
Ora veniamo all'Inter, abbastanza buono finora: abbiamo preso Murillo, Miranda, Kondogbia, Jovetic e Montoya, anche noi abbiamo un fenomeno: Gnokouri; ora bisogna finire bene, in queste due settimane.
Come già detto nella scorsa lettera, io venderei anche icardi e con i 90 milioni (40 mateo 50 icardi), finirei il mercato così:
terzino sinistro: Siqueira, mollato dalla Juventus
mezz'ala: al posto di guarin, da vendere, Isco, facciamoli questo dispetto alla juve, serebbe bellissimo
tre attaccanti: scegliere tra Cuadrado (ora i soldi ce li abbiamo), Mertens, Keita, Menez, Ljaic, Lamela (altro dispetto alla juve).
squadra:
              handa
Montoya-miranda-murillo-siqueira
       isco-gnukouri-kondogbia
     Mertens/Keita-Ljaic/Lamela
                jojo

Gnokouri assolutamente titolare poi con isco e kondogbia a finco è al sicuro".
Davide

"Buongiorno a tutta la redazione di fcI.N.
Ringraziandovi per lo spazio che ci concedete costantemente, vi porgo una domanda alla quale, spero, qualcuno risponda.
Per quanto dolorosa, la cessione del maghetto croata é parsa la cosa più giusta per i seguenti motivi:
-35 mln più bonus non possiamo rifiutarli in questo momento travagliato e non consono alla nostra storia
-Purtroppo abbiamo bisogno di vincere subito e non potevamo più aspettare quello che diventerà, con molta probabilità, uno dei 5 centrocampisti più forti del futuro.
Ecco, VINCERE SUBITO!! Ora mi chiedo, acquistando Melo cosa guadagnerebbe questa squadra??
Vendere un futuro-certo campione per un buon giocatore pronto ci può stare (dato il momento); ma non può starci se dopo la vendita di kovacic arrivasse Melo. Avete scritto che porterebbe in dote carisma ed esperienza. 
A questo punto avrei ripreso Cambiasso o iniziato a far allenare Deki.
Sono molto fiduciosi per la stagione che sta per arrivare ma, dalle prossime mosse di mercato a centrocampo, passa il futuro di una società intera.
Amala, sempre".
Andrea

"Buongiorno alla redazione, vorrei dopo qualche mese di assenza ritornare ad esprimere qualche mia considerazione.Ho lasciar lavorare Piero Ausilio con calma per vedere dove sarebbe arrivato.Non sono assolutamente deluso come la maggior parte dei tifosi nerazzurri.Anzi penso che siamo a buon punto. Era inevitabile fare delle cessioni lo sapevamo.Mateo era arrivar il momento di salutarlo.Ecco io consiglierei ad ausilio di investire per un giocatore Youry Tielemans penso circa 20 mln magari inserendo Taider nella trattativa. Grande giocatore Tielemans sarebbe il colpo Dell anno. Mi raccoamando . Per il resto prenderei un terzino sinistro Masuaku e il tanto voluto esterno d attacco io andrei su Keita della Lazio. Saliti a tutti e buon fine di mercato a tutti".
Gilberto

"Piu passa il tempo e più mi accorgo che la NOstra squadra non cambia mai, ho la brutta impressione che non abbiamo un progetto, una visione chiara di come costruire una squadra 1 la fretta di avere tutto e subito porta a scelte davvero discutibili, prendere stranieri solo per ingannare i poveri tifosi non ha senso.
2 come si possono sistematicamente vendere i nostri primavera per comprare dei giocatori mediocri ,cito i sai passati d PIrlo, Destro, per passare a Donati, BOnazzoli, se non si hanno più soldi perché non inestire sui primavera e su ITaiani che facciano sentire il senso di appartenenza, tipo MAterazzi, o creare un gruppo di italianizzati capitanati da ZAnetti come negli anni de triplette, gli ultimi acquisti mi sanno tanto di mercenari.
cOme mai i giocatori delle maggiori squadre italiane giocano fino alla fine del campionato, i nostri invece fanno solo piangere, ma la dirigenza vede tali comportamenti, è vergognoso.
3  secondo il mio modesto parere MAncini ha perso il senso delle cose, lo scorso hanno ha clamorosamente sbagliato tutto arrivato nel corso del campionato ha sbagliato il mercato di gennaio, poi se non hai i giocatori adatti alle tue idee cambia modulo, non puoi mandare allo sbaraglio irosi giocatori, e credo che anche per questo anno la situazione sia sfuggita di mano al mister, do tempo fino a dicembre e farà la fine di LIppi".
Emilio

