Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Carlo Tavecchio vuota il sacco e si toglie più di un sassolino dalla scarpa.

Signor Tavecchio, la Svezia ha passato il turno. Fa male?
"Al contrario, ci ha dato un grosso alibi. Troppi l’hanno sottovalutata. Io lo ripetevo fin dal sorteggio che non ci era andata bene. Mi prendevano per matto e sostenevano che la Grecia sarebbe stata peggio".

Non era il Brasile però.
"Certo. Se non segni, hai sempre torto. Ma più ci penso, più mi sembra incredibile quello che è successo. In Svezia hanno segnato su autogol con 5 uomini nostri in area e uno loro… A Milano avrei scommesso tutto quello che avevo sulla nostra vittoria. Mai avrei pensato di perdere il Mondiale".

Ci fosse stato Balotelli?
"Mandai Ventura a vederlo a Nizza, tornò e mi disse che in squadra c’erano dei veti su di lui. Mario era il mio preferito, sono stato criticato per averlo ammesso. Alla vigilia di Italia-Svezia salii ad Appiano e dissi ai giornalisti : “Sono venuti in 30 mila da Napoli…” Mica potevo ordinare a Ventura: “Faccia giocare Insigne”. Ma l’ho fatto capire. Perché Gabbiadini che era rimasto fermo a lungo? Ero così nervoso che strigliai anche Oriali: muoviti, prova a fare qualcosa almeno tu!".

Ventura ha parlato di "delitto premeditato": si è sentito solo.
"Ventura ha avuto carta bianca su tutto. Dopo la Spagna, poteva contare sul team manager Oriali, sul d.g. Uva e su Ulivieri, capo degli allenatori. A settembre, per dargli forza, gli ho prolungato il contratto e non era atto dovuto".

Ventura era prima scelta di Lippi?
"Sì, la nostra invece è stata Donadoni, ma il Bologna ci ha detto no. Roberto mi ha ringraziato comunque. Poi sullo stesso piano c’erano De Biasi e Ventura. Il presidente della Federcalcio albanese, un amico, mi ha implorato di non portargli via De Biasi".

Qualcuno azzardò: chiediamo Conte al Chelsea solo per lo spareggio, conosce la squadra, la porta i Russia e poi si vede…
"Voleva dire ammazzare Ventura e io non ho mai umiliato nessuno. Lo sa piuttosto qual è stato il mio grande errore?".

Dica.
"Non aver dato a Conte i 2,5 milioni in più che voleva. Li avrei recuperati con 3 amichevoli… Antonio ne prendeva 4, ne chiedeva 6,5. Sarebbe rimasto in azzurro e noi oggi saremmo in Russia. Sicuro. Ma è giusto dare a un uomo solo ciò che investiamo per tutto il Settore Giovanile e Scolastico?".

Se lei fosse rimasto, su quale c.t. avrebbe puntato?
"Subito dopo la sconfitta con la Svezia, contattai Sacchi per convincere Ancelotti. Ero convinto che avrebbe accettato l’aureola del salvatore, ma costava troppo. A quel punto anch’io avrei scelto Mancini".

Stiamo arrivando alla seconde squadre.
"C’eravamo già arrivati nel 2016-17 con l’adesione di Juve, Milan, Inter, Lazio, Fiorentina e Roma, pronte a completare i quadri di campionato. Ma la Lega Pro non ha voluto".

La struttura ideale del pallone?
"Lega di A con 20 squadre, Lega di B con 20, Lega Semiprofessionista con 3 campionati a 20 squadre e Lega Dilettantistica. Migliorerebbe anche la mutualità".

Come vede la sua Inter?
"Bel colpo Nainggolan, anche se doveva arrivare 5 anni fa, a un quinto del prezzo attuale".

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Sezione: Rassegna / Data: Sab 30 giugno 2018 alle 16:18 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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