HANDANOVIC 5,5 - Paradossalmente la Juve non lo costringe ad alcun intervento complicato, sui primi due gol ha poche colpe perché trattansi di altrettanti regali dei suoi compagni di squadra. Poi ci mette del suo facendosi infilare da Dybala.

D'AMBROSIO 5,5 – Evra è in serata ispirata e lui ne risente. In difficoltà nella propria metà campo,si limita al compitino nell'altra palesando tutti i suoi limiti in fase di appoggio ai compagni.

MIRANDA 5,5 – Serata storta anche per il brasiliano, che patisce la smania di protagonismo di Morata ed è costretto spesso a inseguirlo, portando a casa un'ammonizione che gli costa il return match di Milano. Troppo molle su Evra in occasione del raddoppio.

MURILLO 5 – A bilancio ha un rigore procurato e un'espulsione, che Tagliavento ritarda colpevolmente. Non riesce a uscire dal tunnel dell'involuzione, da punto di riferimento oggi è uno degli anelli deboli della squadra.

NAGATOMO 5,5 - Inutile negarlo, il rigore nasce su un suo pasticcio all'altezza della linea laterale. E non è la prima volta. Poi offre il solito 100% di impegno ma non cancella la leggerezza. Cuadrado lo mette in crisi, lui tampona con la velocità.

FELIPE MELO 6 – La sponda a Morata per il 2-0 rovina una prestazione positiva, rinvigorita dai fischi e dagli insulti piovutigli addosso dalle tribune dello Stadium. È bravo a difendere il pallone e a giocarlo con tranquillità, quella che manca ai compagni (DAL 63' BROZOVIC 5,5 – Entra in un momento in cui persino Messi non troverebbe il bandolo della matassa. Lui ovviamente non ci riesce).

MEDEL 6 - Tagliavento lo grazia perdonandogli un braccio malandrino, Mancini si affida ai suoi polmoni per pressare altissimo e poi tornare ad aiutare. Prova a metterci anche qualità e talvolta ci riesce, però spesso rallenta il giropalla.

KONDOGBIA 5 - Impensabile che le sue difficoltà tecniche impongano davvero l'uso del muro citato giorni fa da Mancini. Piuttosto, il ragazzo ha bisogno di supporto psicologico per capire in quale pianeta sia finito la scorsa estate. Neanche il confronto con Pogba lo accende.

BIABIANY 5,5 - Corre e lavora sodo, ma per lunghi tratti sembra non capirci molto. Troppo confusionario quando ha la palla al piede, si fa apprezzare per qualche recupero e poco altro. (DAL 76' ICARDI SV)

JOVETIC 5,5 – Stavolta non riesce ad accendere la lampadina e l'attacco dell'Inter resta al buio. Si muove troppo lontano dalla porta e soffre l'immobilismo di chi gli sta intorno, che non gli detta mai il passaggio.

LJAJIC 5,5 – Come di consueto svaria su tutto il fronte offensivo e come è altrettanto consuetudine si libera del pallone con i tempi sbagliati. Ha voglia di puntare tutti nell'uno contro uno, ma va a sbattere contro un muro (DALL'80' JUAN JESUS SV).

ALL. MANCINI 5 - La sua squadra sembra un costante esperimento e in casa della miglior Juve stagionale si espone al suicidio. Le armi sfoderate a Napoli non fruttano gli stessi risultati, la mediana è totalmente priva di idee e l'unico che non trema (Melo) viene mandato in panchina a inizio ripresa. Davvero Eder può risolvere tutti i problemi?

 

JUVENTUS: Neto 6, Caceres 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5, Cuadrado 7 (dal 90' Padoin sv), Pogba 6, Marchisio 6,5, Asamoah 6, Evra 6,5 (dall'83' Alex Sandro sv), Morata 7, Mandzukic 6,5 (dal 76' Dybala 6,5). All. Allegri 7

 

ARBITRO: TAGLIAVENTO 5 - Non vede o giudica involontario il tocco di braccio di Medel (sbaglia), poi punisce col rigore un contatto tra Murillo e Cuadrado (giusto), senza però espellere il colombiano (sbaglia). Non bene diverse valutazioni, sacrosanto il secondo giallo al colombiano nerazzurro.

ASSISTENTI: Manganelli 6 – Meli 6

Sezione: Pagelle / Data: Mer 27 gennaio 2016 alle 22:38
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
vedi letture
Print