"Volevo porre una riflessione a tutti noi, pazzi tifosi interisti. Premetto di non essere un guru, ma come capita a tutti noi più di una volta mi viene da fare una riflessione riguardo "l'Inter che verrà", specie se siamo in pieno calciomercato.
La mia riflessione parte dal giorno successivo al triplete. Vi lascio una frase di attesa per darvi il tempo di rigodere mentalmente di quell'impresa storica. Torniamo a noi. Dal 2008, in ogni calciomercato, speravo tra me e me che l'Inter acquistasse quel giocatore che io definisco "spacca difese": quel (futuro) campione, in fase di crescita esponenziale, in grado di poter saltare l'uomo con la sua velocità e la sua tecnica e ribaltare le sorti del match proprio quando la partita sembra inchiodata a quel maledetto 0a0. E' dal 2008 che non riusciamo a risolvere questo fondamentale problema, specie quando giochiamo in casa con squadre che si difendono a catenaccio e poi ci perforano a causa della nostra spaventosa difesa.
Il mio primo pallino fu il Lavezzi di epoca Mazzariana: veloce, instancabile, imprevedibile. L'inter guarda caso si interessò, ma finì al Psg. Poi pregai perché arrivasse Alexis Sanchez, a mio parere il più grande prospetto che ci siamo fatti sfuggire dal 2008: parlammo con l'Udinese, ma per la paura di investire qualche milione in più, lo lasciammo partire per l'estero. Poi la volta che perdetti del tutto le speranze fu con Tevez: l'Inter andava bene, era in ripresa con Ranieri, ma per la paura di inserire un peso importante nello spogliatoio non fu scelto di acquistare Tevez, anche se a prezzi di saldo. Poi Tevez è arrivato due anni dopo, ma alla Juve, e le ha fatto vincere 3 scudetti. Quest'anno quando ho sentito accostare all'Inter il nome di Salah non mi sono nemmeno illuso: sapevo ci sarebbe stata qualche congiura astrale che lo avrebbe fatto finire altrove. E così è stato.
Se vi fermate un istante, potete notare che è dal 2008 che alla nostra Inter manca un giocatore del genere, che per una grande squadra non è un optional, ma è fondamentale! Ai tempi di Mourinho quest'uomo c'era, e si chiamava Samuel Eto'o. A mio parere l'Inter fino a che non si deciderà ad acquistare un giocatore del genere non potrà mai risalire dai bassifondi in cui è caduta (da troppo tempo). Sento a fine agosto pronunciare il nome di Mertens. Non sarà forte come i casi precedenti da me elencati, ma almeno possiede tre caratteristiche fondamentali: velocità, esplosività, dribbling. Guarda caso proprio le tre cose che l'Inter non possiede dal 2008."
Simone

"Gentile Redazione vi ringrazio per la possibilità che ci offrite di esprimere i nostri pareri. 
Non posso che non essere deluso della cessione di Kovacic, era l'unica vera speranza di poter vedere un inter ai massimi livelli. Per quanto riguarda il mercato invece è un disastro. Siamo partiti benissimo con Kondogbia, Miranda, Murillo poi Montoya. Oggi invece a distanza di 5 giorni dall'inizio cediamo il più forte della squadra e non abbiamo concluso gli acquisti necessari. Risultato? Kondogbia al posto di Kovacic ma kovacic è Indiscutibilmente più forte di Kondo. Miranda e Murillo al posto di due giocatori che non meritano di essere titolari. Non mi sembra che siamo migliorati e anche quando non possiamo di certo sognare lo scudetto o di essere i favoriti per il terzo posto. 
E thoir come spiegarà la cessione di kovacic se fra 6 mesi l'inter sarà come l'anno scorso? E se kovacic farà il fenomeno al Real? 
Forza inter x tutta la vita".
Giuseppe

