HANDANOVIC 6,5 – Pronto sul tiro di Fofana, incolpevole sul gol, poi è bravo, salvifico e fortunato a seconda delle circostanze.

D’AMBROSIO 5 – Se l’errore sul primo gol è sostanzialmente collettivo, l’amnesia su Jankto è l’ultimo tassello. Dalle sue parti si passa troppo spesso con troppa facilità, almeno nella parte finale del match si vede qualche sprazzo positivo. Ma rispetto all’ottimo finale di 2016 è un passo indietro.  

MURILLO 5,5 – Bloccato, a tratti inquieto. Contro Jankto, al di là del gol, vive diverse situazioni da incubo. Migliora cammin facendo, un paio di chiusure risultano cruciali.

MIRANDA 6,5 – Controlla bene Zapata che cerca sempre di fare valere la sua fisicità. Dopo il gol subito, perde un po’ la bussola per poi riassestarsi.

ANSALDI 6,5 – Cerca con coraggio di spingere sulla sinistra inventandosi alcune chiusure provvidenziali. Una presenza.

BROZOVIC 5,5 – Fatica a interpretare bene la gara e alla fine soffre parecchio nel duello con gli avversari. Anche perché non sempre è sostenuto a dovere. Ammonito, salterà la gara col Chievo.

KONDOGBIA 5,5  – Contro un cliente rognoso come Fofana, il francese tiene troppo a dimostrare che il momento è buono. A volte si fa prendere dalla frenesia creando anche qualche imbarazzo, Pioli deve riprenderlo più volte. DALL’83 EDER SV

CANDREVA 5,5 – Unico a costringere Karnezis a guadagnarsi la pagnotta nel primo tempo prima del gol di Perisic. Cerca la consueta quantità industriale di cross con pochi esiti, anche perché Samir riesce sempre a controllarlo adeguatamente.

BANEGA 6 – Inizia con rare fiammate, ma quando carbura prova a dare un’anima al gioco dell’Inter con le sue intuizioni e crea apprensione alla retroguardia friulana, anche se non sempre la precisione è un pregio. Si divora un gol clamoroso poco prima di uscire. DAL 56’ JOAO MARIO 5,5 – Entra e prende in gestione la manovra offensiva nerazzurra, spingendosi fino a dove non deve.  Un po’ troppo cocciuto, forza qualche giocata in modo improvvido. E arriva malissimo su un pallone che potrebbe valere l’1-2.  Si riscatta con la bella pennellata che trova Perisic dall’altra parte dell’arcobaleno.

PERISIC 6,5 – Contro un Widmer in buona condizione fatica a incidere, e in un caso viene fermato troppo frettolosamente per un fuorigioco di Icardi. Ma è sua la zampata che riporta in parità la gara, ripresa con più idee fino al suggello del gol del raddoppio. Una prova da Terminator. DAL 91’ ANDREOLLI SV

ICARDI 5,5 – Tocca praticamente due palloni in tutto il primo tempo: il primo è in fuorigioco, il secondo vale l’assist per il gol di Perisic. Nella seconda frazione il numero di palle giocabili si riduce ulteriormente con Danilo che fa ciò che vuole di lui. Aiuta nei minuti finali guadagnando secondi e tenendo alta la squadra.

ALLENATORE: PIOLI 6 – Il gol subito all’improvviso manda un po’ in tilt tutto l’assetto, ma quando la squadra riprende la trebisonda fa vedere anche cose interessanti, anche se comunque la fisicità di Zapata rappresenta una sorta di enigma per tutto l’incontro. Ma la sua forza è la qualità degli uomini che possono risolverla in ogni momento, stavolta è toccato a Perisic.

UDINESE: Karnezis 5; Widmer 6,5, Danilo 6, Felipe 5,5, Samir 7; Fofana 5,5, Kums 6,5 (62’ Hallfredsson 5,5), Jankto 6,5; De Paul 6 (72’ Perica 5,5), Zapata 6,5, Thereau 6 (80’ Matos sv). Allenatore: Delneri 6.

ARBITRO: DOVERI 6 – A volte un po’ incerto ma di errori gravissimi non ne commette, semmai è l’assistente De Pinto a prendere l’abbaglio più grosso fermando Perisic per la troppa fretta di segnalare l’offside di Icardi. Proteste per un contatto in area Ansaldi-Danilo nei secondi finali.
ASSISTENTI: COSTANZO 6 – DE PINTO 5
ASSISTENTI ADDIZIONALI: TAGLIAVENTO 6  – AURELIANO SV

Sezione: Pagelle / Data: Dom 08 gennaio 2017 alle 14:28
Autore: Redazione FcInterNews.it
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