Ieri, davanti alla camera giudicante dell'Uefa riunita a Nyon, la delegazione milanista guidata da Marco Fassone ha portato a sostegno della proprie ragioni anche... l'Inter. Secondo quanto riportato stamane da Il Giornale, il club rossonero ha fondato la propria tesi difensiva su due pilastri: niente pregiudizi verso l'azionista Yonghong li e il trattamento non può essere diverso da quello degli altri club. Se per il primo punto, a tutela del futuro, il Milan ha esibito la lettera dettagliata preparata da Elliott che ha garantito sulla «continuità aziendale» in caso di mancata restituzione del debito iniziale, per il secondo è citata anche la posizione dei cugini con la postilla che si tratta "di due società che si trovano nella stessa città". Come a dire che non si possono fare due pesi e due misure.

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 20 giugno 2018 alle 11:53
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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