"Si sente e si legge di tutto e di più su Mancini , su Ausilio/Fassone , su Tohir e generalmente non commenti decisamente amichevoli . Possiamo essere di opinione differente su tutto  e questa di Internews è una splendida occasione /opportunità per esprimere il proprio pensiero , tuttavia l'opinione diversa , il dissenso , persino la rabbia che ciascuno di noi può provare non giustifica gli insulti , il disfattismo becero , la sfiducia cieca e totale nell'operato di chi , ognuno nel proprio ruolo sta cercando faticosamente , nei limiti che le leggi UEFA ci impongono di allestire una squadra competitiva e se non all'altezza di quella straordinaria del triplete , quantomeno  che sia la base per poterla (ri)diventare in tempi accettabili (ricordiamo 18 anni per uno scudetto e 40  per una Champion !!!) . 
Spiace tantissimo alla maggior parte di noi la partenza di Mateo , un futuro fuoriclasse ed un ragazzo d'oro ; abbiamo ancora negli occhi le sue progressioni e serpentine palla il piede che sono state straordinarie e che rappresentano la magia e l'essenza del calcio almeno quanto il risultato  e la  vittoria ; in una squadra di campioni e non di mezze figure come l'Inter farà sicuramente un figurone e raggiungerà i traguardi che merita . Tuttavia non bisogna neppure dimenticare come ha detto un amico interista che se un allenatore giovane e inesperto (Stramaccioni) , uno esperto (Mazzarri)  ed uno esperto e vincente (Mancini) non sono riusciti a trovargli un ruolo ed una collocazione definitiva qualche motivo deve pur esserci non fosse altro che essere inserito nella squadra sbagliata .
In ogni caso il mio appello accorato a tutti i cuori interisti è alla fiducia da concedere agli uomini della società  , alla pazienza  prima di sentenziare sulla qualità della squadra , del gioco , delle prospettive , alla necessità di sostenere sempre i nostri colori anche quando si attraversano periodi bui , oggettivamente conseguenza di decisioni inopportune , faziose , cervellotiche di , guardacaso , ex-juventini che finiranno per allargare la forbice tra quei tre , quattro grossi club del calcio europeo , cui non apparteniamo e tutti gli altri , con bellissime eccezioni , quelle sì da ammirare e perseguire come Wolgsburg , Borussia Dortmund , Atletico Madrid ecc ecc , eccezioni cui dobbiamo ispirarci e augurarsi di ripetere .
Perciò niente isterismi e forza Inter , sempre . Per domenica la mia personale previsione è un 3 a 0 alla'Atalanta e poi un viraggio collettivo sulle lodi , sulla lungimiranza di allenatore e dirigenti , su rinnovate ipotesi di corsa scudetto ecc ecc  materiale già ampiamente e periodicamente visto e rivisto nel mondo pallonaro e non solo tra gli interisti (ma in quuesto esercizio siamo decisamente da scudetto !!!)".
Gianni

