SOMMER 6,5 - Se l'Inter porta a casa con merito questa partita lo deve soprattutto al suo riflesso sul colpo di testa di Cristante dall'amarissimo sapore di beffa. Un unico intervento contro un avversario a dir poco dimesso, esattamente quello che fanno i grandi portieri. E i clean sheet aumentano.

PAVARD 6,5 - Efficace e concentrato nelle chiusure, si fa apprezzare nel gioco aereo e per alcune incursioni a sostegno di Dumfries che lo portano a concludere due volte nell'area giallorossa, con tanto di acrobazia che gli costa il cartellino giallo (che gli costa verosimilmente la sostituzione all'intervallo). Sulla corsia destra quando parte palla al piede crea sempre superiorità. DAL 46' DARMIAN 6,5 - Coperture efficaci e puntuali e spinta a destra quando entra De Vrij, come al solito è il jolly che Inzaghi pesca dal mazzo nel momento del bisogno.

ACERBI 7 - Sta così addosso a Lukaku che un alieno che guarda dall'astronave si chiederebbe a chi è rivolta l'ondata di fischi quando il pallone arriva dalle sue parti. Il belga non fa molto per metterlo in difficoltà, anche perché in seconda battuta può contare sul raddoppio dei compagni. Lui, che ha già annullato Haaland in un match un filino più importante, non si smuove più di tanto e fa il proprio dovere.

BASTONI 6,5 - Quando non si prende cura di Lukaku, anche con le cattive, veste i panni dell'esterno aggiunto alimentando la spinta a sinistra quando Dimarco viene chiuso. Peccato che di palloni potenzialmente pericolosi ne riceva pochi. Nel secondo tempo continua a salire senza tuttavia abbandonare mai la propria posizione. Rimedia un giallo facendosi saltare da El Shaarawy al limite dell'area.

DUMFRIES 7 - Quando si trova davanti Zalewski gli sale l'istinto animale: appena ha il pallone tra i piedi via di uno contro uno. Mourinho lo sa e manda Ndicka a raddoppiare per bloccare i tentativi di dai e vai con gli altri nerazzurri. L'olandese sta bene fisicamente e si rende protagonista di più di una situazione in cui crea chance da gol per la sua squadra. E quando si accentra altera gli equilibri avversari. DALL'85' DE VRIJ SV.

BARELLA 6,5 - Quotazioni in risalita, non è ancora quello inserito nella lista dei 30 candidati al Pallone d'Oro ma neanche il lontano cugino esibitosi nelle ultime partite. Agisce a tutto campo, parte velocemente palla al piede e va al contrasto senza farselo ripetere, mettendo anche cross interessanti da destra quando Dumfries, altissimo, gli lascia spazio. Meno brillante nella ripresa, quando tende ad adattarsi ai ritmi imposti dalla Roma.

CALHANOGLU 6,5 - Nonostante i centrocampisti avversari cerchino di impedirgli di ricevere il pallone, lui va a prenderselo in ogni zona di sua competenza, che è un ampissimo raggio che va dal limite di entrambe le aree. Gestisce ogni possesso con lucidità e sta molto attento a non forzare passaggi quando non è certo che arrivino a destinazione. Conto aperto con la dea bendata: quel destro a giro che picchia contro la traversa meritava sorte migliore. DAL 75' ASLLANI 6,5 - Entra con personalità, cercando subito la conclusione senza inquadrare la porta. Lotta e mette qualità al centrocampo sfruttando la freschezza, oltre a lanciare splendidamente Dimarco nell'azione del gol vittoria.

MKHITARYAN 6 - Sono i suoi guizzi palla al piede che mettono in discussione la risolutezza tattica dei giallorossi, assai in difficoltà nell'inseguirlo. Qualche imperfezione ma anche la consapevolezza di essere sempre al posto giusto per ricevere o chiudere. Geniale la palla che Dimarco non sfrutta nel primo tempo, gli manca la precisione quando va al tiro. In evidente calo nella ripresa. DAL 75' FRATTESI 6 - Per uno che sguazza negli spazi non è la partita ideale, perché gli ospiti chiudono ogni varco. Si sbatte soprattutto nella fase di contenimento quando nel finale la Roma alza il baricentro.

DIMARCO 6,5 - Quella palla gol mandata fuori di un nulla non lo farà dormire stanotte, perché era ampiamente nelle sue corde. Kristensen e Mancini, su richiesta dall'alto, gli vanno addosso appena possibile togliendogli profondità e costringendolo al cross anticipato, operazione che non sempre va a buon fine. L'esterno non forza, gioca molti possessi indietro e appena ha luce alza la testa rifornendo l'area di rigore, come quando mette sul piede di Thuram il pallone del vantaggio prima di uscire. DALL'83' CARLOS AUGUSTO 6 - Viene ancora da chiedersi come abbia calciato, con il piede debole, quel pallone che è morto contro la traversa. Ci mette grinta e spirito di iniziativa.

MARTINEZ 5,5 - Sarà che sente questa partita più delle altre, ma gli manca la solita cattiveria agonistica che lo eleva a un livello superiore rispetto ai golleghi attaccanti. In area non si entra e lui come al solito è costretto a muoversi sulla trequarti per giocare palloni puliti. Senza tuttavia riuscire a creare i presupposti per fare male. 

THURAM 7 - Non trova  molti spazi per le sue falcate, ma quando ci riesce diventa l'incubo di Mancini e Ndicka (entrambi ammoniti). Ha anche due buonissime occasioni ma tra Rui Patricio e l'imprecisione non riesce a far breccia. Fa invece tanto gioco, con inserimenti, sponde e tagli al servizio della manovra. Non abbassa mai il livello della sua prestazione e la rete è un premio strameritato.

ALL. INZAGHI 6,5 - Andare oltre il pullman piazzato dalla Roma è impresa che minuto dopo minuto sembra diventare titanica. L'Inter gioca un buonissimo primo tempo ma non concretizza, facendo così il gioco dei giallorossi che mirano, in un modo o nell'altro, ad arrivare al 90' con la porta immacolata. Sia con Pavard sia con Calhanoglu torna a preoccuparsi per le ammonizioni, ma chi subentra fa la sua parte. Di fronte a un giropalla troppo lezioso, è una rapida verticalizzazione Asllani-Dimarco-Thuram ad aprire la scatola. Vittoria meritata e pesantissima.


ROMA: Rui Patricio 6, Mancini 5,5, Llorente 5,5, N'Dicka 6, Kristensen 5,5, Cristante 6, Paredes 5,5 (dall'89' Azmoun sv), Bove 6 (dall'84' Aouar sv), Zalewski 5,5 (dal 75' Celik sv), El Shaarawy 6 (dall'84' Belotti sv), Lukaku 5. All. Mourinho 5,5


ARBITRO: MARESCA 5 - Mette in chiaro subito, ammonendo Mancini, che non tollererà proteste eccessive. Dirige con personalità, anche se quel fallo di Paredes su Thuram al limite dell'area andava fischiato con secondo giallo per Paredes. Episodio a dir poco chiave. Severo il cartellino a Pavard che stava cercando la rovesciata, manca il secondo a Mancini che lo manda a quel paese platealmente.
ASSISTENTI: Peretti 6 - Bresmes 5,5
VAR: Di Paolo 6

Sezione: Pagelle / Data: Dom 29 ottobre 2023 alle 20:06
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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