HANDANOVIC 6,5 - Freddato, è il caso di dirlo, dalla volée di Thereau, riesce a opporsi al sinistro velenoso di Edenilson in avvio di ripresa. La pagnotta se la guadagna chiudendo lo specchio della porta a Zapata nei minuti di recupero: decisivo.

MIRANDA 6,5 - Zapata è un cinghiale, Thereau una volpe. Due avversari che sanno il fatto loro, insomma. Il vice capitano della Seleçao non si scompone e prova a guidare una difesa a tratti camaleontica, ma che ha in lui un punto fermo.

MURILLO 5,5 - È lui a perdere di vista Thereau sul lancio profondo di Badu, è sempre lui a perdere il corpo a corpo con Zapata che rischia di costare il 2-2. Non errori di poco conto. Nel mezzo ci mette il solito impegno, anche con recuperi last minute.

JUAN JESUS 6,5 - Succede che Widmer lo metta in difficoltà quando lo punta in velocità, però il brasiliano tendenzialmente riesce a tenere botta ed è decisivo quando anticipa lo svizzero a un centimetro dal 2-1. Si fa vedere anche in attacco, non a caso il pareggio di Jovetic nasce da una sua bella iniziativa sulla fascia sinistra (DAL 64' PERISIC 6 – Prova a incidere con un paio di conclusioni (senza fortuna) e cambi di gioco per dare aria alla manovra).

NAGATOMO 6,5 - Nulla da dire, svolge il suo lavoro con impegno e costanza, pur non emergendo mai. Nel primo tempo cerca il cross a ripetizione ma centra sempre l'avversario. Nella ripresa a sinistra si rende protagonista di qualche sgroppata encomiabile e molto utile, soprattutto in fase difensiva.

BROZOVIC 7 - Non si capisce in quale ruolo giochi, almeno per tutto il primo tempo. In mezzo, a destra, a sinistra. Ovunque c'è da tappare un buco, arriva lui. Per fortuna ha la capacità di adattarsi ovunque, in virtù del sangue gitano che gli scorre nelle vene. Karnezis gli cancella un gol da urlo, lui si riscatta dando lezioni di geometria alla difesa friulana in occasione del vantaggio nerazzurro.

FELIPE MELO 6 - Si piazza davanti alla difesa, a tratti anche sulla linea di Miranda e Murillo e raramente supera la trequarti. Qualche errore di troppo in fase di disimpegno rischia di mettere in affanno i compagni. Livello di testosterone sempre massimo, non leva mai la gamba anche a costo di andare fuori tempo.

KONDOGBIA 6 - Sempre nel vivo del gioco, è un altro Kondo rispetto a quello intimorito e impreciso di un mese fa. Gestisce un'infinità di palloni e lo fa con semplicità, senza tuttavia rinunciare alla verticalizzazione o alla sventagliata quando ha la visuale libera. Cala vistosamente nella ripresa.

BIABIANY 6,5 – Nel primo tempo vaga per il campo alla ricerca di un posto al sole che non trova praticamente mai. Sarebbe ingiusto attribuirgli le colpe del disagio tattico, fosse per lui non si muoverebbe dalla fascia destra. E nella ripresa è lì che viene ricollocato, con risultati interessanti, come belle ripartenze e il cross perfetto che porta al 2-1 (DALL'84' D'AMBROSIO SV).

JOVETIC 7 - Migliora l'intesa con Icardi, la rete del pareggio ne è testimonianza. Prova a dare imprevedibilità all'attacco nerazzurro con scambi rapidi e anche qualche colpo di tacco di troppo. Guadagna applausi per la creatività, però a volte forza giocate complesse. Ironia della sorte, entrambe le reti sono i più facili tocchi della serata.

ICARDI 6,5 - Si fa apprezzare per il lavoro da centro boa nel cuore dell'area con cui prova a innescare i tagli dei compagni. I tre centrali friualni non gli risparmiano 'attenzioni' e per l'argentino è difficile vedere la porta. Ma è frutto di una sua intuizione il pareggio di Jovetic e questo pesa (DAL 79' EDER 6,5 – Un premio al primo gol in nerazzurro, giusto prima del gong. Benvenuto).

ALL. MANCINI 6 - Inizia proponendo un'Inter tatticamente a specchio, con qualcosa di simile a una difesa a tre. Però dopo lo svantaggio e il disagio di alcuni giocatori in campo cambia e la linea a quattro dietro diventa più chiara, rischiando comunque di gettare al vento tutto il primo tempo. La squadra nella ripresa si ripresenta disposta meglio e mette chiaramente sotto l'avversario, raggiungendo il meritato vantaggio. Nel complesso il gioco offensivo rimane gradevole pur con la solita fatica a quagliare. Trattasi della prima volta in cui ai suoi riesce il ribaltone, meglio tardi che mai.

 

UDINESE: Karnezis 6, Wague 6,5, Danilo 6, Felipe 6 (dall'81' Matos sv), Widmer 6, Badu 6,5, Kuzmanovic 5,5, Fernandes 6 (dall'85' Halfredsson 5,5), Edenilson 6 (dal 76' Pasquale 5,5), Thereau 7, Zapata 6. All. De Canio 6

 

ARBITRO: CELI 5 - Più di un dubbio sul contatto in area friulana Zapata-Miranda che lui non considera irregolare. Sbaglia a non fischiare fallo su Biabiany dando così fiato a una pericolosa ripartenza dell'Udinese. Male la gestione dei cartellini e qualche valutazione.

ASSISTENTI: Passeri 5,5 – Vivenzi 6

ASSISTENTI DI PORTA: Russo 6 - Maresca 5,5

Sezione: Pagelle / Data: Sab 23 aprile 2016 alle 22:50
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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