"Salve redazione, 
ho deciso di scrivere perchè sono abbastanza allarmato della confusione che regna in casa inter e dal cartello lavori in corso grande come una casa, quando ormai mancano pochi giorni all'inizio ufficiale della stagione. Potrei stare qui a lamentarmi, ma io voglio provare a dare una mano in fase costruttiva: ora che è partito Mateo e il centrocampo, almeno qualitativamente, annaspa, abbiamo bisogno, ancor più di prima, di un giocatore in grado di spaccare le partite.
L'ideale era salah ma, essendo sfumato, io penso che Dries Mertens sia, a questo punto, il giocatore ideale. E'infatti uno dei pochi nomi, tra quelli di cui tutti parlano, in grado di dare un'accelerata negli ultimi 20-30 metri, di suonare la sveglia con le sue accelerazioni e di mischiare le carte per i difensori avversari. Ovviamente sarebbe ottimo affiancargli Perisic, l'unico in grado di garantirci la possibilità di giocare con 3 punte dato che è un fenomeno a dare equilibrio, a sacrificarsi e a muoversi senza palla. 
A questo punto, con un centrocampo molto fisico e poco qualitativo e con terzini che fanno fatica nella fase offensiva, giocare con 2 esterni alti è fondamentale: questo permetterebbe ai terzini di andare sul fondo senza dover passare necessariamente per il dribbling, fondamentale in cui scarseggiano parecchio, e ai centrocampisti centrali di inserirsi con più continuità per vie centrali, senza doversi preoccupare di allargare il gioco insieme ai terzini. Ne beneficerebbe in particolare Brozovic, che sta affinando sempre più la sua capacità di andare senza palla.
Spero che queste nostre mail servano come spunto e che se non possano essere lette direttamente da qualcuno in società, siano almeno lo spunto per qualche editoriale. Non credo di capirne di più di chi è sul campo tutti i giorni ormai da anni, ma a volte un parere da fuori può essere più lucido e razionale, soprattutto in un momento delicato come questo.
Grazie per l'attenzione. Amala".
Alessandro

"Cara redazione grazie per il servizio offerto ai tifosi.
Approfitto dello spazio che date ai tifosi per esprimere la mia modesta opinione sulla nuova stagione ormai alle porte ed un'inter ancora in alto mare sia come gioco, idee e come rosa. A proposito di quest'ultima vorrei esprimere la mia opinione sulle voci in uscita di alcuni giocatori come Ranocchia, Santon, D'Ambrosio da tenere sicuramente in funzione delle nuove regole sulle rose di avere almeno 8 giocatori che si sono formati nella serie A. Non credo al bisogno di Melo io farei crescere Gnoukouri. Sui nuovi acquisti punterei diritto su Criscito e Gabbadini lasciando stare i vari Perotti, Coentrao, ecc. Invece per ormai ex Kovacic all'inizio del ritiro ero uno dei convinti a concedere un'altra chance, ma visti i risultati di questo catastrofico precampionato è giusto che sia stato ceduto almeno a quelle cifre. Kovacic può divendare un campione ma non all'Inter avrebbe fatto la fine di Recoba che all'Inter a sprecato una carriera senza incidere al 100%. Infine sono convinto che anche Mancini 2.0 se ricalca i risultati visti al precampionato a i mesi contati all'Inter. Il calcio è fatto di risultati non di promesse e parole inutili di cui il tecnico di jesi si sta macchiando da quando a cominciato questa nuova avventura. La storia dell'Inter e del calcio in generale ha insegnato che le minestre riscaldate non vanno bene. Vedi Lippi con la Juventus e con l'Italia come esempio.
Spero di sbagliarmi".
Angelo

