CARRIZO 6,5 - Non può nulla in occasione del gol di Mexes, si supera invece nel primo tempo in occasione del tiro a tu per tu di Niang. Sempre sicuro ed attento dimostra tutta la propria affidabilità. (78’ BERNI s.v. - Entra negli ultimi minuti e non viene mai impensierito dall’attacco milanista).

SANTON 6 - Per i primi 20’ di gioco è in balìa di De Sciglio, neanche fosse il nuovo Roberto Carlos. Con il passare dei minuti prende le misure al terzino rossonero, acquisisce sicurezza e si spinge in avanti con continuità, risultando però poco concreto. La sufficienza è per l’ottima chiusura su Niang lanciato a rete, che ha permesso ai nerazzurri di terminare a reti inviolate la prima frazione di gioco. (60’ D’AMBROSIO s.v. - Entrato al posto di Santon, la gara dell’ex Torino dura appena 18’, troppo pochi per poter esprimere un giudizio). (78’ RANOCCHIA s.v. - Schierato centrale della difesa a 3, non subisce quasi mai gli attacchi rossoneri).

ANDREOLLI 6,5 - A dispetto delle prime uscite, l’ex Chievo Verona è il migliore della difesa nerazzurra. Guida con sicurezza Popa e ferma come può gli attacchi milanisti. Vince il duello fisico con Niang, quando non riesce con il piede neutralizza Luiz Adriano con le cattive.

POPA 5,5 - Non abituato a palcoscenici del genere, il romeno soffre la vivacità di Matri e Niang, rimediando con qualche difficoltà e grazie all’ausilio di Andreolli. Poco concentrato in occasione di alcuni fuorigioco che avrebbero potuto mandare in porta gli attaccanti del Milan. (78’ JUAN JESUS s.v. - Posizionato a sinistra della difesa a tre, soffre l’irruenza di Bacca, ma rimedia con il fisico).

NAGATOMO 5,5 - Se a destra Santon è andato in difficoltà, meglio non si può dire del terzino giapponese, che soffre oltremisura le galoppate del giovane Calabria lasciandolo spesso in condizione di crossare per le punte rossonere. Nel secondo tempo prova qualche sortita in avanti ma con scarsi risultati. (78' KOVACIC s.v. - Ultimi scampoli di partita nel ruolo di regista per il croato. La sensazione è che sarà lui il perno centrale del centrocampo nerazzurro nella prossima stagione).

TAIDER 5 - E’ il calciatore con più esperienza nel giovanissimo centrocampo nerazzurro schierato nel primo tempo e avrebbe il compito di trascinare la squadra nei momenti di difficoltà. Ancora una volta, però, è pressoché assente dal terreno di gioco: non raddoppia praticamente mai Santon sulle incursioni di De Sciglio, lascia troppa libertà a Bertolacci tra le linee e non riesce mai a garantire una ripartenza ai nerazzurri. (60’ BROZOVIC 6 - Buona la mezz’ora giocata dal croato, prima come intermedio e poi come esterno destro. Prova a dare vivacità alla manovra offensiva dell’Inter ed i pericoli maggiori partono quasi tutti dai suoi piedi).

GNOUKOURI 7 - Schierato ancora una volta da regista, il giovane ivoriano mette nuovamente in mostra tutto il proprio talento. Sempre in soccorso ai compagni per ricevere il pallone, gioca ad uno, massimo due tocchi. Numerosi i cambi di gioco da una parte all’altra per dar respiro alla manovra nerazzurra alla ricerca del varco giusto, non risparmia anche qualche buon numero, come il doppio dribbling a Bertolacci e Poli nel corso della prima frazione. In una parola: personalità. (78’ GUARIN s.v. - Il colombiano entra negli ultimi istanti di gara dopo l’affaticamento alla coscia e non incide sul risultato finale).

DIMARCO 6 - Sicuramente meglio rispetto alla gara con il Bayern Monaco, dove Douglas Costa lo aveva annichilito nei primi 45’ di gioco, il classe ’97 risulta però ancora troppo acerbo per questi palcoscenici. (60’ KONDOGBIA 6 - Decisamente più nel vivo del gioco rispetto alla gara di martedì scorso, il francese dimostra di saper cosa fare con il pallone tra i piedi).

DELGADO 5,5 - Schierato come ala destra in un attacco a tre, il giovane portoghese sembra non aver ancora metabolizzato i carichi di lavoro imposti da Mancini. Palla al piede è lento e macchinoso, non riesce quasi mai a superare il diretto avversario e si lascia anticipare con fin troppa facilità. Poco dopo la mezz’ora spreca un’ottima azione di contropiede andando ad impattare contro il muro alzato da Alex. (60’ HERNANES 6 - Solo davanti ad Abbiati questa volta il suo sinistro lo tradisce. Provato come esterno sinistro nel finale di gara, non mancano comunque impegno e corsa).

BALDINI 6,5 - Il piccolo canterano è sicuramente il più pericoloso tra gli uomini dell’attacco nerazzurro della prima frazione. Innesca con Calabria un interessantissimo remake delle sfide in Primavera vincendo spesso il duello. Dribbling, triangolazioni ed altri spunti interessanti alla prima da titolare tra i grandi sono un buon biglietto da visita per Roberto Mancini. (60’ ICARDI 5,5 - Entra e dopo pochi secondi l’Inter subisce gol. Gara in salita per l’argentino, costretto a navigare al di fuori dell’area di rigore per ottenere qualche pallone giocabile).

LONGO 6 - L’ex Cagliari si sbatte come può tra le maglie della difesa rossonera alla ricerca del pallone giusto. Gioca spalle alla porta, di sponda e provando a far salire la squadra. Difetta di precisione e tiene forse troppo a lungo la sfera tra i piedi. L’impressione è che per essere il vice-Icardi non sia abbastanza, ma la voglia e la determinazione non mancano affatto. (78’ PALACIO s.v. - Entrato per una manciata di minuti, El Trenza mette al servizio della squadra il suo solito dinamismo. Difficile chiedergli di più in una gara come questa).

MANCINI 6 - Da apprezzare il coraggio nel mandare in campo una formazione giovanissima per circa 60’. Poco da dire sul gol subito (capolavoro balistico di Mexes), gli si può rimproverare forse qualche difficoltà in fase offensiva. La sensazione è che sia ancora un’Inter troppo mascherata per poterla giudicare da queste prime uscite.

 

MILAN: D. Lopez 6 (46’ Abbiati ); Calabria 6,5 (46’ Antonelli 6), Alex 6,5 (46’ Zapata 6), Ely 6 (46’ Mexes 6,5), De Sciglio 6 (78’ Paletta s.v.); Poli 6,5 (46’ Montolivo 6,5), De Jong 6 (46’ José Mauri 6), Bertolacci 6 (46’ Nocerino 4); Honda 5,5 (46’ Bonaventura 6,5); Matri 5,5 (60’ Bacca 7), Niang 6,5 (60’ Luiz Adriano 6,5).

Sezione: Pagelle / Data: Sab 25 luglio 2015 alle 16:15
Autore: Lorenzo Peronaci / Twitter: @lorenzoperonaci
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