CARRIZO 6,5 – Primo tempo pressoché da spettatore, punito alla prima azione seria dei cechi. Para il rigore che poteva affossare nuovamente l’Inter.

ANDREOLLI 5,5 – Rallegra indubbiamente rivederlo in campo dopo il brutto incidente occorsogli la scorsa stagione. Meno vederlo commettere il fallo da rigore (rischiandone un altro) sul quale però ottiene l’espiazione della colpa da Carrizo.

RANOCCHIA 5,5 – Nemmeno lo Sparta sembra voler fare troppo male e allora ci prova lui a movimentare la serata lì dietro con un mezzo pasticcio. Poi si smarrisce sull’azione del pareggio ospite.

MURILLO 6 – Discreta dimostrazione di consistenza, sul gol dell’1-1 è lasciato clamorosamente solo contro tre attaccanti.

BIABIANY 6 – Prova a metterci le gambe, non dimostra qualità particolare nelle sue giocate. Bene nella parte finale.

FELIPE MELO 6 – Non è chiamato ad interventi particolarmente spericolati, basta poco per mettere ordine.

ANSALDI 6 – Licenze poetiche per una serata di esperimenti: schierato da interno di centrocampo, in quello che doveva essere il ruolo di Gnoukouri (Miranda), prova  a coprire bene gli spazi ma difetta in controllo palla. Suo l’errore che innesca il pareggio ceco. Rimedia cammin facendo chiudendo con l’assist per il raddoppio di Eder.

MIANGUE 6,5 – Rispolverato da Pioli dopo una certa frequenza di impiego avuta con De Boer, dimostra di non avere perso lo smalto. Dai suoi piedi nasce l’azione del vantaggio, la sua presenza sulla fascia sinistra è costante.

EDER 6,5 – Prova lui per primo a scaldare i guantoni a Koubek, sempre lui vola sul passaggio di Pinamonti e a ribadire sulla corta respinta del portiere ceco. È sempre lì a provarci finché ne ha, il gol del raddoppio arriva dopo una pregevole difesa del pallone come giusto premio per la prestazione.  

PINAMONTI 6,5 – Il suo debutto in prima squadra rappresenta probabilmente l’unico reale motivo di interesse del match. Il bomberino di Cles si fa apprezzare per i bei movimenti prima ancora che per la grande giocata con la quale manda in porta Eder. Poi l’Inter cala e lui decide di mettersi in proprio per tornare in scena.  Esce tra gli applausi stremato per la fatica. DALL’80 BAKAYOKO SV

PALACIO 6 – Svaria, si sacrifica, scende in difesa, catechizza Pinamonti. Dà tutto quello che può, pur con qualche imprecisione.  DAL 46’ PERISIC 5,5 – Inizio in sordina, poi prova a riportare alta la squadra pur lasciandosi andare troppo con la frenesia.

ALLENATORE: PIOLI 6 – La formazione è altamente rimaneggiata, l’avversario è comunque con la testa un po’ altrove, però inizialmente si nota qualche segnale positivo specie nell’atteggiamento. Ma basta essere puniti al primo errore per ripiombare nelle ansie, anche se stavolta la reazione c’è e alla fine almeno la dignità di salutare il torneo con una vittoria arriva.  

SPARTA PRAGA: Koubek 5,5; Karavaev 6, Mazuch 6, Mic. Kadlec 5,5, Costa 6; Holek 6, Marecek 6,5; Julis 5,5 (89’ Dudl sv), Dockal 6,5, Cermak 6 (79’ Sacek); Lafata 6,5 (74’ Pulkhrab). Allenatore: Holoubek  6.

ARBITRO: VERTENTEN 6,5 – Prima vetrina coi grandi per il giovanotto belga. La partita non è difficile, lui la gestisce bene. Sui casi da rigore decide sempre nel modo migliore.
ASSISTENTI: VANYZERE 6,5 – NILSSEN 6,5
ASSISTENTI ADDIZIONALI: LAMBRECHTS SV – SMET SV

 

Sezione: Pagelle / Data: Gio 08 dicembre 2016 alle 23:00
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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