"Gentile Redazione,

    la crisi d’identità dei nerazzurri è paurosamente certificata non solo da quell’’obbrobrio calcistico “proposto” domenica sera nell’amichevole di Ancona - ad una sola settimana dall’avvio del campionato e contro una squadra greca “notoriamente” nelle posizioni di vertice del ranking UEFA, nonché reduce da due promozioni consecutive dopo il fallimento del 2013 - ma anche, con molta amarezza, dalle troppe maglie non assegnate che l’ipotetica formazione titolare presenterebbe. Lo so, di primo acchito quello di certi numeri convenzionali “spariti” dalle magliette dei giocatori nerazzurri è senz’altro un problema marginale fra i molteplici che assillano la società ambrosiana appena uscita da un precampionato mai così contradditorio e carico di incertezze e con un mercato in pieno fermento che nelle ultime due settimane di apertura dovrebbe regalare i cosiddetti tasselli mancanti: non si cercano forse e soprattutto un terzino di fascia sinistra (un ‘3’), un uomo squadra con la cosiddetta garra (un ‘4’, magari anche con doti di regia), probabilmente pure un trequartista (un ‘10’) e persino un laterale destro di difesa (un ‘2’)? Di questi ultimi due ruoli teoricamente scoperti se ne è venuti a conoscenza leggendo con attenzione l’interessante pezzo postato lunedì (17/8) nel suo blog da  Ivan Zazzaroni (noto giornalista RAI “amico” del Mancio) - ripreso anche dal Vs. sito - grazie al quale verranno forse svelati definitivamente 2 arcani manciniani mica da ridere. La destinazione tattica che il tecnico jesino ha in mente da sempre di attribuire al prossimo ex giocatore del Wolfsburg non sarebbe - come  “pensato” da tutti gli osservatori - di esterno offensivo di sx (stante anche la mancanza di un dirimpettaio all’altezza che Biabiany - senza offesa - non può ancora essere), ma quella di trequartista moderno che sappia curare - come Perisic sa fare - entrambe le fasi; mentre invece l’interminabile ed assurdo balletto sulle montagne russe cui è sottoposto Santon, lo porterebbe addirittura nella lista dei ri-bocciati - a favore, pare, di Jacopo Sala del Verona - dopo essere stato in un primo momento sedotto (a gennaio), abbandonato (a inizio luglio) ed ammaliato di nuovo ai primi di agosto: per certi aspetti quasi una sorta di “rivisitazione calcistica” e assonante della famosa pellicola “Il curioso caso di Benjamin Button”, con Davide Santon, l’ormai ex ‘Bambino’,  al posto - con tutta evidenza - di Brad Pitt. Oltre che “curioso”, il suo caso risulterebbe quantomeno comico se alla fine di questa sessione di trattative quella coppia di laterali bassi concepita dall’Inter ad inizio mercato, ossia Santon a dx e Zukanovic a sx, trovasse finalmente la luce, ma con le maglie della Sampdoria .......
Ma, a questo punto, è necessario focalizzare bene una certa questione. A ben guardare, le cessioni “doverose” di Shaqiri e Kovacic, “sacrificati” a breve distanza l’uno dall’altro sull’altare dell’FFP, non hanno niente di diverso, alla fin fine, da quella duplice vendita attuata da un’altra compagine meneghina allorché, nell’estate del 2012 (quando ancora non era operativo il sistema più o meno “da strapazzo” di Monsieur Platini), vennero messi sul mercato sia Ibrahimovic che Thiago Silva, al termine della solita manfrina mediatica condotta dal geometra brianzolo e dal suo datore di lavoro. Non che l’Inter abbia seguito ora un percorso - di fatto - molto diverso (leggasi rinnovo di Kovacic al 2019 sottoscritto lo scorso gennaio o qualche uscita rassicurante sul “grande progetto” sia del presidente Thohir che di Mancini), solo che l’approccio mediatico è risultato ben diverso ed il fatto stesso che anche i tifosi - alla luce delle perenni difficoltà di introitare liquidità con le cessioni dei giocatori in esubero - non abbiano inscenato, come in occasione del ventilato scambio Guarin-Vucinic, alcuna protesta di piazza, la dice lunga su quanto questa eventualità fosse stata se non altro subodorata, per quanto fino a domenica scorsa allontanata. Pure al di là di eventuali “trionfalismi” di fronte alle conseguenze di una certa ribalta mediatica avversa “dedicata” a Kovacic. Poi è arrivata quella inaspettata ed irrinunciabile offerta economica del Real Madrid e pure i sentimentalisti come il sottoscritto se ne sono dovuti fare una ragione....  
   Solo che la solita stampa “amica” tenterà (forse) adesso di propinare la “rinuncia” ai due nerazzurri in maniera diametralmente opposta, salvo “illuminazione” differita. Mentre, invece, sempre e solo di esigenze di bilancio si tratta(va). Intanto già domenica (16/8) il fogliame roseo meneghino (versione on line) - allo scoppio della “bomba” Kovacic - non ha mancato di distinguersi per le sue impareggiabili doti di equilibrio, obiettività e soprattutto coerenza. Posso capire che il Direttore Costantino non possa screditare - citandola nel suo ultimo editoriale se non con un accenno velato - una delle maggiori fonti del sito che dirige, ma tanto non servirebbe nemmeno perché quella testata “fa lo stesso tutto da sola”, in una specie di “autoerotismo” dagli effetti quantomeno controproducenti. Infatti, dopo averci fracassato per mesi i co****ni (mi si passi la volgarità) con le litanie critiche sul croato e certi inviti spassionati (non richiesti)
  alla sua cessione, proprio domenica scorsa - come scritto poc’anzi, sul sito di quello stesso quotidiano sportivo campeggiavano titoli sul giocatore croato con profusione di sarcasmo ed irrisione del tipo “Talento: vendere Kovacic? Si perde questo” oppure “Kovacic, Inter sei pronta a salutare queste giocate?” Ci si chiede ora se qualcuno di lor signori si sia mai imbattuto in quell’antico proverbio cinese che così recita: “Il più fiacco degli inchiostri è più potente della più forte memoria” oppure in quell’altro la cui paternità appartiene nientemeno che al grande filosofo tedesco  Friedrich Nietzsche: “Il vantaggio della cattiva memoria è che si gode parecchie volte delle stesse cose per la prima volta”. L’ho detto io che c’entrava il sesso.....
   Chissà, infatti, quale sarà stata la reazione di Alberto Cerruti alla notizia che il Real Madrid, mica la Solbiatese,  ha acquistato colui che non aveva mancato ripetutamente di bollare come “sopravvalutato”?! Rivedrà l’aggettivazione delle sue recensioni pregresse nonostante i madrileni abbiano fatto a meno dei preziosi servigi dell’ex tecnico Ancelotti e prima ancora del “vate” di Fusignano.........? Mentre, appunto, il “buon” Laudisa ed il “buon” Arturi avranno fruito di sicuro della loro porzione di libidine, una sorta di “orgasmo differito” (si spera ognuno per conto proprio, ovviamente) visto che a giugno scorso il primo aveva “predetto” chi dovesse essere il “sacrificato” sull’altare pagano del FFP ed il secondo, nello stesso periodo, aveva stabilito l’entità dell’offerta minima per la cessione del giocatore croato.
E così - per tornare “finalmente” all’apertura - saranno ora già 4 le maglie nerazzurre con numeri storici che non si vedranno più scorrazzare sul prato verde di San Siro o su quelli delle trasferte e ciò non può che intristire gli appassionati, non tanto per un semplice discorso di nostalgia o di romanticismo, quanto per l’idiosincrasia verso quest’esigenza spasmodica ed esagerata del “sistema” di voler “rivisitare”, via via, i simboli ancestrali di questo sport per propinare altri “strumenti di lavoro” o "icone", sollecitati magari dai sempre più invadenti marketing e tecnologia (quest’ultima, a dir la verità, a fin di bene....): siano essi indifferentemente le scarpe da gioco variopinte, il pallone da gara di color “rosa” (magari col microchip incorporato), gli arbitri con gli auricolari e appunto le magliette dai tessuti super sofisticati e dalle numerazioni sempre più spesso impossibili e colpevolmente “dimentiche”. 
   Ad oggi, nell’organico dei nerazzurri (salvo aggiornamenti negli ultimi giorni di mercato), risultano “orfane” (nel senso di non assegnate), per motivi diversi, queste maglie: la Nr. 3 e la 4, ritirate per una precisa scelta societaria con cui si è voluto tributare il giusto rispetto e riconoscimento a due atleti (nell’ordine Giacinto Facchetti e Javier Zanetti) che hanno dato lustro al blasone nerazzurro, in epoche diverse, con le loro carriere interiste pluridecorate e quasi ventennali; la Nr. 2 (lasciata in eredità dallo svincolato Jonathan) è ancora libera, dopo essere stata indossata - abbinata anche al nome - per ben 17 campionati consecutivi (dal 1995-96 al 2011-12, in quello seguente rimase non assegnata) da due colonne storiche nerazzurre come Bergomi e Cordoba. Viene proprio il sospetto che, dopo essere stata per ben 48 mesi sulle spalle “indegne” della conclamata “patacca” brasiliana, quella maglia abbia forse perso il fascino del famigerato numero del terzino dx di una volta. Almeno che adesso un certo Jacopo Sala......
   Infine la Nr. 10 ha una storia un po’ particolare, dopo che nel gennaio del 2013 era stata indossata dal molto promettente Mateo Kovacic. Generalmente da sempre riconosciuta come espressione del giocatore più rappresentativo di ogni singola squadra, in ottica nerazzurra la titolarità della stessa confermerebbe appieno questa regola essendo “transitata”, almeno nell’ultimo ventennio, sulle spalle di giocatori - tra gli altri - del calibro di Ronaldo (il fenomeno...), Roberto Baggio, Seedorf e Sneijder: tutti hanno lasciato un ricordo “indelebile”, sia in termini di trofei procurati (pochi a dir la verità, almeno fino all’arrivo dell’olandese) che soprattutto di rimpianti mal sopportati (tanti). In particolare per la maglia col Nr. 10 ricorre una suggestiva coincidenza con l’imminente sanguinosa, ma “necessaria” dipartita di Kovacic, che nessuno forse ricorda: ma capitò anche a Ibrahimovic di doversela sfilare - tra l’altro appena indossata, stante la “nuova” numerazione scelta allora - durante il precampionato, anzi addirittura nel ritiro statunitense di Boston nell’estate del 2009, dopo aver trionfalmente portato la Nr. 8 nei 3 precedenti anni scudettati (più 2 Supercoppe italiane). Quella volta il “danaroso” striptease dello svedese (50 mil. di € più Eto’o contro i 40 più Coentrao - a parte - di adesso) fu propedeutico addirittura al Triplete nerazzurro, quello vero, almeno in ambito nazionale; stavolta ci si accontenterebbe di molto molto meno, anche solo di una Coppa Italia, ma soprattutto di un posizionamento idoneo per la prossima Champions League. Tra l’altro, anche in quella occasione la destinazione del “transfuga” di turno (Ibra) era una squadra iberica, allora il Barcellona ora il Real Madrid. Terminata la (eventuale) lettura di questo “passaggio”, qualcuno avrà  forse cominciato a sfiorarsi le parti intime........
   E se invece, prima del 31/8, la “10“ dovesse proprio trovare un degno “erede”, preferirei immaginare il classico passaggio di “consegne” con un connazionale di Kovacic (ossia col croato Perisic, visto che il “suo” 9 al Wolfsburg appartiene - all’Inter - a Icardi) piuttosto che un copia&incolla di Perotti dal Genoa, Diego o non Diego, infortunio o non infortunio. Checché ne argomentassero, eventualmente, i vari Milito (la “22”), Palacio (la “8”) e finanche Thiago Motta (la “88” che divenne “8”), tutti suoi “sicuri” precursori all’Inter. Certe “sequenze numeriche”, prima o poi, devono pure interrompersi e questo lo pensa il sottoscritto, mica cotanto Fibonacci, anche se era pisano.....   
   Cordiali saluti".
Orlando


"Cara Redazione,
non c'è che dire, l'hanno fatta davvero grossa. La cessione di Kovacic ci ha fatto piombare in una situazione  di grade mediocrità. Avevamo cominciato a rialzare al testa, appena appena, ed in un attimo ripiombiamo nella massa amorfa degli ignavi. Non siamo niente, inutile illudersi. Ed il senso di pochezza che attanaglia l'ambiente nerazzurro,  dopo un precampionato coì scioccante ed una cessione così grave, non promette nulla di buono.
Da fastidio questo presidente che ci prende per i fondelli: perchè fare la sparata dell'acquisto di Kondogbia?  Che voleva dimostrare, strapagando un giocatore che non è nenanche ciò che ci serviva? Alla fine ha indebolito la squadra: mezzala per mezzala, e pur non disconoscendo la bravura di Kondogbia, mi tengo Kovacic: un fuoriclasse. Adesso non è in grado nemmeno di acquistare Perisic : se alla fine ci ritrovassimo con il fragilissimo Perotti ed il vecchio Lavezzi, davvero ci sarà da attuare una qualche forma eclatante di sciopero del tifo. Prepariamoci. 
E il caro Moratti, cosa ha da dire? Come si giustifica? Aveva garantito di avere messo l'Inter in buone mani ed in realtà l'aveva venduta a chi ha  capacità finanziaria per gestire club di modeste dimensioni. 
Presidente vecchio e nuovo, male male.
Cari saluti a tutti i cuori nerazzuri infranti come il mio. E grazie Bonolis, la pensiamo come te".
Daniela

"Allora, 3 cose 3:

1) Kovacic è partito e non tornerà più, quindi evitiamo di piangerci addosso e andiamo avanti. Sono passate 24 ore dalla sua cessione e già sono apparse 4000 “non notizie” sul come e sul perché di questa operazione. Sappiamo tutti il perché e non c’è bisogno dei pareri di Aldo Serena o di qualche ex allenatore dimenticato da Dio, tantomeno interessano i pareri di personaggi dello spettacolo e pseudotifosi famosi. Adesso cominceranno i soliti reportage spagnoli con video in allegato di un Kovacic rinato e pronto per il grande calcio, come è stato con Pirlo, Coutinho e come sarà con Shaquiri.
Perché voi giornalisti “di parte” dovete farci sorbire questa punizione. 
Vi prego, vi scongiuro, lasciatelo giocare altrove e non tediateci rimarcando ogni volta la nostra conclamata incapacità nel valorizzare i giovani talenti. Noi tifosi sappiamo già anche questo.

2) Sono due mesi che si parla di Felipe Melo. Basta!!! Non lo vuole nessuno e ci sarà un motivo. 
Cari Mancio e Ausilio basta accanirsi su questo bidone. Abbiamo Medel, Brozovic, Kondogbia, Guarin, Hernanes e il giovane Gnoukouri 

3) Mercato: Sarebbe ora di comprare un attaccante vero. Sono 4 anni che il reparto offensivo è scarno. 3 attaccanti sono pochi, soprattutto se uno di questi è sul viale del tramonto e l’altro possiede ginocchia di cristallo. Cediamo Bonazzoli e Puscas per promuovere Manaj, ma perché? 
Abbiamo 1 attaccante e 3/4, ma siamo pieni di terzini
Nagatomo, Santon, D’Ambrosio, Dodo, Montoya e il riciclatissimo e inguardabile JJ. Vogliamo aggiungerci il giovane Di Marco? Bene, fanno 7 terzini. Trovatemi un’altra squadra al mondo che possa vantare 7 terzini. In epoca di FPF e restrizioni a 25 giocatori per rosa, 6 terzini “Di Marco non lo contiamo” sono a dir poco eccessivi. Intanto si parla di Mertens e Criscito… Boh!!
Criterio, ci vuole criterio!!!!!!".
Julio

"Ho avuto la fortuna di vedere la vittoria dell'Inter giovanissimi a Chianciano contro il Parma e oggi mi domando che senso ha emozionarsi e gioire per giovani che saranno (alcuni) futuri campioni quando poi non troveranno soddisfazione nella nostra società. Sono anni che alleviamo e facciamo crescere campioni che poi vengono " venduti " e sacrificati all'altare della plusvalenza. Io penso che se avevamo in squadra tutti i giocatori che abbiamo ceduto oggi eravamo tra i primi in Europa. In definitiva abbiamo un grande settore giovanile ed una prima squadra penosa. E' normale ????".
Eraldo
 

Sezione: Visti da Voi / Data: Gio 20 agosto 2015 alle 20:42
Autore: Redazione FcInterNews.it
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